Azarenka e Kvitova in semi
di Francesco Camanzi - Tennis Italiano
Terza giornata di Round Robin a Istanbul. La serata turca si apre con lo scontro al vertice del gruppo bianco tra Victoria Azarenka e Na Li. In palio il primato del gruppo e una seria ipoteca sulla qualificazione alle semifinali.
La bielorussa muove il risultato nel terzo game, strappando il servizio all’avversaria e aggredendo la partita con la stessa brillantezza esibita ieri contro la Stosur. Il break è il preludio a un monologo di Vika, decisamente più mobile sulle gambe, impeccabile in fase di ribattuta e brava a mettere i piedi nel campo al momento giusto. Il resto lo fa Na Li, ostinatamente fallosa (39 a 17 gli errori non forzati) oltre che incapace di resistere all’impeto fisico della numero 4 del ranking. Il primo set va in archivio con un comodo 6-2 per la Azarenka.
Il copione del secondo set è sostanzialmente invariato. Fatta eccezione per qualche sussulto la ventinovenne cinese appare poco lucida e mentalmente proiettata allo spareggio di domani con Sam Stosur. La Azarenka ringrazia e chiude la partita in scioltezza trasformando 4 delle 11 palle break guadagnate e concedendo alla sua avversaria la miseria di 4 giochi in tutto l’incontro.
A distanza di pochi mesi i ruoli si sono invertiti: Na Li, vittoriosa contro Vika in Australia e sulla terra di Parigi, è costretta oggi a cedere il passo a un’avversaria più tonica, finalmente ristabilita dagli infortuni e protagonista di un finale di stagione straripante.
Continua, dunque, il periodo di grazia della Azarenka: dopo il trofeo in Lussemburgo e la buona prova di ieri contro Samantha Stosur strappa il pass per la semifinale (la prima in un Master) con il minimo sforzo e rinforza la sua candidatura alla vittoria finale.
La seconda partita vede impegnata Caroline Wozniacki (numero 1 Wta) contro Petra Kvitova (numero 3 Wta). I precedenti dicono 3-1 per la danese, ma l’ultimo incrocio risale a Pechino dello scorso anno e molte cose sono cambiate da quel giorno. Caro ha perso un po’ di smalto, turbata dalla sindrome da Slam e giunta in affanno a fine stagione. Petra, di contro, ha trionfato a Wimbledon e dopo un fisiologico calo sembra essere tornata pienamente in carreggiata.
Il primo gioco della partita è un chiaro viatico di quello che sarà l’andamento di tutto il match: Petra strappa il servizio a Caroline e impressiona per solidità e velocità di colpi.
Le due giocatrici mantengono il servizio fino al nono gioco finché la ceca ricorre alla sua fulminante prima (7 ace e 76% di punti con prime palle) e si aggiudica il set point.6-4 Kvitova, logico esito di un set breve e giocato in prevalenza su scambi rapidi.
Talmente rapidi da costringere la numero 1 al mondo a chiamare il medical time-out per sospetta emicrania. Nulla di grave, per fortuna.
Nel secondo set la Kvitova riprende da dove aveva interrotto: break in apertura e segnali di resa della Wozniacki sempre più evidenti. La ceca è in forma straripante, colpisce la palla da ogni angolo del campo e gioca a ritmi inaccessibili per l’inerme Wozniacki. Nel secondo game un errore di rovescio su una seconda palla spiana la strada a Petra che vola 2-0. Il gioco successivo fa registrare un altro break, la Kvitova è ormai in controllo e Caroline getta la spugna. Il match si chiude con un inesorabile 6-2 che sa molto di passaggio di consegne.
Petra Kvitova raggiunge Vika Azarenka in semifinale, Caroline Wozniacki si consola con il primato nel ranking che rimarrà suo almeno fino a fine stagione.
La terza ed ultima partita di giornata vede in campo Agnieszka Radwanska e Vera Zvonareva, outsider di lusso del girone rosso.
Parte bene la russa che conquista il primo break nel terzo gioco, confermando quanto di buono mostrato ieri nella vittoria sulla Wozniacki. Vera appare in fiducia e affonda bene col suo dritto a uscire. Aga, da par suo, soffre la potenza dell’avversaria e non riesce a variare il gioco con l’abituale confidenza. Il doppio fallo che regala il 4-1 parziale alla Zvonareva ne è la prova. Il primo set si chiude senza appello: 6-1 in 35 minuti.
Tutt’altra storia nel secondo set: la russa alza la percentuale di errori e concede troppo campo all’avversaria. La Radwanska non si fa pregare e centra subito il break dopo un primo game prolungato. La polacca tiene il servizio successivo e prova a scappare ma Vera non ci sta e rientra sul parziale di 2-2. Il dritto della russa, però, funziona a intermittenza e allora Aga ne approfitta e coglie un doppio break che la porta sul 5-2.
Nel settimo game una chiamata sbagliata trascina il gioco ai vantaggi e manda la Radwanska a servire per il set che si chiude puntualmente 6-2.
Il terzo e decisivo set conferma l’equilibrio tattico e la scarsa vena al servizio del precedente.
Dopo sette giochi di equilibrio precario, scanditi da una sequela errori non forzati, la Radwanska cede in seguito a uno scambio infinito e manda Vera a servire per il match. Sul parziale di 5-3 sembra fatta per la Zvonareva ma la russa incappa nell’ennesimo passaggio a vuoto. Aga reagisce di rabbia, trova finalmente il suo miglior tennis e annulla 3 match point, l’ultimo con un rovescio in cross da manuale. La polacca risale la china, vince 4 game consecutivi e chiude con il risultato di 7-5 un match straordinario.
Con questa vittoria la Radwanska rimane aggrappata alla qualificazione e si conferma la nemesi di Vera Zvonareva: 3 vittorie nel 2011 (Carlsbad, Toronto e Tokyo) a cui si aggiunge il rocambolesco trionfo odierno. La russa abbandona il torneo dopo essere stata a un punto dalla semifinale. Può ancora sperare, invece, Caroline Wozniacki che passerà il turno solo in caso di vittoria della Kvitova sulla Radwanska in 2 set.
Il programma del Round Robin si completa domani con lo spareggio decisivo tra Na Li e Samantha Stosur e la sfida sostanzialmente inutile tra Marion Bartoli, riserva di Maria Sharapova, e Vika Azarenka.
GRUPPO ROSSO
Kvitova b. Wozniacki 6-4 6-2
GRUPPO BIANCO
Azarenka b. Li 6-2 6-2
Radwanska b. Zvonareva 1-6 6-2 7-5
PROGRAMMA DI DOMANI:
Sinan Erdem Dome (dalle 16)
Li Na vs. Samantha Stosur
Petra Kvitova vs. Agnieszka Radwanska
Marion Bartoli vs. Victoria Azarenka