Australian Open: match sospesi per il caldo
Inserito il 16 gennaio 2014 18:38 da Pietro Bosco in Notizie
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, sospesi per il caldo tutti gli incontri dei campi secondari degli Australian Open nella giornata di giovedì.
La giornata di giovedì verrà ricordata per un evento senza precedenti nella storia del tennis. Tutti gli incontri in corso sui campi secondari (quelli cioè senza un tetto per eventuale copertura) sono stati sospesi per alcune ore.
La situazione allarmante era già stata denunciata nei giorni scorsi da giocatori ed addetti ai lavori, e gli spiacevoli episodi capitati a Dancevic e Dodig, oltre ai numerosi ritiri, hanno indotto gli organizzatori ad agire di conseguenza.
Per la verità la temperatura non aveva raggiunto i livelli di martedì, ma proprio per evitare le stesse situazioni, il Direttore del Torneo ha deciso di applicare in maniera più flessibile la teorica Heat-rule. Questa prevede lo stop ai match quando il mix di temperatura, umidità e vento raggiunga l'algoritmo di rischio.
Ebbene, questo algoritmo non è stato raggiunto, ma le partite sono state interrotte ugualmente.
Una decisione che pare di buon senso, anche se qualcuno ha fatto notare come le condizioni di martedì fossero, come detto, ben peggiori, ma per numero di incontri (e viste le recenti lamentele) sia stato ben più comodo e popolare provvedere solo ieri.
Forse la soluzione proposta da Ivan Dodig, una delle "vittime" della fornace australiana, non sarebbe da scartare: una pausa dalle 13 alle 16. Certo, ci sarebbero diversi problemi tecnico-logistici, oltre alla possibilità di vendere meno biglietti e soprattutto il probabile parere contrario delle televisioni. E' anche vero che uno spettacolo del genere non è una buona pubblicità per un evento così importante.
Una certa discrezionalità al Direttore del torneo o agli arbitri potrebbe essere una buona idea, meglio se accompagnata da qualche norma più precisa e meno legata ad algoritmi improbabili.