Djokovic sesto sigillo

Inserito il 27 gennaio 2013 15:25 da Redazione in Internazionale
djokovic 2Djokovic parte male ma poi travolge Murray in 4 set. Conquista il sesto Slam ed il quarto Australian Open. Si conferma il n.1...

Foto Ray Giubilo

Da Melbourne, Alessandro TerzianiTennis Italiano

Siamo giunti all’epilogo della 101esima edizione degli Australian Open. Resta solo da assegnare il titolo maschile. Come agli US Open 2012, la finale è tra Novak Djokovic (n.1) ed Andy Murray (n.3). Negli head to head il serbo è avanti 10-7. Lo scorso anno si sono affrontati ben 7 volte, 4-3 per Djokovic. Il serbo tenterà di vincere il terzo Australian Open consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno nell’era open. Entrambi classe 1987, Murray (15 maggio) è 7 giorni più anziano di Djokovic (22 maggio). Il fantasma di Fred Perry aleggia su Murray, non solo a Wimbledon, ma anche a Melbourne. Perry è stato infatti l’ultimo britannico a vincere gli Australian Open nel 1934. Al vincitore andrà un assegno di 2.430.000 dollari australiani, pari a quasi 2 milioni di euro. Lo sconfitto si consolerà con 1.215.000 AUD, quasi 1 milione di euro. Chiunque sia il vincitore, Nole conserverà la prima posizione mondiale, Andy la terza.

All’entrata dei giocatori il pubblico della Rod Laver Arena è sonoramente più dalla parte del serbo. Alla sinistra della tribuna stampa scorgiamo tre spettatori d’eccezione: Kevin Spacey, Alex Del Piero e Victoria Azarenka.

Nel primo set i giocatori appaiono piuttosto contratti. Il ritmo è blando. I due giocano insolitamente corto. Ne approfitta maggiormente Murray guidando gli scambi. Djokovic gioca due metri dietro la riga di fondo. Pochi vincenti e molti errori. Lo spettacolo non è all’altezza dell’evento. Il serbo riesce comunque a procurarsi 4 palle break nel sesto gioco ed una nell’ottavo. Tutte sprecate. Il set si decide al tie-break. Djokovic lo gioca in modo disastroso. Con un doppio fallo e 4 gratuiti lo perde 7-2 e regala il set a Murray.

Djokovic subisce una striscia negativa di 16 punti a 2 e si ritrova a servire nel secondo set sotto 0-1 e 0-40. Tre palle break pesantissime che potrebbero ipotecare il match. Il serbo ha un improvviso sussulto d’orgoglio ed annulla le chance dello scozzese prendendo sempre l’iniziativa in modo vincente. La partita è tornata in equilibrio. Il livello del gioco si sta gradualmente elevando. Gli scambi diventano più lunghi ed intensi. E’ necessario ancora un tie-break per risolvere il secondo set. I due giocatori tengono il servizio. Sul 2-2, servizio Murray, tra la primo ed il secondo servizio lo scozzese si distrae per scacciare una piuma dal campo e commette un decisivo doppio fallo che gli costerà il tie-break. 7-3 per Djokovic.

Il serbo, esaltato dal set appena conquistato, prende definitivamente possesso del timone del match. Piedi ben piantati in campo inizia a pressare lo scozzese che lentamente esce dalla partita. Nell’ottavo gioco del quarto set, dopo 2 ore e 52 minuti, arriva il primo break del match. E’ a favore di Djokovic che va a servire sul 5-3 e chiude il set.

Nel quarto set il serbo dilaga. Murray è allae corde. Subisce due break consecutivi. Dopo 3 ore e 40 minuti e match point per Djokovic. Murray affossa un rovescio incrociato in rete. Djokovic è ancora re di Melbourne.

Non è stata una bella finale. I primi due set sono stati piuttosto modesti. Poi, grazie a Djokovic, la partita è decollata. Murray non ha saputo sfruttare le chance avute per andare in vantaggio di due set. Poi non è stato capace di reagire quando il serbo ha preso la partita in meno.

Federer si sta avvicinando al naturale tramonto. Il futuro di Nadal è incerto. I giovani fanno fatica ad emergere. Sicuramente vedremo ancora diverse volte questa finale negli Slam dei prossimi 3-4 anni.

Djokovic b. Murray 6-7 7-6 6-3 6-2

Iscriviti alla newsletter

Indirizzo email

Nome