Nadal e Sharapova signori della terra
Inserito il 9 giugno 2014 09:38 da Pietro Bosco in Notizie
Archiviato il secondo Slam dell'anno con la vittoria di due grandi favoriti: al Roland Garros trionfano Rafael Nadal (nella foto) e Maria Sharapova.
Era già successo a Madrid, si è ripetuto a Parigi. Sulla terra rossa alla fine vincono loro: Rafael Nadal e Maria Sharapova. Due trionfi annunciati ma non troppo, arrivati in modalità diverse.
Partiamo dal torneo femminile. Mai come in questo Roland Garros Maria Sharapova ha dimostrato la sua tenacia e la sua voglia di vincere. La siberiana non ha dominato. Ha piegato tutte le avversarie alla distanza. Per ben tre partite prima della finale ha dovuto rimontare da un set di svantaggio (in ordine cronologico, contro Sam Stosur, Garbine Muguruza e Eugenie Bouchard).
Nell'atto conclusivo la vittoria è arrivata al termine di una battaglia epica contro la bravissima Simona Halep, arresasi solo con un 6-4 6-7 6-4.
MaSha raggiunge quindi quota cinque tornei del Grande Slam, due dei quali a Parigi.
La romena, alla sua prima finale in un major, è arrivata ad un passo dal coronare un torneo incredibile. Prima della sfida contro la Sharapova, la Halep non aveva perso neanche un set, giocando un gran tennis. Da almeno un anno sta impressionando per gioco e risultati: la sensazione è che non sarà una meteora.
Un applauso anche alle semifinaliste Eugenie Bouchard, sempre meno sorpresa e sempre più realtà, e Andrea Petkovic, che trova finalmente un grande risultato in uno Slam, giusto premio dopo tanta sfortuna. Vittima della tedesca nei quarti la nostra Sara Errani, autrice di un ottimo torneo fino a quel punto.
Tante sorprese, ma la più grande della settimana è la nettissima sconfitta di Serena Williams al secondo turno contro una scatenata Garbine Muguruza, poi spintasi fino ai quarti.
Vittoria del doppio a Su-Wei Hsieh e Shuai Peng che hanno battuto nettamente Sara Errani e Roberta Vinci. Le azzurre ormai non fanno quasi più notizia, contuinuità impressionante ad alti livelli per la nostra coppia.
Veniamo agli uomini. Dove il nome del vincitore è quasi sempre lo stesso da un decennio. Rafa Nadal ha vinto il suo nono (si, nono) Roland Garros, mai nessuno come lui. E il quattordicesimo Slam, pareggiando Pete Sampras. Ora c'è solo Roger Federer da raggiungere, a diciassette.
Un dominio, quello del maiorchino, che in altre edizioni sarebbe stato scontato, ma non in questa stagione, in cui Rafa ha faticato, e parecchio, per tutto l'anno e anche nella sua terra rossa.
Nadal ha resettato tutto all'inizio di questo Roland Garros, annichilendo tutti gli avversari e concedendo un set solo a David Ferrer nei quarti (prima di demolirlo) e Novak Djokovic in finale.
Il serbo, come l'anno scorso, arriva fino all'epilogo ma manca il Carreer Slam. Dopo il primo set vinto, la partita è andata sui binari preferiti dello spagnolo e non c'è stato niente da fare. Ci riproverà l'anno prossimo.
Due nomi tutto sommato inaspettati in semifinale. Andy Murray non aveva iniziato bene il 2014, ancora alle prese con gli infortuni dell'anno passato, ma ha ritrovato solidità e colpi, vincendo anche partite combattute. Un protagonista di nuovo sulle scene, giusto in tempo per il suo Wimbledon.
L'altro semifinalista è un Ernests Gulbis in grande spolvero, capace di sciorinare il suo tennis migliore, eliminando agli ottavi Roger Federer in uno dei match più gradevoli della kermesse parigina, e soprattutto asfaltando Tomas Berdych nei quarti. Contro Nole in semi è riuscito a conquistare un solo set, ma si potrà consolare con l'ingresso nei top ten per la prima volta in carriera.
Gioia transalpina in doppio, con Julien Benneteau e Edouard Roger-Vasselin capaci di conquistare il trofeo davanti al proprio pubblico.