Djokovic e Benneteau non ce la fanno: sarà Nadal â Ljubicic in semifinale
Inserito il 7 giugno 2006 22:39 da Redazione in Editoriali
Novak Djokovic eliminato: solo questo è certo. Non è sicura nemmeno la causa della sua sconfitta: l’indiscussa classe e potenza del suo avversario odierno, Rafa Nadal, l’infortunio rimediato alla schiena sul finire del secondo set che lo ha costretto al ritiro oppure le voci che lo vogliono difendere la bandiera britannica in Coppa Davis tra tre anni.
Su quest’ultimo fronte oggi, poco prima del match contro Nadal, si è avuta la smentita ufficiale del diciannovenne di Belgrado, attraverso le pagine del suo sito ufficiale: “È solo un’indiscrezione. Gli inglesi sono stati tutti molto gentili con noi, dopo il match di Coppa Davis. Abbiamo sì parlato con loro, ma nulla di serio… Aggiungo che non abbiamo mai parlato seriamente del passaporto”.
Riassumiamo brevemente quanto trapelato ieri: si dice che la signora Djokovic abbia contattato la LTA (la federazione tennistica britannica) offrendole le prestazioni tennistiche del figlio Novak in occasione dell’incontro di Coppa Davis disputato lo scorso aprile a Glasgow tra la Serbia e la Gran Bretagna (per la cronaca finì 3-2 per gli ex-jugoslavi, trascinati da uno strepitoso Djoko). Ieri qualcuno ha messo in giro la voce di una conferma ufficiale del passaggio ad inglese del numero 1 serbo, ma che, al momento, trova invece la smentita ufficiale. Nessuno esclude che in un futuro alquanto prossimo questo rumor si rivesta di ufficialità, ma quel giorno non è ancora arrivato.
Sarà stato dunque questo trambusto a causare la sconfitta nel match di oggi valevole come quarti al Roland Garros? Impossibile dirlo, specialmente quando di fronte hai Rafael Nadal, imbattuto sulla terra da 57 match consecutivi, e incontrastato dominatore della stagione sul rosso.
Nel primo set sembrava poter regnare un certo equilibrio: nonostante la partenza sprint dello spagnolo, che ha strappato per ben due volte il servizio al serbo, questi riusciva a recuperarne uno, ma non il secondo e così cedeva il set per 6/4. Secondo set con analoga partenza lanciata del maiorchino, che si portava avanti per 3/0, prima di chiudere anche questo parziale col punteggio 6/4 contro un Djokovic che aveva già iniziato ad accusare i primi problemi alla schiena.
Problemi che si riveleranno più gravi del previsto e che costringono quindi il giovane Novak ad arrendersi, dopo appena due set. Grazie a questo regalo, Nadal porta a casa la 58esima partita consecutiva su questa superficie, lanciando qualche dubbio sul ritiro del suo avversario: “Sono rimasto molto sorpreso quando è venuto per stringermi la mano. Sapevo che aveva qualche problema, ma non pensavo fosse così grave, dato che sino alla fine tirava molto forte”.
Poi passa ad analizzare la partita: “Decisivo il primo set, dove ho giocato molto bene. La cosa peggiore del mio gioco oggi è stato il servizio”.
Un buon servizio gli servirà, invece, in semifinale quando di fronte avrà uno che non si risparmia mai, dotato tra l’altro di un ottima battuta. Stiamo parlando della quarta testa di serie, Ivan Ljubicic, che oggi ha eliminato l’ultimo francese rimasto in gara, Julien Benneatuau, assieme a Djokovic, la rivelazione del torneo maschile.
Una vittoria comoda quella del croato che ha condotto la partita dall’inizio alla fine. Partenza a colpi di break (ben quattro nei primi quattro games), ma ben presto è Ljubo a prende le redini del gioco e a chiudere in scioltezza per 6/2. Secondo parziale analogo, con una fase di equilibrio (fino al 2/2) e stacco vincente che permette a Big Ivan di chiudere ancora per 6/2. Terzo set, infine, con un Benneteau già rassegnato e arrendevole che non ha opposto resistenze per la vittoria finale del croato, che ha archiviato l’ultimo parziale per 6/3. Per Ljubicic si tratta della prima semifinale in un torneo dello Slam, ottenuta peraltro in quello che meno si adatta alle sue caratteristiche di gioco, più orientate decisamente al veloce.
La prima volta di Ljubo coincide con un altro grande evento che non si verificava da 21 anni: la presenza delle prime quattro teste di serie nelle semifinali del Roland Garros. L’ultima volta fu nel 1985, quando a questo traguardo arrivarono McEnroe, Lendl, Connors e Wilander.
“Nessun avversario di Nadal può partire favorito” – così Ivan Ljubicic dopo il suo match – “Ora che sono arrivato in semifinale, punto anche alla finale. Tra i quattro semifinalisti, metto prima Rafa, poi Roger, poi David e solo all’ultimo ci sono io. Non esiste una tattica contro Rafael: penso che Roger ci ha mostrato a Roma il modo in cui è possibile metterlo in difficoltà. Era abbastanza sfavorito e ha avuto due match point: finora è quello che ci è andato più vicino. La chiave sarà non essere né troppo aggressivo, né troppo difensivo”.
E di sicuro non mancherà lo spettacolo venerdì per le semifinali maschili, che vedranno opposti Federer-Nalbandian e Ljubicic-Nadal.
Per chiudere una bella frase fatta che non guasta mai: che vinca il migliore.
Giorgio Scorsone – TennisTeen.it