Ana "viaggia" sola
di Fabio Bagatella - TennisItaliano
Un vecchio detto così sentenzia: “meglio soli che male accompagnati”. Chissà se l’antico proverbio potrà valere anche per Ana Ivanovic? Dopo aver recentemente interrotto la collaborazione tecnica con il portoghese Antonio Van Grichen, la bella serba proseguirà - almeno per alcuni mesi - senza un vero e proprio allenatore.
Ancora alla ricerca di quel tennis spumeggiante che le permise di vincere il Roland Garros 2007 e conquistare la leadership mondiale, Ana Ivanovic prova a fare tutto (o quasi) da sola. Per i prossimi mesi, la 23enne serba sarà infatti accompagnata soltanto da uno sparring-partner e dalla preparatrice fisica, nonché sua storica insegnante in gioventù, Marija Lojanica.
“Sono arrivata ad un punto della carriera in cui ho ben in mente i miei obiettivi e che dovrò sudare per raggiungerli. Non mi serve qualcuno che mi ripeta quotidianamente ciò che già so.” Le parole di Ana riflettono una forte convinzione nella decisione presa. “E vero che la tattica è importante ed alcuni coach sono molto bravi nel preparare le partite. Mi sono tuttavia accorta che molte volte scandaglio eccessivamente il mio tennis concentrandomi sull’aspetto tecnico, per poi scordarmi ciò che sto facendo realmente. Se gioco al top, a prescindere da chi ho di fronte, vincerò: in caso contrario, sarò sconfitta. Ecco perché rinuncerò per qualche tempo ad un vero trainer.”
Scelta ponderata dopo il tourbillon di allenatori (Sven Groenefeld, Craig Kardon, Heinz Gunthardt e Antonio Van Grinchen) dell’ultimo periodo o decisione da “ultima spiaggia” che tradisce un velo di presunzione? Staremo a vedere: nel frattempo Ivanovic (19 WTA) - battuta dalla nostra Roberta Vinci nei quarti di finale di Pattaya - esce subito di scena anche nel ricco torneo di Dubai, sconfitta 6-2 al "terzo" dall’elvetica Patty Schnyder (44).