Federer epico, schianta Del Potro e vola in finale
Inserito il 3 agosto 2012 21:19 da Redazione in Internazionale
In una partita infinita lo svizzero perde il primo, poi rimonta e chiude 19-17 nel terzo. Domenica si giocherà la medaglia d'oro con uno tra Djokovic e Murray... Di Francesco Camanzi – Tennis Italiano
Un campione si riconosce da tanti particolari. Roger Federer, quest’anno, ha deciso di rinnovare la sua fama di sportivo eterno pescando l’ennesimo coniglio dal cilindro. Dopo la settima - per certi versi rocambolesca - vittoria nel giardino di casa il Maestro svizzero è tornato sui prati di Londra per un appuntamento speciale. Speciale perché si tiene ogni quattro anni, perché vale una medaglia d’oro e un nome scritto a caratteri cubitali nelle pagine della storia. In quelle pagine che Roger frequenta ormai da molti anni.
Oggi Federer ha vinto da campione. Lottando con l’emozione e la velata paura di essere di fronte al proverbiale ultimo treno, sfidando i fantasmi di quella nefasta serata di settembre 2009 in cui Del Potro gli rubò lo scettro degli US Open, cadendo nel primo set, rialzandosi nel secondo e imponendosi in un’epico testa a testa nel terzo set senza tie-break.
La prima semifinale del draw maschile regala, dunque, uno dei match più emozionanti dell’anno. Le emozioni non sono mancate ma la qualità, a onore del vero, non è stata eccelsa: Juan Martin ha giocato sui livelli di 3 anni fa, devastante al servizio, letale da fondo e “focused” come non mai. Roger, invece, è parso distratto in più di un’occasione, irriconoscibile a rete e stranamente impreciso nei momenti chiave.
La prima amnesia dello svizzero giunge nell’ottavo game del primo set. Delpo non si fa pregare, strappa il servizio e va a prendersi la prima partita. In apertura di secondo set il numero 1 del mondo prova a scardinare il piano delineato da Palito. Roger punta le linee e si sforza di contenere le sbracciate dell’argentino. Il risultato sono 3 misere palle break e tanta, troppa fatica (si veda, su tutti, il nono game in cui scappa sul 40-0, si fa rimontare e tiene la battuta con un miracolo…).
L’epilogo del set è un tie-break emozionante e ondivago come la partita di Federer, che alterna nei “sette punti” un erroraccio a rete ma anche un forehand rally vinto e un ace che mette il punto sulla partita e riporta il parziale in pareggio.
Il terzo e conclusivo set è un capolavoro del genere thriller: avanti “on serve” fino al 9-9, poi Federer piazza un break che ha il sapore della vittoria ma nel game successivo subisce un controbreak (a zero) che ha dell’incredibile: 10-10 e tutto da rifare. L’affondo finale di Re Roger giunge al 35esimo game quando, dopo ripetuti tentativi, Federer riesce a strappare nuovamente il servizio. Nel gioco successivo FedEx è visibilmente teso: la prima lo abbandona, la tensione gli fa affossare una comoda volee a rete ma la voglia di riscrivere la storia e andare a prendersi la medaglia d’oro è più forte di tutto. Sul match point per il numero 1 il dritto di Del Potro si spegne in rete e il sogno può continuare…
SEMIFINALE
[1] R Federer b. [8] JM Del Potro 3-6 7-6(5) 19-17