Niente sorprese sul Campo 1
di Daniele Rossi - Tennis Italiano
Mentre sul Centre Court maturava la grande sorpresa, sul Campo 1 Djokovic e Nadal hanno fatto rispettare i pronostici. Nole e Rafa giungono a bracetto in semifinale cedendo un set, ma in fin dei conti, nessuno dei due ha rischiato troppo.
Nel primo match, Djokovic se l'è vista con il 18enne australiano Tomic, l'uomo nuovo di questa edizione di Wimbledon. Bernard parte male, perchè dopo il primo lungo e lottatissimo game, perde subito il servizio. E' un break che fa la differenza, Nole mantiene il vantaggio che aumenta ulteriormente con un secondo break nel settimo gioco, per chiudere 6-2.
Djokovic sembra in controllo anche nel secondo set, almeno fino a quando sul 2-1 accusa un brutto passaggio a vuoto. Novak commette due doppi falli consecutivi e consegna il break all'avversario. Tomic, scrollatosi di dosso la tensione, innalza il suo livello di gioco e finisce per dominare il set che si aggiudica per sei giochi a tre.
Il momento di grazia dell'australiano di origini croate, prosegue anche nel terzo. Tomic toglie subito il servizio all'avversario e riesce a tenere la battuta sul 2-1 dopo un lungo e faticoso game. Sarà la stanchezza o la semplice inesperienza, ma qui Tomic accusa un vistoso calo di attenzione che paga a caro prezzo. Djokovic infila cinque giochi consecutivi e fa suo un terzo set che sembrava già in mano al suo giovane avversario.
Davanti agli sguardi interessati di Goran Ivanisevic e Pat Rafter (protagonisti di una leggendaria finale giusto dieci anni or sono), Nole scappa subito anche nel quarto parziale, ma Tomic è ben lungi dall'arrendersi e si riprende subito il break di svantaggio. I due arrivano a braccetto fino al 5-5, quando la tds numero 2 riesce ad effettuare il break, conquistando il punto decisivo con una meravigliosa smorzata al termine di un durissimo scambio. Sul 6-5, “Djoker” non sbaglia e chiude set e match.
Ancora non del tutto convincente la prestazione di Djokovic, che ha sofferto il gioco di Tomic, simile a quello di Murray, capace di addormentare lo scambio per poi espoldere accelerazioni vincenti. Nole però, con mestiere e pazienza, si è portato a casa la partita, approfittando di qualche pausa di troppo del giovane australiano.
L'esame per Bernard può dirsi superato; non ha vinto, ma ha strappato un set al numero 2 del mondo e ha dimostrato una volta di più che il suo approdo fra i top è solo questione di tempo.
Anche Mardy Fish ci ha provato fino in fondo, ma Rafa Nadal è ancora insuperabile. Lo spagnolo centra la 19esima vittoria consecutiva ai Championships (dove non perde dalla finale del 2007), battendo l'americano per 6-3 6-3 5-7 6-4.
Nel primo set Fish parte male cedendo subito il servizio, Nadal si invola sul 5-2, prima di farsi recuperare un break che si rivelerà infinfluente.
Nel secondo Mardy non sfrutta due palle break sull'1-1 e come da programma, perde il servizio nel gioco successivo. Rafa ringrazia e incamera anche il secondo parziale.
Il campione in carica si prende un break di vantaggio anche nel terzo, ma Fish è bravo a reagire e a recuperare. Nadal abbassa vistosamente il livello di gioco, al contrario dell'americano che profonde il massimo sfrorzo. Il risultato è un 7-5 per lo statunitense, che si intasca meritatamente il set.
La differenza però rimane ampia e quando Rafa decide di accelerare per Fish è notte fonda. Nel quarto set, il maiorchino effettua il break sull'1-1 e non concede più nulla. Le chance alla risposta per l'esperto yankee sono sempre più rare e Nadal può chiudere set e match per 6-4.
Buona la prova di Fish che non si è arreso nonostante i due set e il break di svantaggio, ma purtroppo per lui, oggi il servizio ha funzionato ad intermittenza e senza quello è per lui impossibile pensare di battere lo spagnolo.
Nadal, che ovviamente non aveva nulla di rotto, ha giocato un match solido, accusando un solo passaggio a vuoto che alla fine è riuscito a gestire.
Di tutti i quattro semifinalisti, Djokovic e Nadal sono quelli che hanno convinto di meno. Viste le condizioni attuali, probabilmente Murray e Tsonga partiranno leggermente favoriti, sebbene Rafa e Nole possano contare su qualcosa di più a livello tecnico e sul piano dell'esperienza.
Nei precedenti, Nadal conduce 11 a 4 su Murray, mentre Tsonga è avanti 5 a 2 negli head to head con Djokovic.