Federer ed il trono mondiale: la caccia a Djokovic è aperta
Inserito il 12 ottobre 2014 13:14 da Davide Paganin in Notizie
A Shanghai lo svizzero accorcia le distanze dal numero 1 del mondo. Si preannuncia uno dei finali di stagione più caldi di sempre.Questa mattina Roger Federer ha sigillato il trionfo al Masters 1000 di Shanghai, regolando un ritrovato Gilles Simon dopo due lottati set terminati al tiebreak. Si tratta del 23° torneo di catecoria vinto dal numero 1 svizzero, oltre che uno degli unici tre titoli della serie che gli mancava ancora in bacheca (mancano all'appello ancora Roma e Montecarlo).
In una stagione in cui Federer è già il primo per incontri vinti nel 2013, comincia ad essere sempre più opinione comune che il trentatreenne di Basilea abbia discrete chances di sottrarre lo scettro di numero 1 del mondo al serbo Novak Djokovic, sconfitto tra l'altro proprio ieri con una notevole prestazione in semifinale.
Ricordiamo che l'ultimo anno che ha visto Roger in vetta è stato il 2012, anno anche del suo ultimo trionfo Slam a Wimbledon. Può veramente il nuovo numero 2 del mondo (che scalcherà da domani lo spagnolo Rafael Nadal in classifica) tornare così in alto anche senza un major stagionale in bacheca? Di seguito analizzeremo la situazione di quello che potenzialmente è il più interessante finale di stagione degli ultimi anni.
Al momento tra Federer e Djokovic ci sono 2430 punti di differenza nel ranking, un margine significativo ma che potrebbe saltare in occasione dei prossimi appuntamenti.
Cominciamo dall'osservare la situazione di Djokovic, dalle cui decisioni e prestazioni dipenderà gran parte dell'esito finale. Il tennista serbo deve difendere a Novembre ben 2650 punti in totale, derivanti dai trionfi di fine 2013: per la precisione 1000 a Parigi Bercy, ultimo Masters 1000 di stagione, più altri 1500 provenienti dal ATP World Tour Finals di Londra. Al momento Nole risulta iscritto ad entrambi i tornei, quindi presumibilmente sarà al via per provare a difendere entrambe le corone. Discorso diverso per i punti provenienti dalla Coppa Davis: con l'eliminazione della Serbia al primo turno, Djokovic perderà sicuramente i 150 punti conquistati con le vittorie dei due singolari lo scorso anno.
In tutto questo bisogna aggiungere il fatto che Novak, non iscritto agli ATP 500 di Basilea/Valencia tra due settimane, avrà solo due ulteriori tornei da giocare per cercare di mantenere le distanze dal proprio inseguitore. Senza contare che il serbo potrebbe addirittura mancare ad unodei due appuntamenti, vista l'imminente nascita del suo primogenito, prevista proprio per la prima metà di Novembre.
Andiamo a vedere ora come invece può evolvere la situazione di Federer, che difende da tra Ottobre e Novembre appena 1020 punti: 300 derivanti dalla finale dell'ATP 500 di Basilea, 320 della semifinale a Parigi Bercy, più altri 400 provenienti dal Master di Londra.
Il calendario dello svizzero, inoltre, prevede ancora ben quattro appuntamenti: Roger sarà al via nel torneo di casa a Basilea, oltre al Masters 1000 di Parigi Bercy ed al Master di Londra. A tutto ciò si aggiunge il sogno del primo trionfo in Coppa Davis, nella finale che vedrà a fine Novembre la Svizzera opposta alla Francia.
Quindi, alla luce di questi dati, se Djokovic non ha margine di guadagno (può al massimo rimanere in perdita di 150 punti difendendone 2500), quando può risalire Federer? Il lotto di tornei ai quali parteciperà, metterà a disposizione del vicecampione di Wimbledon ben 3225 punti, così distribuiti:
- 500 punti in caso di trionfo in casa a Basilea (torneo nel quale dovrà fare i conti con la presenza di Rafael Nadal);
- 1000 punti in caso di successo finale a Parigi Bercy;
- 1500 punti in palio alle ATP World Tour Finals;
- 225 punti da conquistare nella finale di Coppa Davis (75 per ogni vittoria in singolare, più altri 75 nel caso in cui la Svizzera conquisti l'insalatiera).
Va considerato che difficilmente Roger sarà al 100% in tutte le occasioni (senza contare che dovrà fare il conto con gli avversari di turno), ma la forma attuale dello svizzero fa sicuramente pensare che potrà raggiungere degli ottimi piazzamenti. Rimarrà da vedere come deciderà di regolare la propria programmazione per arrivare preparato agli ultimi due appuntamenti in particolar modo (non è da escludere l'eventualità di un forfait a Parigi).
Insomma le carte del gioco sono mischiate, rimane da vedere come i due contendenti se le giocheranno.