L'Italia si scioglie a Melbourne
Inserito il 15 gennaio 2013 11:40 da Matteo Rinaldi in Il punto
Due vittorie, nove sconfitte. E' il desolante bilancio del tennis italiano dopo il primo turno degli Australian Open e se la debacle in campo maschile, soprattutto in questo torneo, non è purtroppo una novità, questa volta anche il settore femminile, nostra àncora di salvezza da anni, ha deluso.La sconfitta più cocente(è il caso di dire viste le temperature australiane)è quella di Sara Errani, autrice di una prova incolore ed eliminata dalla spagnola Suarez Navarro. Premesso che le giornate storte capitano, è evidente che per la romagnola c'è molta più pressione rispetto alla scorsa, straordinaria, stagione.
Le aspettative aumentano ed i punti in continua scadenza non fanno certo dormire sonni tranquilli, aggiungiamoci un 2012 massacrante, con oltre 140 partite giocate tra singolare e doppio e forse si trovano le spiegazioni per un avvio zoppicante di 2013.
Francesca Schiavone ci ha provato contro Petra Kvitova, in un match tra giocatrici non in grande spolvero. L'azzurra era riuscita a rimettersi in carreggiata ma un brutto inizio di terzo set le è stato fatale, condannandola alla quarta sconfitta su 5 incontri disputati nel 2013 e con la conseguente uscita dalle top 50. E, a 33 anni, ci vogliono enormi motivazioni per andare avanti, anche se la trionfatrice di 2 anni fa a Parigi non sembra aver intenzione di mollare.
Karin Knapp è stata brava a passare le qualificazioni, però ha perso una ghiotta occasione contro la portoghese Koehler. Nel caso dell'altoatesina ovviamente non si può dimenticare tutto quello che ha dovuto passare negli ultimi anni, e le va riconosciuta la voglia di non mollare, ripartendo praticamente da zero. Certo, pensare che possa tornare ai livelli di 5 anni fa appare davvero difficile.
Capitolo a parte per Camila Giorgi, che tra un doppio fallo e l'altro(14 ieri, 30 nelle ultime due partite giocate) ha rimediato una magra figura con la modesta francese Foretz-Gacon. Gli interrogativi sono molteplici, pare non esserci un progetto vero e proprio su questa ragazza, campionessa annunciata(dal padre)diversi anni fa.
Grazie all'exploit di Wimbledon e' entrata nelle 100, ma servono idee chiare che in questo momento non sembrano esserci, anche vedendo la programmazione di Camila, che dopo due tornei Premier ed uno Slam andrà a giocare tornei ITF in Israele. Il potenziale non si discute, speriamo in un cambio di rotta.
Rimane Roberta Vinci, con un tabellone che potrebbe consentirle di affrontare in ottavi Vika Azarenka. La tarantina sembra in buona forma, come dimostra anche il match giocato recentemente a Sydney contro la Radwanska.
Al maschile ci aggrappiamo ad Andreas Seppi, l'unico giocatore che al momento ha qualche possibilità di andare avanti nei tornei che contano. L'altoatesino, sbrigata la pratica Zeballos, ha la possibilità di vendicare la beffarda sconfitta subìta a Wimbledon con l'uzbeko Istomin.
L'obiettivo è affrontare al terzo turno Marin Cilic, in quello che sarebbe un antipasto della sfida di Coppa Davis. Poi ci sarebbe Del Potro, ma già il match col croato sarebbe molto duro.
Per il resto, un K.O. dietro l'altro. Una menzione merita Paolo Lorenzi, che ha giocato una gran partita col sudafricano Kevin Anderson, confermando il buon avvio di stagione e lottando fino all'ultimo.
Bolelli ha vanificato un ottimo avvio(palla del 4-0)spegnendosi inesorabilmente col gigante polacco Janowicz. La sensazione è che comunque, anche in caso di vittoria del primo set, il match il bolognese non l'avrebbe portato a casa, come accaduto a Wimbledon. Simone ha sempre meno del tennista potente e spettacolare ammirato fino a 4 anni fa, e con un problema di mobilità sul campo non affatto risolto, anzi forse addirittura peggiorato.
La sconfitta più brutta però è senza dubbio quella di Fabio Fognini, sconfitto in 5 set dallo spagnolo Bautista-Agut. Fabio dopo il match ha fatto autocritica, dicendo in pratica di non poter andare avanti così, ed è difficile dargli torto. Il 6-0 preso in 20' nel primo set, e gli andamenti schizofrenici delle sue partite parlano chiaro.
Il talento è sotto gli occhi di tutti(anche se quel servizio continua ad essere insufficente, specie sul veloce), però da solo non basta, ed ormai da troppi anni le lacune in termini di continuità ed approccio al match sono intatti. Fabio deve invertire la rotta, perchè queste sconfitte da giocatori che francamente non valgono quanto lui fanno del male prima di tutto a se stesso.
Volandri ha illuso contro un claudicante Simon, portandosi sul 6-2 2-0, poi il francese si è messo a giocare e non c'è stata partita. Male anche Flavio Cipolla, sconfitto nettamente dal tedesco Tobias Kamke, autentica bestia nera del tennista romano.