Tsonga, la nuova star
“Niente oggi poteva fermarmi” dice Jo-Wilfried Tsonga. Il francese, a 25 anni di distanza dal trionfo di Yannick Noah al Roland Garros potrebbe riportare in Francia un torneo del Grande Slam.
Il 22enne di Le Mans è davvero in un momento di grazia e lo ha dimostrato oggi spazzando via con irrisoria facilità il n.2 del mondo Rafael Nadal con l’eloquente punteggio di 6-2 6-3 6-2 in meno di 2 ore. Sulla prestazione di Tsonga c’è un solo aggettivo da usare: ingiocabile, con colpi vincenti da qualsiasi posizione e in tutti i modi possibili, col servizio, da fondo e con giocate incredibili nei pressi della rete.
Raramente è capitato di vedere Nadal così in balia dell’avversario, inerme, quasi rassegnato ad un certo punto a dover soccombere dinanzi ad un avversario che non ha avuto mai un momento di esitazione, comandando il gioco dal primo all’ultimo punto. E la Francia che in questo Slam si aspettava Gasquet si ritrova in casa un giocatore sicuramente destinato a diventare uno dei più forti giocatori al mondo, infatti ha dimostrato una grande completezza di gioco in tutte le zone del campo. Con questa finale Tsonga entra nei primi 20 giocatori del mondo, ma per quello che ci ha fatto vedere in questo torneo(non dimentichiamo le vittorie precedenti su Murray, Gasquet e Youzhny)vale molto di più.
I numeri del suo match: 49 colpi vincenti, 17 aces e 30 punti su 40 a rete, negli ultimi due match non ha mai perso il servizio concedendo solo 3 palle break
In finale avrà in ogni caso un avversario da brividi, il n.1 del mondo Roger Federer o il n.3 Novak Djokovic ma giocando così Tsonga non avrà niente da temere, semmai saranno gli altri a doversi preoccupare. L’ultimo giocatore non compreso tra le teste di serie ad arrivare in finale di un torneo dello Slam fu, proprio a Melbourne, Marcos Baghdatis 2 anni fa. Legato agli Australian Open è anche l’ultima finale di un giocatore francese in un “major”, risultato raggiunto da Arnaud Clement nel 2001.
La finale femminile sarà tra Maria Sharapova e Ana Ivanovic. Cominciamo dalla russa, che bissa la finale dello scorso anno con un tennis semplicemente eccezionale, assolutamente ingiocabile per le sue rivali. Dopo aver lasciato solo 4 games alla n.1 del mondo Justine Henin nei quarti ha fatto lo stesso contro la serba Jelena Jankovic, dominata col punteggio di 6-3 6-1.
E il punteggio poteva essere ancora più netto, visto che la Sharapova si era portata sul 5-0 nel primo set prima di subire una piccola rimonta di 3 games della Jankovic. I numeri sono spaventosi: 30 colpi vincenti, 8 aces, 83% di punti vincenti sulla prima e ben 16 punti su 17 ottenuti a rete. La siberiana arriva in finale avendo perso solo 24 games, l’unica ad aver fatto meglio di lei in questo torneo fu la spagnola Arantxa Sanchez, che nei primi 6 turni ne perse 23.
Per quanto riguarda la Jankovic continua la maledizione delle semifinali Slam: 3 partite e altrettante sconfitte, anche se contro questa Sharapova c’era davvero poco da fare. La russa dimostra il suo feeling con questo torneo, infatti negli ultimi 4 anni ha sempre raggiunto almeno la semifinale e sabato cercherà di vendicare la brutta sconfitta subita in finale lo scorso anno da Serena Williams.
Decisamente più emozionante e coinvolgente la seconda semifinale, che vedeva opposte Ana Ivanovic e Daniela Hantuchova. La slovacca, che mai era andata così avanti in una prova dello Slam, è stata vittima delle sue solite paure, infatti ha rifilato in 25’ un inequivocabile 6-0 alla serba con un parziale di 26 punti a 9 e si è anche portata avanti 2-0 nel secondo set, prima di bloccarsi. Ne ha approfittato la Ivanovic, brava oggi più da un punto di vista caratteriale che tecnico, dimostrando di non essere in una grande giornata.
Nel terzo set equilibrio fino al 4-4, con la Ivanovic brava nel sesto game a portare a casa un lunghissimo game annullando una palla break. Poi sul 4-4 nuovamente la fragile psiche della slovacca cede, infatti gioca un game orribile(clamorosa la voleè sbagliata sulla palla break)e la partita praticamente finisce qui.
Per la Ivanovic è la seconda finale in carriera in una prova dello Slam, dopo quella persa nettamente l'anno scorso al Roland Garros contro Justine Henin. Tra lei e la Sharapova 4 precedenti, con 2 vittorie a testa.