Itf Biella: gran colpo di Nastassja Burnett che vola nei quarti
Inserito il 4 luglio 2012 23:48 da Redazione in ITF Femminili
Talento, grinta, potenza. Sono queste le caratteristiche peculiari delle nuove leve che stanno monopolizzando l?edizione numero tredici degli Internazionali femminili Regione Piemonte (Itf, circolo Tennis Biella, montepremi di 100 mila dollari).Trentatre anni in due. L’accoppiamento più giovane degli ottavi di finale della tredicesima edizione degli Internazionali femminili Regione Piemonte non è stata combattuta come il pubblico si aspettava. Infatti la russa Irina Khromacheva (classe ’95) si è sbarazzata fin troppo agevolmente della resistenza della torinese Giulia Pairone (’96), superata con il punteggio di 6-1, 6-1. Nella partita con la Cohen (135 Wta) l’azzurrina era riuscita a fare gioco: spingeva, era propositiva e trovava molto spesso i vincenti da fondo campo. Ieri invece la russa le ha dato poche occasioni per tenere in mano il pallino del gioco. «Non sono riuscita a servire bene, così tutto si è fatto più complicato – racconta la piemontese -. La tattica impostata con coach Rolando era di cercare di giocarle più sul diritto, ma non mi ha lasciato spazio per farlo. Devo riconoscere che Irina ha giocato un’ottima partita: il fattore esperienza ha inciso in maniera preponderante e a questi livelli conta».
Oltre che dal punto di vista tecnico, Pairone ha pagato dazio dal punto di vista fisico. «Lei è un’atleta, oltre che una tennista, io devo ancora diventarlo – aggiunge -. Negli ultimi tre anni ho impostato un lavoro volto soprattutto a perfezionare il mio gioco. Penso di essere migliorata molto anche sotto l’aspetto mentale, ma c’è davvero ancora tanto da fare». Pairone è comunque soddisfatta per aver superato un turno nel primo 100 mila dollari della sua carriera. «Questo torneo rappresenta un passo importante nel mio percorso di crescita – conclude -. Il prossimo tornerò a Biella per fare meglio». Adesso Pairone giocherà alcuni tornei Itf per poi vestire la maglia della nazionale Under 16 nella Summer Cup in calendario in Romania.
Contenuta la soddisfazione di Irina Khromacheva. La russa, che da anni si allena in Belgio ed è seguita in città dall’ex coach di Kim Clijsters Wim Fissette, non fissa obiettivi. «Questo è un torneo molto difficile, per cui essere nei quarti è già un gran risultato». Subito dopo Khromacheva è stata la ventenne Nastassja Burnett a impressionare per la raggiunta solidità. Non c’è stata storia e in poco più di un’ora e 25 minuti la romana si è aggiudicata il derby con Alberta Brianti con il punteggio di 6-4, 6-3. Nel primo set la trentaduenne di Fontanellato parte meglio, va avanti 2-0 e poi 4-2, salvo subire un passaggio a vuoto di ben sei game. «Dopo l’iniziale vantaggio mi sono un po’ disunita – racconta Alberta -. Non ho servito bene, lasciandomi aggredire e così andavo in difficoltà. Sono stata poco lucida, con scelte sbagliate e lei ha preso i giusti rischi».
Arrivata in città dopo Wimbledon Brianti non cerca scuse. «L’erba? Ho fatto più fatica martedì. Non è facile passare alla terra, ma ciò non nasconde la pessima prestazione. Burnett è migliorata molto: lo dicevo già in passato: è una buona giocatrice. Deve continuare a crescere. Le basi sono buone». Interprete di un tennis meno violento, ma più raffinato, Brianti e una delle poche tenniste rimaste sul circuito a giocare ad una mano il rovescio. «Sono nata così e nessuno ha mai cercato di farmelo cambiare. Il tennis è diventato molto fisico: tutte giocano a duecento all’ora, quasi con lo stampino. E’ vero che è quello che paga di più, ma a volte è monotono».
A 32 anni, gli ultimi sedici dei quali trascorsi in giro per il mondo, Alberta non si è ancora stancata della racchetta. «A volte non c’è sempre la voglia di giocare e allenarsi, ma finchè resti al top è più facile ed è stimolante – conclude -. La stagione non sta rispecchiando i miei obiettivi: dopo un buon inizio ho pagato dazio sulla terra anche per un infortunio. Adesso giocherò a Biarritz, Bucarest e poi a Baku sul cemento dove dovrò cercare i punti per rientrare agli Us Open».
Radiante la giovane romana: «Una bella vittoria – racconta Nastassja -. A Cuneo avevo perso al terzo: ora mi sono presa la rivincita. Alberta mi è sempre stata vicina in passato e siamo in ottimo rapporto, peccato che ci siamo incontrate così presto. Essere ai quarti è un ottimo risultato: contro Zahlavova sarà dura, ma ci proverò».
Nell’ultima sfida della giornata il numeroso pubblico accorso in via Liguria non è rimasto deluso. Barbora Zahlavova Strycova (62 Wta) e l’altra diciassettenne terribile Yulia Putintseva hanno dato vita ad una delle sfide più belle mai giocate agli Internazionali. Non inganni il 6-1, 6-2 finale a favore della ceca: Putintseva ha lottato e gridato in ogni quindici, ma si è arresa ai micidiali drop shot dell’avversaria. Ma il futuro è roseo per lei e il suo nome lo vedremo presto tra le top mondiali. Nel pomeriggio è approdata ai quarti anche Anna Tatishvili (numero 3 a Biella e 73 Wta) brava a regolare Valeria Savinykh per 6-2, 6-4.
Oggi si conclude il tabellone degli ottavi. Si parte alle 12 sul campo centrale con la sfida tra la diciannovenne ucraina Valentyna Ivakhnenko, uscita brillantemente dalle qualificazioni e la tds numero 7 (92 Wta) Johanna Larsson. A seguire scenderanno sui rossi di via Liguria Claire Feuerstein, che contro pronostico affronta l’ultima vincitrice del trofeo Soland, la rumena Alexandra Cadantu (quattro del seeding e 84 al mondo) e Romina Oprandi (sesta favorita della vigilia e 84 nel ranking internazionale) opposta alla qualificata francese Laura Thorpe. Concluderà il programma (non prima delle 15) il match tra Pauline Parmentier (francese, 70 Wta) e la rumena Edina Gallovits.
TABELLONE PRINCIPALE
2° turno
Irina Khromacheva (Rus) b. Giulia Pairone (Ita) 6-1, 6-1
Barbora Zahlavova Strycova (Cze, 1) b. Yulia Putintseva (Kaz) 6-1, 6-2
Anna Tatishvili (Geo, 3) b. Eva Birnerova (Cze) 6-2, 6-4
Nastassja Burnett (Ita) b. Alberta Brianti (Ita) 6-4, 6-3
Ufficio Stampa