Sonego e Paolini campioni d'Italia, tennisti positivi al Covid-19 in Serbia e Croazia

Lorenzo Sonego (in foto Sposito) e Jasmine Paolini si sono imposti nei Campionati Italiani Assoluti a Todi. Sono state riscontrate diverse positività al coronavirus Covid-19 in seguito ai tornei di esibizione a Belgrado e Zara.


Domenica in finale Paolini avanti 6-5 e 0-30 in risposta nel primo set ha approfittato del ritiro di Martina Trevisan a causa di un infortunio al bicipite femorale destro, a seguire Sonego ha superato Andrea Arnaboldi con il punteggio di 6-4 6-3.

Il titolo di campione d'Italia non veniva più assegnato sul campo dal 2004. Tra gli uomini erano assenti tutti i top 100, tranne appunto Sonego, a cui vanno aggiunti Marco Cecchinato e Paolo Lorenzi. Tra le donne non hanno partecipato Camila Giorgi, Giulia Gatto-Monticone e Sara Errani.

Dopo il circuito di tornei di esibizione svoltisi nelle scorse settimane nei paesi della ex Jugoslavia, che avrebbe dovuto proseguire con altre tappe, sono per ora risultati positivi al Covid-19 nell'ordine Grigor Dimitrov con l'allenatore Christian Groh, Borna Coric, Viktor Troicki con la moglie, Novak Djokovic (con la moglie, l'allenatore Goran Ivanisevic e il preparatore atletico Marco Panichi), Tomislav Brkic e Matej Sabanov.

In Serbia e Croazia non è obbligatorio rispettare la distanza di sicurezza, a margine delle esibizioni sono state organizzate una partita di basket, una di calcio e una serata in discoteca. Gli altri partecipanti sono in quarantena, ma Alexander Zverev è stato ripreso in una festa a Monte Carlo. Il primo tennista a contagiarsi è stato Thiago Seyboth Wild a fine marzo.

Probabilmente dal 10 agosto si disputerà il torneo WTA di Praga, nella prima delle due settimane rimaste vuote dopo Palermo, ma manca l'ufficialità. È invece certo che non si giocherà l'ATP di Tokyo in ottobre. Sono state rinviate al 2021 sia le Fed Cup Finals di Budapest che le Davis Cup Finals di Madrid, anche il playoff tra le azzurre e la Romania si terrà l'anno prossimo. La Laver Cup di Boston era già stata annullata.