Richard novelle cousine

Inserito il 2 marzo 2009 00:13 da Vincenzo Ressa in Internazionale
Djokovic trionfa a Dubai, bis di Almagro in Messico, vittoria di Fish in Florida.

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Emirati Arabi Uniti, 28-2-09
"Probabilmente non parteciperò al torneo di Dubai, ho un problema alla spalla.
Beh però si sono ritirati Nadal,Federer,Roddick,Davydenko e Verdasco...forse un salto ce lo faccio"

Con questa mentalità il francese Gasquet si è presentato al torneo cinquecento di Dubai dove è riuscito a trascinarsi addirittura in semifinale grazie alle vittore in tre set su Safin e Bolelli e al walk over di Murray nei quarti.
Sabato è stato umiliato con un doppio seidue da David Ferrer il quale a sua volta ha perso nell'atto decisivo da Novak Djokovic, terzo giocatore del ranking, con il punteggio di settecinque seitre.

Richard Gasquet, ex numero sette del mondo, è l’esponente massimo del tennis “novelle cousine”, un gioco di tutta apparenza e poca sostanza.
Il braccio è divino,celestiale,accecante,la sensibilità è assoluta,oggettiva.
Gioca facile,fluido,senza sforzo apparente; il rovescio lo conosciamo tutti, è incantevole, melodico, lo esprime in un equilibrio quasi magico, con l’estro e la leggerezza di una ballerina, tira traccianti spaventosi con la stessa disinvoltura e indifferenza da e in ogni parte del campo: incrociato, incrociato stretto, in top, in slice, piatto, lungo linea, sui teloni; fa quello che vuole.

Ma ahinoi basta poco per spezzare un meccanismo debole e fragile come quello del francese, è un equilibrio destinato a rompersi in continuazione perché dal punto di vista tattico e mentale il giocatore inspiegabilmente evapora.

Rimane un tennis champagne giocato alla “come viene”, resta un ragazzo che sembra capitato lì per caso, pare sentirsi fuori luogo, non ha mai un’idea precisa, uno straccio di tattica di gioco, non ha voglia di lottare, non scatta per rincorrere le sue invenzioni, non combatte inseguendo i suoi recuperi.
Ha l’innata capacità di riuscire a complicare qualsiasi match appena ne ha la possibilità ed una volta entrato in lotta spesso scioglie sul più bello(purtroppo non è accaduto con Bolelli).

In molte circostanze da la sensazione di giocare con la marcia inserita e il freno a mano tirato; la teoria lo ha rovinato, l’ha convinto a cambiare, lo ha spinto a fare un passo indietro e ad essere più regolare, ha spezzato il sottile filo conduttore del suo gioco; ora nella pratica è un disastro.
Se a questo aggiungiamo un fisico non invidiabile, poco tonico, poco reattivo, spalle basse e fondoschiena alla Seedorf,il quadro è completo.

Un giocatore inspiegabile, un arcano irrisolvibile.
Bello,bellissimo e allo stesso tempo straziante.


Messico 28-2-09
Ad Acapulco, nel primo torneo cinqucento dell’anno sulla terra rossa, difende il titolo Nicolas Almagro sconfiggendo in finale il neotopten Gael Monfils con un doppio seiquattro.

Lo spagnolo è apparso leggermente(eufemismo) appesantito, a tratti sembrava Bumblebee Man di Groening; la velocità di braccio è rimasta però la stessa, è stellare con entrambi i fondamentali, spietato il dritto,magnifico il rovescio monomane, potente, preciso e vario il servizio.
In tutto il torneo è stato messo alle corde solo al secondo turno dal nostro Potito Starace il quale ha ceduto solamente al terzo set.

Infine è ormai quasi ufficiale: Nalbandian sarà il prossimo soggetto del nuovo film di Dario Argento(rigorosamente vietato ai minori); per entrare meglio nel ruolo questa settimana è riuscito a perdere dal qualificato Daniel Koellerer in un match dove conduceva tranquillamente per seiuno treuno. Incommentabile.


Florida,Stati Uniti 1-3-09
Seconda finale e primo titolo stagionale per Mardy Fish; il giocatore di casa ha sconfitto il giovane russo Korolev con il punteggio di settecinque seitre.

L’americano dall’abbigliamento discutibile con fascetta alla McEnroe, calzino corto e capello rasato, ha mostrato un ottimo serve and volley che spesso e volentieri si è ridotto al solo serve; pulito e ficcante il rovescio bimane, potente il dritto, negli spostamenti paga il fisico da October Fest.
Bel giocatore, ancora più bella la moglie.

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