"Riflessioni da Melbourne"
Vedo le statue delle teste dei grandi tennisti leggendari d'Australia: Rod Laver‚ al quale à intitolata anche l'arena che sarebbe il centrale‚ Roy Emerson‚ Ken Rosewall‚ Fred Stolle‚ Yvonne Goolagong e tanti altri. C'è persino la testa di Pat Cash con tanto di fascetta a scacchi. Mi vengono in mente le teste degli eroi del nostro Risorgimento che sono esposte al Gianicolo e mi rendo conto di quanto sia giusto chiamare l'Australia " il nuovissimo mondo". Per eroi hanno dei tennisti e trovo questo molto bello per il nostro sport. Mi viene anche in mente che il 75 per cento dei proprietari delle teste è ancora in vita e mi sembra alla fine un modo un po' macabro di onorare i loro atleti. Poi penso che vorrei essere nei panni di Rod Laver per vedere i match nella Rod Laver arena ed entrare sperando che la maschera mi chieda di fargli vedere il biglietto... Invece nell'altro stadio‚ stupendo pure quello intitolato alla Vodafone‚ tanto per non confondersi su chi ha permesso la sua costruzione‚ scopro che è l'unico posto del Melbourne park dove non mi prende il telefonino...
"Riflessioni da Adelaide "
Ci si accorge di diventare vecchi quando si propinano ai giovani giocatori ricordi passati personali dei quali ai suddetti gli interessa fino ad un certo punto.
Ma quando ho rivisto il campo in erba dove con Paolo Bertolucci venni nel 1986 per allenarmi su questa superficie e avendo contato gli anni che sono passati da allora (8!) un pò di malinconia mi è venuta e con qualcuno devo pur condividerla! Mi allenavo spesso con Steve Denton‚ un gigante baffuto che arrivò una volta in finale degli australian open‚ che serviva con una specie di rincorsa che dava al suo servizio uno slancio notevole ed è infatti grazie a quel colpo che raggiunse discreti livelli anche in doppio in coppia con il piu' conosciuto Kevin Curren.
" Riflessioni da Bratislava "
Un gruppo di giocatori unito ad uno sponsor privato ha creato uno stupendo stadio del tennis dove risiede un eccellente tennis center per gli allenamenti dei più forti Slovacchi.
Speriamo che a Tirrenia venga fuori qualcosa del genere.
" E' morto! il tennis รจ morto !"
Appunto‚ la squadra di Davis‚ non i giocatori. Volandri per l'età che ha è uno dei giovani più in progresso del mondo‚ non solo d'Italia‚ e Davide Sanguinetti per l'ennesiva volta con la semi di Stoccolma ha risposto con i risultati ed è sempre numero 70 del mondo che vi garantisco non è per niente facile. Certo‚ dispiace vedere l'Italia in C in coppa Davis ma io non riesco proprio a non andare in campo tutti i giorni con la voglia di studiare e migliorarmi nella materia Tennis. E di pensare a costruire un futuro del tennis in Italia bello e vincente. Certo‚ è più facile distruggere che costruire e non mi ricordo chi ha detto che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce‚ ma chiunque lo abbia detto aveva ragione.