TennisWorld(07/10/2009)
Inserito il 7 ottobre 2009 10:10 da Matteo Rinaldi in Internazionale
Serena Williams torna n.1 del mondo, dopo oltre un anno si rivede Jan-Michael Gambill. Saluta il circuito lo sfortunato Kristian Pless
25 settimane: tanto è durato il regno di Dinara Safina. Le ultime due gravi sconfitte subite in Asia costano alla russa la prima posizione mondiale e ad approfittarne è Serena Williams, che nei confronti della Safina non è mai stata tenera. Anzi, non ha mai mancato di rimarcare il fatto che sia arrivata al n.1 del mondo senza mai aver vinto un titolo dello Slam, cosa riuscita ben 11 volte alla statunitense."Quest'anno ho vinto due Slam, penso di meritarmelo anche se per me era più importante vincere che diventare la n.1 del mondo, In ogni caso tornare in vetta è una bella sensazione, quest'anno mi sono allenata duramente per tornare ad essere la migliore", queste le parole della fuoriclasse americana.
Rimaniamo negli Stati Uniti, per parlare dell'ennesimo ritorno nel circuito. Questa volta a provarci è Jan-Michael Gambill, ex n.14 del mondo nel 2001 e quartofinalista a Wimbledon l'anno prima, che ad oltre un anno dall'ultimo torneo ufficiale si è rivisto a Costa Mesa, California, raggiungendo la semifinale in un torneo future.
Gambill questa settimana è invece di scena a Sacramento, dove ha ricevuto una wildcard per prendere parte al torneo challenger, debuttando subito con una vittoria sul connazionale Sweeting. Il 32enne di Washington, noto per giocare a due mani sia il dritto che il rovescio(il cosiddetto quadrumane), durante questo periodo di inattività ha anche preso parte ad un reality molto famoso negli Stati Uniti, "Tough Loss", oltre che giocare nel World Team Tennis. Vedremo se questo rientro nel circuito è estemporaneo oppure se avrà voglia di riprovarci sul serio.
Chi ha deciso invece di dire basta è Kristian Pless. Il 28enne di Odense, grande promessa del tennis mondiale a livello giovanile con un titolo junior conquistato agli Australian Open battendo Youzhny più due finali a Wimbledon(perse da Melzer)e Us Open(battuto da Nieminen), si fece subito notare nel circuito maggiore raggiungendo il n.65 del ranking nel 2002 con tre semifinali ATP e un terzo turno agli Aus Open.
Poi però dal 2003 comincia il calvario. La spalla comincia a creargli grossi problemi, e lo costringerà nel corso della carriera a diversi interventi chirurgici senza però mai riuscire ad esprimersi più ai suoi livelli.
Pless nel 2006 rientra tra i primi 100 giocatori del mondo, ma la sua scalata si conclude qui e, dopo diverse stagioni negative, ecco l'annuncio del ritiro. La sua storia è simile al coetaneo Andreas Vinciguerra, anche lui tanto talentuoso da junior quanto sfortunato in seguito.