Radwanska super, Miami è sua

Inserito il 31 marzo 2012 21:52 da Redazione in Internazionale
tennis 010Trionfo della polacca che batte 7-5 6-4 una Sharapova in tono minore. Primo grande successo per Aga, il nono torneo in carriera...


di Daniele Rossi - Tennis Italiano

Miami continua a rimanere un tabù per Maria Sharapova. Quattro finali giocate, quattro sconfitte. Dopo Kim Clijsters, Svetlana Kuznetsova e Victoria Azarenka, a negare alla russa il successo a Crandon Park è Agnieszka Radwanska. Una vittoria sorprendente ma meritata per la 23enne di Cracovia, protagonista di un grande inizio di stagione e di una finale giocata magistralmente.

Il primo set viaggia sul filo dell'equilibrio e con lo scenario che tutti si aspettavano. La Radwanska gioca di tocco e di tattica, la Sharapova picchia e cerca i vincenti. La discriminante potrebbe essere il servizio, tallone d'Achille della polacca, ma Aga riesce a gestire i suoi turni di battuta, grazie anche all'imprecisione in risposta della russa, che non riesce a sfruttare due palle break, una sul 2-2 e una sul 3-3.
Si arriva dunque sul 6-5, momento in cui la Sharapova, commette due errori gravissimi regalando tre palle break che vogliono dire set point. Masha annulla i primi due, ma al terzo affonda un diritto in rete che consegna il parziale ad Agnieszka, capace di aggiudicarsi il set con un solo colpo vincente all'attivo.

Grande equilibrio anche nella seconda partita. La prima palla break è per la Sharapova, sul 3-3, ma la gran difesa della Radwanska, spinge la russa all'errore. La storia dunque si ripete come nel primo set: sul 5-4, Masha incappa in un paio di brutti errori provocati dai velenosi back di Aga, che si ritrova all'improvviso con due match point a disposizione. Il primo è quello buono: al termine di un lungo scambio, la Sharapova spedisce fuori l'ennesimo rovescio, consegnando ad Agnieszka il più importante successo in carriera.

Festeggiamente contenuto per la Radwanska, seguita a bordo campo dalla sorella Urszula e dal nuovo coach Borna Bikic, sicuramente responsabile del grande passo in avanti compiuto dalla sua adepta. La numero 5 del seeding ha giocato una partita perfetta sotto il profilo tattico, limitando al minimo gli errori gratuiti e sfruttando la poca lucidità della russa nei momenti caldi.
Da una campionessa del calibro della Sharapova, era lecito aspettarsi qualcosa in più e invece Masha ha giocato un match sottotono, trovando difficoltà in quasi tutti i punti e sciogliendosi alla fine dei set, proprio nel momento in cui la sua esperienza avrebbe dovuto fare la differenza.

La Radwanska è stata sì un po' fortunata nel tabellone, con una sola testa di serie incontrata, la Bartoli, ma ha dimostrato di meritarsi ampiamente la finale con un match ineccepile anche dal punto di vista mentale, visto il piglio con cui ha affrontato una giocatrice con cui aveva perso in precedenza sette volte su otto. Aga quest'anno ha perso solo quattro partite (tralasciando il walkover di Kuala Lumpur), tutte con la Azarenka. Quando non l'ha incontrata, ha vinto il torneo, a Dubai e a Miami, candidandosi così come potenziale numero 2 del mondo.

FINALE
Radwanska b. Sharapova 7-5 6-4

Iscriviti alla newsletter

Indirizzo email

Nome