L'anello mancante
Inserito il 31 agosto 2005 15:36 da Alessandro Bianchi in Editoriali
Quante volte avete sentito parlare che il tennis si gioca con la testa? Credo che neanche ve lo ricordiate. Quante volte, però, avete sentito dire che per vincere servono degli ottimi fondamentali? Che diritto e rovescio sono il principio base del tennis?
PDA Scopriamo insieme cosâè e come si può utilizzare
Inserito il 31 agosto 2005 15:29 da Alessandro Bianchi in Editoriali
diamo una piccola definizione di cosa sia il PDA:
La sigla sta per Pulsante Di Attivazione; Questo pulsante, può essere visivo o uditivo, quindi un oggetto o un ritornello. La scelta è soggettiva, poiché ognuno ha le proprie preferenze che sono innate in noi, ad esempio: chi ha una memoria visiva, utilizzerà il primo, perché significa che quel senso è fra i più sviluppati; chi, invece è più portato con l'udito utilizzerà un ritornello. Infine, ci sono anche il tatto, il gusto e l'olfatto. Questi ultimi tre, anche se sono fra i sensi più "potenti" che ci danno subito una percezione, li prenderemo in considerazione solo in un secondo momento, mentre il tatto, lo includeremo nel campo ottico, poichè dalla combinazione tatto-visiva nascerà il nostro PDA, che poi si applicherà anche agli altri sensi.
Player of the week
Inserito il 30 agosto 2005 16:54 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni
"There's a starman waiting in the skyyyyyyy...." cantava David Bowie lustri e lustri orsono. Recentemente, questa grande hit mondiale venne associata come sigla di un famoso programma su Italia 1 dal titolo "Meteore" che si occupava di personaggi che avevano avuto notorietà e dopo erano scomparsi nel nulla. Ebbene gente, da questa settimana la vostra meteora è tornata e promette di diventare una supernova (sperando di non collassare in me stesso).
Preferenze cromatice
Inserito il 30 agosto 2005 15:51 da Alessandro Bianchi in Editoriali
Principalmente per i più giovani, l'utilizzo dei colori può essere una valida soluzione per alcuni "problemi" di attenzione o comunque perché ci si trova in una situazione nuova e complessa, come il colpire una pallina da tennis che implica una consequenzialità di movimenti che “normalmente” non vengono utilizzati, almeno contemporaneamente. Infatti i colori, sono fra le prime cose che si distinguono, e che ci vengono insegnati fin da bambini. Quando scegliamo un oggetto per noi o qualcuno, arriviamo alla fine dicendo "che colore, rosso o blu?", anche per indicare una preferenza di cibi, c'è chi è attirato da quelli chiari, chi da quelli scuri e così via.
La Patria ti chiama ma ti vuole per poco!!
Inserito il 30 agosto 2005 14:49 da Alessandro Bianchi in ATP e dintorni
La “querelle” su la davis ha tenuto banco negli ultimi giorni su i quotidini e riviste sportive facendo da antipasto agli Us Open. Ho letto pareri sinceramente un pò banali, anacronistici e in alcune occasioni offensivi nei confronti dei giocatori.
Andrew Murray, la nuova stella inglese
Inserito il 28 agosto 2005 16:01 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Quando il trofeo di Wimbledon tornerà
tra le braccia di un giocatore britannico? Dopo Henman, tutti gli occhi
sono rivolti su Andrew Murray
Vince Spadea, andata e ritorno dall'inferno (tennistico)
Inserito il 28 agosto 2005 15:59 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Il caso particolare di Vince Spadea, e quella serie di partite perse consecutivamente.
Djokovic, un campione in serbo?
Inserito il 28 agosto 2005 15:58 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Perché non andare a conoscere uno dei possibili top player degli anni a venire? Ecco a voi il serbo Novak Djokovic.
Scott Draper in campo e vincente contro la vita
Inserito il 28 agosto 2005 15:57 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Oggi nel mio spazio parlerò di un ragazzo, Scott Draper, la cui vita,
tennistica e non, non può che suscitare la sincera ammirazione di
ognuno di noi
Robin Soderling, un tennista "coperto"
Inserito il 28 agosto 2005 15:55 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Nel tennis, ben si sa, il cambio di superficie determina un totale
sconvolgimento dei valori in campo e del lotto dei favoriti per
aggiudicarsi un torneo.
Escudè, il Picasso del tennis
Inserito il 28 agosto 2005 15:54 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Talento o condizione atletica? con il passare del tempo, fino ad
arrivare ai giorni nostri, il tennis, contestualmente con gli altri
sport, è divenuto uno sport sempre più necessitante di una buona
preparazione atletica, tanto che vi sono svariati esempi di giocatori
che, grazie ad un ottimo lavoro svolto durante la pausa invernale, sono
riusciti a raggiungere posizioni nel ranking difficilmente
pronosticabili basandoci sulla loro abilità tennistica (vedi Schuettler
2003); d'altro canto, un ottimo tocco e un braccio fatato, non sorretti
da una buona condizione fisica, potrebbero non bastare più per
ricoprire una posizione consona al proprio livello tennistico.
Del Potro next generation
Inserito il 28 agosto 2005 15:53 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Chiunque non si sia lasciato sfuggire la possibilità di ammirare la
bellezza della semifinale nel Master Series monegasco tra il rampante
Rafael Nadal, alla fine vincitore, e il talentuoso Richard Gasquet,
sconfitto ma sempre più lanciato verso le vette della classifica
mondiale, sfida bella quanto equilibrata fino a che le gambe del
francese hanno retto, non avrà potuto non domandarsi se questi due
giocatori non saranno destinati a dominare la scena quando il circuito
sarà impegnato nei tornei su terra battuta.
Kirilenko: una delle tante âMariaâ ?
Inserito il 28 agosto 2005 15:51 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Il gioco del tennis si fonda su un elemento indispensabile che riveste
un'importanza determinante: il campo. Laddove il livello della partita
è abbastanza elevato, il campo può essere identificato come un
palcoscenico su cui sono puntati migliaia di occhi e in cui prendono
vita le gesta dei giocatori.
Thomas Johansson, il destino di un gregario
Inserito il 28 agosto 2005 15:50 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Il bello dell'essere bambini è che, una volta intrapresa un'attività
sportiva, subito ci prefiggiamo degli obiettivi, quantomeno chimere, da
raggiungere. Questo è per il giovane calciatore vincere il campionato
indossando la maglietta della propria squadra del cuore, per il
nuotatore conquistare la medaglia d'oro olimpica, per il ciclista
trionfare al Tour de France, mentre per il piccolo tennista
l'obbiettivo massimo è alzare il trofeo in uno dei 4 tornei del Grande
Slam (Wimbledon, per l’enorme fascino, solitamente è il più ambito).
Piccoli Roger crescono?
Inserito il 28 agosto 2005 15:48 da Matteo Rinaldi in Editoriali
Discettando sui disastri della nostra federazione in questi ultimi 30
anni, si andava reiterando un motivetto molto accattivante secondo il
quale compito di una buona federazione tennis è cercare di formare più
buoni giocatori, non creare campioni, perchè i campioni nascono a
prescindere dalla nazione, sono in una certa qual specie manna dal
cielo con la racchetta in mano (poi si può discutere a lungo sul fatto
che una federazione possa rovinare anche quelli, ma non è nostra
intenzione farlo qui).