Fede Lux, una grande associazione, per ricordare un grande ragazzo

Abbiamo intervistato Paola Cesaroni, mamma del compianto Federico Luzzi. Nella simpatica chiacchierata con la mamma di Fede si parla di tutto cio' che e' successo in questi ultimi mesi, soprattutto per quanto riguarda la Fede Lux, l'associazione creata in memoria di Federico.


Sono ormai passati sei mesi dalla scomparsa di Fede, l'associazione Fede Lux è nata circa un mese dopo il tragico fatto, in questi cinque mesi cos'ha fatto quest'associazione? Ci parli anche in generale della Fede Lux.
L'Associazione Fede lux, non mi stanco di ripeterlo a tutti quelli che si preoccupano dei soldi da raccogliere, ha per fine assolutamente prioritario mantenere intatta la memoria di Federico: è per questo che mi sto spostando come una pallina da flipper da un torneo all'altro, Cherbourg, Napoli, Monte Carlo, Roma, portando poster, foto, immagini di Fedrico ovunque e tutte le brochures e volantini della Fede lux, perchè si diffonda il più possibile ovunque il suo ricordo e la presenza di questa fondazione che opera per beneficenza. E' evidente che vendendo oggetti creati in ricordo di Fede e tesserando gli associati entra del denaro che viene immediatamente devoluto alla AIL nazionale di Roma, primariamente per finanziare la ricerca contro la leucemia. L'associazione è stata fondata il 2 dicembre ed è partita in sordina, tesserando amici e conoscenti: poi hanno cominciato a scrivere alla [email protected] anche tanti sconosciuti da tutte le parti d'Italia e dall'estero, colpiti dalla tragica storia di Federico e oggi, a 5 mesi dalla nascita, contiamo 330 soci sostenitori. Non solo, se guardiamo anche il contributo in denaro, fino ad oggi sono andati all'AIL circa 18.000 euro, ma ad ogni nuovo evento entrano ancora fondi,e immediatamente dopo ogni manifestazione provvedo a girare i soldi a Roma. Ad esempio la sola giornata del 26 aprile ha dato oltre 4200 euro tra offerte e proventi dello stand. Credo sia un risultato di tutto riguardo.
 
Cosa l'ha stupita di più in questi ultimi mesi della gente per onorare al meglio il ricordo di Federico?
Oltre gli eventi ai quali la Fede lux ha chiesto di essere presente, mi ha stupito la quantità di maestri di tennis, organizzatori di tornei, presidenti di circoli, soci sostenitori, che hanno richiesto di poter ospitare l'associazione ad eventi anche diversi dal tennis, per esempio il calcio, i proventi derivanti dalla vendita di libri, dalla vendita di scarpe da tennis di una particolare linea, da raccolta di beneficenza in occasione di aste di oggetti preziosi, ecc. Ognuno suggerisce un modo per rendere omaggio alla figura di Federico e in qualche modo abbinare una raccolta fondi e donazioni.
 
E' vero che solo questo tragico avvenimento è riuscito a riunire tutti i tennisti italiani come non era mai stato?
Federico ha subito esercitato questa magia nella sua città: i tre circoli di Arezzo, che fino allora erano animati da un sano spirito di antagonismo, si sono trovati riuniti e collaborativi senza neanche dover pronunciare una parola. Per Fede hanno creato un tutt'uno utilmente operativo durante il Memorial del 21 dicembre 2008, con la promessa di rimanere uniti per qualsiasi evento futuro riguardante Fede. E poi i tennisti: i giocatori italiani, che si sono addirittura trovati a cena una sera a Milano in 24!!! Hanno proprio, con stupore, commentato che mai era successo prima di riunirsi al completo come in quella ocasione. Per Chicco lo hanno fatto.

Ero ad Arezzo al funerale di Federico quel terribile lunedì, ho sentito storie di molti tennisti che erano lì rinunciando a grandi opportunità per la loro carriera, come per esempio Flavia Pennetta. Com'era il rapporto tra Fede e i suoi "colleghi"?
Federico aveva una personalità tale da non poter passare inosservato: quindi, se anche a qualcuno era antipatico, molti lo apprezzavano e ancor di più lo amavano. In questi 5 mesi ho parlato con tanti ragazzi e ragazze del tennis, che mi si stringono intorno come vice-figli affettuosamente (e io dico loro che devono essere in tanti per riempire il grandissimo vuoto lasciato da Chicco) e il principale motivo del loro affetto per Chicco era la sua allegria, la sua voglia di vivere, il buonumore che comunicava con il suo sorriso irresistibile, con il potere di rallegrare e portare serenità ovunque entrasse. Per gli amici più intimi poi c'era la sua enorme generosità e disponibilità: se Federico dava la sua amicizia era un sentimento a 360 gradi che ora i suoi cari rimpiangono perchè era speciale.
 
Sul nostro forum, ci sono decine e decine di utenti che hanno come foto del loro profilo (avatar) la foto di Federico.. è stato stupefacente vedere la solidarietà di così tante persone che nemmeno conoscevano Fede, ma l'avevano solamente visto giocare alcune volte, e se ne erano innamorati. E' d'accordo?
Per me, mamma di un figlio così solare, percepire sia dai messaggi su siti, su forum, su facebook, sia dai discorsi delle persone, dagli ultimi autisti della trasportation, agli impiegati della FIT, ai baristi dei circoli, ecc., insomma da tutto il mondo quanto affetto aveva seminato mio figlio, è un quotidiano motivo di orgoglio che mi aiuta a sopravvivere a questa tragica perdita. Attraverso le parole di affetto e di rimpianto e nostalgia dei tantissimi che incontro e con cui parlo o dialogo via mail, io sento Federico più vivo che mai insieme a noi, e questo vuol dire che la mia missione sta raggiungendo il suo scopo
 
Quali saranno le vostre prossime iniziative con la Fede Lux?
Sono talmente tante che se le enumero qui le servono 10 pagine per metterle tutte. Posso solo dire che a giorni sarà attivo il nuovo sito www.fedelux.it dove una apposita bacheca spiegherà in dettaglio tutte le iniziative della fede lux. Rimane sempre aperto il sito www.federicoluzzi.com che non abbiamo voluto modificare per lasciarlo intatto come lui lo aveva voluto, però era diventato assolutamente inadeguato all'espandersi della associazione quindi sarà affiancato e linkato al nuovo che a brevissimo sarà consultabile, con una enorme fotogallery a testimonianza di tutto quello che gli eventi Fede lux hanno portato.
 
Lei è incredibilmente attiva con quest'associazione, come riesce a portare avanti tutto questo in prima persona?
Ha ragione. Anch'io mi stupisco della energia quasi "aliena" che riesce a consentirmi di tenere sottocontrollo in simultanea tantissime cose. Proprio ieri mi dicevano che sembro alimentata da un cono di energia che proviene dall'alto, come in un film di fantascienza. Sono assolutamente convinta che tutta questa forza venga, primo, da Federico che vuole assolutamente non essere dimenticato e ha bisogno di un "braccio terrestre" che esegua i suoi piani da Grande Regista, secondo, dall'amore di una madre che secondo me, in casi tragici e innaturali come questo, può trasformare l'energia generata dal dolore nella più grande forza motrice immaginabile al mondo.
 
Arriviamo al torneo di Montecarlo, ero presente e ho visto che prima di tutte le partite dei tennisti italiani sul Centrale veniva proiettata l'immagine di Federico sul grande schermo.. ci parli di quello che ha fatto Montecarlo per Fede e chi sono i nuovi ultimi associati alla Fede Lux.
E' bastato contattare il direttore del torneo, Monsieur Franulovic, e spiegargli cosa era la fede lux. Si è immediatamente dato disponibile, con grande generosità, a ospitare i poster e il materiale illustrativo nelle due boutiques del torneo, e a proiettare le immagini di Federico come "Omaggio a Federico luzzi" con tanto di minuto di silenzio dal pubblico del Centrale.
E' stata fatta anche una cospicua donazione all'Associazione, e poi l'importanza di un torneo così prestigioso ha consentito di incontrare, contattare e far aderire con entusiasmo personaggi di calibro preziosissimo: Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Diego Nargiso, Andrea Gaudenzi, Rino Tommasi, Giorgio Di Palermo, Gianni Clerici. Attraverso la presentazione di due persone assai intime del principe Alberto Grimaldi, Diego Nargiso e Nicola Pietrangeli, è stato anche possibile far giungere a lui la storia di Federico e l'esistenza della Fede Lux. So che ha gradito molto la speciale tessera di socio onorario che avevamo preparato per lui. Per noi è ovviamente motivo di grande orgoglio poter annoverare tra i sostenitori personaggi così prestigiosi.
 
Su Facebook ci sono numerosissimi gruppi per Federico, tra cui uno che vorrebbe che si intitolasse il nuovo Centrale del Foro Italico a lui. Cosa ne pensa?
Il Presidente Binaghi aveva già a dicembre consultato la famiglia sul gradimento di questa posibile intitolazione. Siccome l'alternativa era la giornata dedicata a Federico, da svolgersi con il titolo "Insieme per Federico Luzzi" il giorno immediatamente precedente all'inizio degli Internazionali d'Italia (ultimo giorno delle qualificazioni) con una formula che si è poi rivelata vincente sia dal lato dello spettacolo sia da quello economico della raccolta fondi (si è appena svolta domenica 26 aprile) non abbiamo avuto dubbi, anche perchè questo evento diventerà un appuntamento annuale permanente e, visto che Federico adorava Roma, il pubblico romano, e il torneo del foro, questo lo consideriamo il più bell'omaggio che la federazione potesse dedicargli.
 
Se vuole aggiungere qualcos'altro in chiusura..
Ringrazio con tanto affetto tutti quelli che in qualsiasi modo partecipano di persona o anche solo col cuore a questa missione che io da sola non potrei mai condurre con i risultati che invece stiamo ottenendo. Federico era un ragazzo speciale che merita di non essere dimenticato e utilizzare la sua immagine, il suo ricordo, l'aiuto dei migliori tennisti del mondo che d'ora in avanti saranno testimonial per noi per realizzare progetti sempre più importanti e ambiziosi nell'ambito della ricerca contro la leucemia e soprattutto nel campo dell'aiuto pratico ai malati, è il modo più nobile per cercare di rendere il suo nome indimenticabile. Grazie

Aggiungiamo una notizia pervenutaci dalla signora Paola nelle ultime ore che volentieri vi giriamo:
Per la racchetta del numero 3 del mondo Novak Djokovic si accettano offerte via e-mail a [email protected] . Sono valide fino a venerdi 8 maggio alle ore 18.

Matteo Veneri