Resoconto della clinic di Massimo Puci a Milano
Nella splendida cornice dell?Idroscalo a Milano si è svolta la clinic di Massimo Puci rivolta a maestri e addetti ai lavori. Molti spunti interessanti, come testimoniano anche i diretti interessati.
Dagli inviati all'Idroscalo di Milano, Alessandro Bianchi e Matteo Veneri.
Una domenica piena di tennis ed apprendimento quella che hanno vissuto una ventina di maestri di tennis che sono accorsi oggi al Cus Milano per seguire la “lezione” di Massimo Puci, coach internazionale che segue, tra gli altri, Andrey Golubev, tennista nato in Russia di nazionalità kazaka che si allena a Bra (Cuneo).
Sono molti gli esercizi svolti da coach Puci con l’aiuto di quattro ragazzini tra i 9 e i 13 anni, ragazzini che guidano le classifiche di Piemonte e Lombardia. “Siamo maestri, noi dobbiamo insegnare il tennis, non insegnare a vincere” questa a nostro modo di vedere la frase più significativa di questa giornata.
Grande interesse da parti di genitori e maestri ai numerosi aneddoti raccontati da Massimo Puci che, oltre a seguire Golubev, allena giovani interessanti come Galovic, Eremin, Capello e molti altri.
Per fare capire l’utilità di questa clinic preferiamo però riportare le parole raccolte a bordo campo coi maestri che hanno raccontato le loro impressioni ai microfoni di TennisTeen.
Il maestro Stefano Moroni fa una prima disamina della clinic: "Sono esercitazioni semplici, ma rendono bene l'idea delle variazioni che si possono fare al giocatore, di qualunque livello esso sia. Ci sono esercizi che non avevo mai visto a livello pratico, e oggi Puci mi ha chiarito molto vari aspetti tecnici da tener conto. Vedi proprio la possiblità di costruire meglio il giocatore. L'esercizio che forse mi ha colpito di più è stato quello di far passare bene la racchetta dietro la schiena nel finale."
Abbiamo poi sentito un altro maestro, Gianfranco Trevisan: "Gli esercizi più interessanti a mio parere sono stati quelli sull'equilibrio, la gestione del peso del corpo e sulla sensibilità. Sono tutte più o meno cose che ho sempre fatto fare anche io, ma una novità interessante mi sembrano le tavolette, che d'ora in poi userò anche io."
Successivamente ai nostri microfoni abbiamo poi avuto modo di avere un maestro di Padova, Gianluca Magro: "Il discorso di Puci è molto interessante perchè spiega cose abbastanza moderne e le spiega in maniera semplice. Sono quasi tutti esercizi conosciuti e che si vedono spesso, ma nessuno mai li insegna davvero. Lui stando più vicino a giocatori di alto livello riesce a ritagliare di più certi aspetti che sono fondamentali, mentre altri li mettono in secondo piano. L'esercizio che mi ha più colpito? Quello sul dritto a sventaglio. Noi maestri spesso andiamo a lavorare sulla ricerca della palla coi piedi e diamo poca attenzione al finale del colpo."
Tra gli altri abbiamo chiesto qualche parola anche a Ivo Moroni di Ovada:"Tutte cose sicuramente interessanti ma che bene o male conoscevo e faccio già fare. Quando ci troviamo tra maestri ci diciamo spesso che bisogna fare queste cose, ma alla fine nessuno le fa fare ai propri allievi; il fatto che lui abbia incentrato tutto su questi aspetti mi ha favorevolmente colpito. Mio figlio gioca due volte alla settimana, quindi non possiamo fare centinaia di esercizi, ma sono esercizi che comunque conosce e sa fare."
Infine abbiamo sentito il maestro Baccanelli di Cuneo:"Max lo conosco bene perchè era un mio allievo. Nel circuito tra maestri argomenti come appoggi in chiave dinamica e ricerca dell'equilibrio sono cose ormai conosciute da tutti. Il problema principale però è disporre di molto più tempo per poter fare tutto questo lavoro. Questa è la strada del presente e sarà la strada del futuro, l'insegnamento tradizionale ha già cessato da anni di esistere. Giocatori in fase di costruzione e giocatori in fase evoluta come Golubev ottengono i maggiori risultati attraverso questi tipi di lavoro.
Qui sotto potete trovare due video realizzati oggi sul campo durante la clinic:Video 1
Video 2