Dalla porta o dalla finestra?
Inserito il 29 novembre 2005 16:36 da Matteo Rinaldi in ATP e dintorni
Per entrare nel tennis che conta ci sono diversi modi,tra ambiziosi e regolaristi
In questo articolo non ci occuperemo dei big del tennis mondiale
ma di chi aspira a diventarlo o comunque chi cerca quantomeno di
diventare uno dei primi 50 o 100 giocatori del mondo.
Beh ci sono modi diversi per arrivare nel gotha del tennis,per tanti giocatori entrare tra i top 100 è solo un passaggio per salire ancora,per altri è il coronamento di una carriera. Ma come si può raggiungere questo risultato? Sicuramente a tennis bisogna saperci giocare ma anche cercare di sfruttare a pieno le proprie caratteristiche scegliendo i tornei giusti.
Abbiamo deciso di mettere da una parte gli ambiziosi,coloro i quali cercano di entrare dalla porta principale cercando subito il proprio limite e dall'altra i regolaristi che,probabilmente,il loro limite già lo conoscono e,a torto o ragione(perchè poi ci sarebbe anche la terza categoria di giocatori,gli "autoscettici",quelli che non credono a pieno nelle proprie capacità) si rendono conto che non lo supereranno mai.
Tra i primi 100 del mondo troviamo diversi giocatori che sono entrati dalla porta ed altri che,pedalando nei challenger,sono entrati dalla finestra....ed anche riguardo questi ultimi noi tutti dobbiamo avere il massimo rispetto perchè tutti sappiamo quanto nel tennis arrivare sia molto difficile e,chi ci arriva,lo fa a costo di pesanti sacrifici.
A noi italiani ovviamente viene subito in mente Andreas Seppi,ragazzo di Caldaro che,per dirne una,quest'anno ha giocato 19 volte le qualificazioni tra ATP,Masters Series e Grande Slam ma già da due anni a questa parte ha avuto un solo chiodo fisso,giocare con i più forti...certo all'inizio erano 6-2 6-2 come se piovesse ma adesso in certi palcoscenici Andreas sfoggia una sicurezza da veterano. Ci sono altri giocatori come Andreas,ad esempio il serbo Djokovic,l'inglese Murray e lo svizzero Wawrinka,giocatori da lodare ma lo sono anche quelli che riescono a dare il massimo di quel che possono riuscendo comunque a togliersi delle soddisfazioni.
Nei top 100 ci sono poi diversi giocatori che hanno come in un puzzle composto la loro classifica con tanti piccoli tasselli girando per il cosiddetto "inferno" dei challenger,addirittura ce ne sono due,l'argentino Carlos Berlocq(http://www.tennisfacts.com/breakdown/A1095.htm) ed il serbo Boris Pashanski(http://www.tennisfacts.com/breakdown/A1083.htm) che sono entrati nei primi 100 senza aver ottenuto neanche un risultato ATP e,chi scrive è convinto che non sia giusto considerarli giocatori di serie B ma atleti che,col lavoro e la costanza tirano fuori il meglio che hanno a dispetto magari di gente con grande potenziale ma poca autostima(e parliamo di primi 70 che potrebbero essere primi 50,primi 50 che potrebbero essere primi 20 e così via).
Tennisteen - Matteo Rinaldi
FONTI: www.tennisfacts.com
Beh ci sono modi diversi per arrivare nel gotha del tennis,per tanti giocatori entrare tra i top 100 è solo un passaggio per salire ancora,per altri è il coronamento di una carriera. Ma come si può raggiungere questo risultato? Sicuramente a tennis bisogna saperci giocare ma anche cercare di sfruttare a pieno le proprie caratteristiche scegliendo i tornei giusti.
Abbiamo deciso di mettere da una parte gli ambiziosi,coloro i quali cercano di entrare dalla porta principale cercando subito il proprio limite e dall'altra i regolaristi che,probabilmente,il loro limite già lo conoscono e,a torto o ragione(perchè poi ci sarebbe anche la terza categoria di giocatori,gli "autoscettici",quelli che non credono a pieno nelle proprie capacità) si rendono conto che non lo supereranno mai.
Tra i primi 100 del mondo troviamo diversi giocatori che sono entrati dalla porta ed altri che,pedalando nei challenger,sono entrati dalla finestra....ed anche riguardo questi ultimi noi tutti dobbiamo avere il massimo rispetto perchè tutti sappiamo quanto nel tennis arrivare sia molto difficile e,chi ci arriva,lo fa a costo di pesanti sacrifici.
A noi italiani ovviamente viene subito in mente Andreas Seppi,ragazzo di Caldaro che,per dirne una,quest'anno ha giocato 19 volte le qualificazioni tra ATP,Masters Series e Grande Slam ma già da due anni a questa parte ha avuto un solo chiodo fisso,giocare con i più forti...certo all'inizio erano 6-2 6-2 come se piovesse ma adesso in certi palcoscenici Andreas sfoggia una sicurezza da veterano. Ci sono altri giocatori come Andreas,ad esempio il serbo Djokovic,l'inglese Murray e lo svizzero Wawrinka,giocatori da lodare ma lo sono anche quelli che riescono a dare il massimo di quel che possono riuscendo comunque a togliersi delle soddisfazioni.
Nei top 100 ci sono poi diversi giocatori che hanno come in un puzzle composto la loro classifica con tanti piccoli tasselli girando per il cosiddetto "inferno" dei challenger,addirittura ce ne sono due,l'argentino Carlos Berlocq(http://www.tennisfacts.com/breakdown/A1095.htm) ed il serbo Boris Pashanski(http://www.tennisfacts.com/breakdown/A1083.htm) che sono entrati nei primi 100 senza aver ottenuto neanche un risultato ATP e,chi scrive è convinto che non sia giusto considerarli giocatori di serie B ma atleti che,col lavoro e la costanza tirano fuori il meglio che hanno a dispetto magari di gente con grande potenziale ma poca autostima(e parliamo di primi 70 che potrebbero essere primi 50,primi 50 che potrebbero essere primi 20 e così via).
Tennisteen - Matteo Rinaldi
FONTI: www.tennisfacts.com