Regali da scartare sotto l'albero

Inserito il 24 dicembre 2008 18:03 da Redazione editoriale in Editoriali
Editoriale di Roberto, sotto forma di lettera a Babbo Natale in cui esprime i suoi desideri tennistici per l'anno che verrà.

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Caro Babbo Natale,

mi chiamo Roberto, sono un piccolo bimbo romano di 43 anni, e ho una grande passione: il tennis, sport del quale sono molto tifoso, in particolare dei giocatori italiani.

Come tutti i bambini, avrei anch'io alcuni regali da chiederti.

Poiché però ho già tanti giocattoli, caro Babbo Natale, mi permetto di chiederti qualcosa di diverso. Vorrei, ti prego, che tu facessi succedere delle cose, in questo prossimo 2009.

Vorrei che tu aiutassi Simone Bolelli ad arrivare in finale al Foro Italico, così, solo per vedere che effetto fa.

Vorrei che tu convincessi Andreas Seppi a non aver paura nei momenti importanti, e lo portassi nei primi 20 del mondo.

Vorrei che tu convincessi Potito Starace e Filippo Volandri che possono giocare bene anche sul cemento.

Vorrei che tu convincessi Fabio Fognini a pensare solo alla partita e all'avversario, quando è in campo.

Vorrei che tu convincessi Flavio Cipolla a non aver paura di iscriversi ai tornei Atp.

Vorrei che tu convincessi Gianluca Naso che può diventare forte, ma forte sul serio.

Vorrei che tu convincessi Matteo Trevisan che dopo aver tirato due bombe di diritto è più facile fare il punto se si scende a rete.

Vorrei che tu aiutassi Thomas Fabbiano a costruirsi un buon servizio e due spalle grosse così, perché è un gran bravo ragazzo e un ottimo giocatore, e non è giusto che nel tennis emergano solo i giganti forzuti.

Vorrei che tu aiutassi Giacomo Miccini a riprendersi dal suo bruttissimo infortunio all’anca perché il ragazzo può fare strada, parecchia strada.

Vorrei che tu aiutassi Flavia Pennetta ad entrare fra le prime dieci del mondo, perché ti assicuro, caro Babbo Natale, che se lo merita veramente tanto.

Vorrei che tu convincessi Karin Knapp a credere di più in se stessa, e a lasciar andare il braccio. Perché quando tira forte, sono le altre che devono correre, non lei.

Vorrei che tu convincessi Giulia Gabba che ha bisogno di fare preparazione atletica sul serio, e che se lo farà, diventerà una eccellente giocatrice, come merita.

Vorrei che tu potessi guarire completamente il braccio fatato di Romina Oprandi, tanto fragile quanto talentuosa.

Vorrei che tu convincessi il papà di Camila Giorgi che sua figlia ha bisogno di un coach.

E poi, caro Babbo Natale, ora vengono le cose difficili. So che sto per chiederti molto, ma che vuoi farci, a me i giocattoli semplici, quelli che ci giochi solo per un po’ di tempo e poi li butti via, non sono mai piaciuti. Io vorrei dei regali diversi, di quelli che durano per sempre. E per averli, occorre rimboccarsi le maniche, agire in profondità. Dunque:

Vorrei che tu convincessi Claudio Pistolesi, Simone Bolelli e Angelo Binaghi a far la pace, e vorrei che Simone possa tornare a giocare in Coppa Davis, portando i nostri alla promozione in Serie A, in un Foro Italico gremito di entusiasmo.

Vorrei che tu convincessi qualche imprenditore italiano a darsi da fare per organizzare qualche altro torneo Atp e Wta nel nostro paese, perché i Serbi sono riusciti a portare una data del tour a Belgrado, ce la possiamo fare anche noi.

Vorrei che tu convincessi la Federazione e i coach privati italiani che se una buona volta si mettono d’accordo, e mettono davvero a sistema tutte le strutture, le capacità e le expertise sparse per il territorio, invece di andare ognuno per conto proprio, si può riuscire a fare davvero qualcosa di buono.

Vorrei che tu convincessi Angelo Binaghi a potenziare - ma per davvero - il Centro di Tirrenia, assumendo altri tecnici e preparatori atletici bravi, per dare una mano a quelli – pur bravissimi – che già ci sono, che forse non ce la possono fare a seguire come si deve tutti i ragazzi.

Vorrei che tu convincessi Renzo Furlan ad iscrivere i nostri migliori juniores, quelli del ’92, anche ai tornei Future, invece che mirare solo ai tornei giovanili.

Vorrei che tu convincessi le amministrazioni comunali a costruire tanti campi da tennis pubblici in cemento, in modo che possano giocare e divertirsi anche i bimbi poveri, quelli che non possono permettersi il Circolo.

Vorrei che tu convincessi qualche vecchio parruccone, presidente di Circolo, che i bei tempi che furono sono passati, che sulla terra rossa si gioca sempre meno, e che bisogna far crescere e competere i ragazzi sui campi veloci. Se non ci sono, occorre costruirli.

E infine vorrei che tu, Babbo Natale, convincessi tanti genitori di bambini italiani a portare i loro figli piccini al tennis, perché non è vero che fa male, come dicono tanti vecchi pediatri ignoranti.

In cambio, io ti prometto di essere buono, di tifare con tutta la mia infantile e sincera passione, e di non trascurare i miei doveri.

Grazie Babbo Natale.

Roberto Commentucci

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