US Open, la terza volta di Serena Williams
Inserito il 8 settembre 2008 10:01 da Matteo Rinaldi in Internazionale
La giocatrice americana dopo 6 anni torna a trionfare nello Slam newyorkese, sconfiggendo in finale 6-4 7-5 Jelena Jankovic e riprendendosi anche la prima posizione mondiale, al termine di una finale appassionante e molto combattuta.
Per la giocatrice americana, al nono titolo dello Slam, non è stato però facile piegare la resistenza della serba che l'ha impegnata per oltre 2 ore sfiorando, come detto in precedenza, l'approdo al set decisivo.
Nel primo set la Jankovic parte bene ottenendo il break sull'1-1 ma facendosi successivamente brekkare in un game nel quale conduceva 40-0. Serena non perdona e dal possibile 1-3 in un baleno vola sul 5-2 giocando in modo decisamente più aggressivo, non riesce a chiudere col servizio sul 5-3 ma nel game successivo, strappando per la terza volta nel parziale la battuta alla Jankovic, porta a casa il set 6-4.
La Williams nelle fasi iniziali del secondo set spreca diverse chances per allungare, non concretizzando 4 palle break(2 sull'1-0 e altre 2 sul 3-2)e cominciando a mostrare sintomi di stanchezza. Invece la Jankovic stanca non lo è affatto, e nel settimo game ottiene il break che sembra possa portare il match al terzo, la serba però spreca ben 3 set point consecutivi sul 5-3 e si arriva al game chiave, il decimo. Un game lunghissimo nel quale la Jankovic si procura un quarto set point commettendo doppio fallo e alla sesta palla break(decima del set)Serena riesce ad impattare sul 5-5.
Un altro doppio fallo pesantissimo lo commette la Jankovic quando, sul 5-6, ha la palla per portare il set al tie-break. Serena non perdona e al secondo match point con uno splendido rovescio incrociato può liberare la sua gioia e quella dello stadio Arthur Ashe, pieno in ogni ordine di posti.
Per la 27enne del Michighan è il terzo titolo nella Grande Mela, a sei anni dall'ultimo trionfo ma anche il ritorno dopo 5 anni alla prima posizione mondiale proprio davanti la Jankovic, autrice di una splendida partita ma poco fredda nei momenti decisivi quando sembrava avere più energie della sua avversaria.