Italtennis 2008, il settore femminile
Inserito il 28 novembre 2008 13:56 da Matteo Rinaldi in Il punto
Analizziamo l'annata delle nostre migliori giocatrici e le loro possibilità nella prossima stagione. Sugli scudi una grande Flavia Pennetta, protagonista nella seconda parte della stagioneTempo di bilanci per l'Italia del tennis. Oggi ci soffermiamo sul settore femminile, domani invece spazio agli uomini.
Senza ombra di dubbio la migliore è stata Flavia Pennetta. La brindisina a 26 anni è finalmente maturata, prendendo fiducia nei propri mezzi e, dopo due titoli conquistati in febbraio in Sud America(Bogotà e Acapulco), sfoderando una straordinaria seconda parte di stagione che le ha consentito di raggiungere il best ranking(n.13) ottenendo vittorie prestigiose in tornei importanti, tra cui spicca il successo sulla n.1 del mondo Jelena Jankovic a Zurigo. Flavia ha dimostrato, probabilmente più a se stessa che agli altri, di poter essere competitiva su tutti i terreni, ad esempio su quel cemento americano per lei indigesto in passato. Quest'anno invece è arrivata prima la finale a Los Angeles e poi, a Flushing Meadows, il primo 1/4 di finale in carriera in una prova dello Slam, risultato che in Italia è merce rarissima. Il 2009 potrebbe consegnarla alla storia del nostro tennis, infatti un posto tra le prime 10 giocatrici del mondo appare alla portata, risultato sfiorato negli ultimi anni da Farina e Schiavone. Se Flavia dovesse farcela, la speranza è che non sia una "toccata e fuga" ma un insediamento duraturo nel gotha del tennis mondiale..
Con la Pennetta da qualche giorno si allena Francesca Schiavone. La milanese, reduce da un anno con un solo lampo rappresentato dalla vittoria su Justine Henin a Dubai, evidentemente è alla ricerca di nuovi stimoli. Gli anni però cominciano a passare(il prossimo anno saranno 29), e la sensazione è che Francesca stia fisiologicamente, e si spera non inesorabilmente, calando dopo aver toccato tra il 2005 ed il 2006 l'apice grazie soprattutto al lavoro durissimo col suo coach Daniel Panajotti. Oltre alla già citata Dubai, poco di importante da segnalare: un discreto torneo olimpico(battuta la top ten polacca Radwanska)ed una partita quasi vinta contro Ana Ivanovic ad Indian Wells. Pesantissime invece alcune battute d'arresto come ad esempio l'inopinata sconfitta agli US Open contro la britannica Keothavong, giocatrice che Francesca dovrebbe battere anche su una gamba sola.
"Dedico questa vittoria a chi mi considerava solo una pallettara". Queste le parole di Sara Errani subito dopo aver conquistato il suo secondo titolo dell'anno, a Portorose. In precedenza questa ravennate trapiantata ormai da 5 anni a Valencia aveva anche portato a casa gli Internazionali di Sicilia, battendo in semifinale la Pennetta. Proprio la scelta di trasferirsi in Spagna per provare a diventare una giocatrice di vertice testimonia in pieno la caparbietà e la voglia di emergere di questa ragazza, dotata di grande intelligenza tattica e di quello spirito battagliero che le è servito a vincere tante partite a dispetto di qualità tecniche non eccezionali.
Nel 2008, oltre alle gioie siculo-slovene, sono arrivati altri ottimi risultati come i 3T a Miami e Roma ed anche il punto decisivo nel delicato spareggio di Fed Cup contro l'Ucraina.
Grazie a qualche buon risultato nel finale di stagione è riuscita a chiudere il 2008 in una posizione dignitosa(n.55)Tathiana Garbin. Per lei il miglior torneo in termini di prestigio è stato senza dubbio il 3T raggiunto agli US Open, risultato che senza un violento attacco influenzale prima del match contro la Bremond sarebbe probabilmente stato migliore. Poi per la 31enne veneta soprattutto buoni risultati a livello ITF, con i titoli conquistati a Roma Tiro a Volo e Cuneo e la semifinale nella sua Mestre. Vedremo se il prossimo anno "Tax" riuscirà almeno a confermare questa classifica.
Un'annata amara si è appena conclusa per Karin Knapp. Infatti dopo la bellissima finale conquistata a febbraio ad Anversa ci si aspettava un definitivo salto di qualità tra le prime 30 giocatrici del mondo, e invece in seguito sono arrivate poche soddisfazioni se si eccettua il 3T raggiunto al Roland Garros. Poi, poco prima di Wimbledon, è arrivato un brutto colpo per l'altoatesina, costretta ad uno stop di 3 mesi per un'aritmia cardiaca emersa durante le analisi richieste dal CONI per partecipare alle Olimpiadi. Karin è rientrata a settembre inoltrato ma l'inattività ovviamente si è fatta sentire e non è andata al di là di un quarto di finale raggiunto a Guangzhou. Il prossimo anno dovrà partire da lontano, essendo scesa oltre l'80ma posizione mondiale.
Un ottimo finale di stagione ha invece permesso a Roberta Vinci di chiudere l'anno tra le prime 100 del mondo. La tarantina vale sicuramente più del n.84 del ranking, però l'operazione al ginocchio subìta a fine 2007 l'ha sostanzialmente costretta a riprendere l'attività ad inizio aprile oltre la 200ma posizione mondiale. Come detto in precedenza negli ultimi mesi dell'anno la Vinci è riuscita a conquistare un bel gruzzolo di punti nei tornei ITF, propedeutici per cercare nel 2009 di tornare ad occupare posizioni nel ranking più consone al suo talento.
Annate non facili anche per Camerin e Santangelo. La veneta è riuscita nelle ultime settimane grazie ad un paio di discreti risultati a livello ITF a risalire un pò(attualmente n.102)ma la stagione non può certo essere ritenuta positiva. La laziale addrittura ha cominciato il suo 2008 solo a maggio dopo ben 9 mesi di stop per infortunio e a parte i successi ottenuti a Biella e Ortisei non sono arrivate particolari soddisfazioni. Per Mara discorso simile a quello fatto per la Vinci, il potenziale per tornare in alto c'è.
Due parole infine per la volenterosa Corinna Dentoni. La 19enne di Prato ha giocato ben 32 tornei, vincendo la sua prima partita a livello WTA(Estoril) e raggiungendo nel finale di stagione la finale nel ricco ITF di Taipei, nel mezzo però poca continuità ed anche un infortunio alla caviglia patito durante le qualificazioni degli US Open. Se Corinna vorrà il prossimo anno entrare sul serio nel tennis che conta dovrà però cambiare marcia, troppe le sconfitte che sarebbero dovute essere vittorie.