Ferrer nega il triplete ad Almagro
Per il secondo anno consecutivo a contendersi il titolo di una Acapulco dilaniata dalla faida in corso tra diversi cartelli di narcotrafficanti, sono stati due tennisti spagnoli: il defending champion David Ferrer, fresco semifinalista a Melbourne e il suo connazionale Nicolas Almagro (campione nel 2008 e 2009) reduce dalla doppietta messa a segno tra Costa do Sauipe e Buenos Aires, la stessa riuscita a Juan Carlos Ferrero nel 2010, a sua volta finalista in Messico, dove a sconfiggerlo nell?ultimo atto fu proprio Ferrer.
di Giorgio Spalluto - TennisItaliano
Ad Almagro è toccata la stessa sorte di “Mosquito”. A pesare sul risultato finale e ad amplificare il rammarico per non essere diventato il primo giocatore nella storia a vincere tre titoli consecutivi nel “Golden Swing” sudamericano, è stato l’andamento anomalo di un primo set, saldamente in mano al tennista di Murcia, fino 5-2 in suo favore. Almagro manca il colpo del ko, consente a Ferrer di rientrare in partita, concedendo ben quattro giochi consecutivi. Il break che porta David a servire per il set, è frutto di due doppi falli consecutivi del numero 13 del mondo. Anche Ferrer non sfrutta il turno di battuta a disposizione, rimandando l’epilogo del set al tie-break.
Per ben due volte Almagro recupera con altrettanti miracoli (prima a rete e poi con un rovescio lungolinea da fuori dal campo) un minibreak di svantaggio, rovinando però tutto sul 4-4 con un sanguinoso doppio fallo. Il valenciano questa volta non si lascia pregare e, con un dritto vincente, porta a casa la prima frazione dopo 52 minuti.
Anche il secondo set si decide al tiebreak, dopo un rapido scambio di break nel quarto e quinto gioco con Almagro che, nell’undicesimo game, fallisce due palle break importantissime. Le occasioni mancate non destabilizzano la fragile psiche di Nicolas che domina con il punteggio di 7-2 il tiebreak successivo su un Ferrer, la cui forza propulsiva sembra affievolirsi sempre di più.
E, invece, il numero 6 del mondo riprende a macinare chilometri. Annulla uno svantaggio di 40-15, strappando in apertura di terzo parziale il servizio ad Almagro che ci mette anche del suo, commettendo prima il quarto doppio fallo dell’incontro e poi non controllando una volèe di rovescio. Mai dare per morto il “vecchio” David che consolida il suo vantaggio, portandosi avanti di due break (3-0). Nico recupera uno dei due break di svantaggio nel quarto gioco, ma nel game successivo perde nuovamente il servizio, dando il via libera a Ferrer che chiude il parziale per 6-2 e si conferma una vera e propria bestia nera per il suo connazionale.
Quella odierna è, infatti, la sua sesta vittoria in altrettanti incontri su Almagro la cui striscia di successi in terra sudamericana si ferma a 13. Non si arresta, invece, lo splendido inizio di stagione di Ferrer che si aggiudica il suo secondo titolo del 2011, dopo il successo conquistato a Auckland. Per l’allievo di Javier Piles si tratta dell’undicesimo titolo in carriera grazie al quale difende la sesta posizione del ranking dall’attacco di Tomas Berdych, ottimo semifinalista a Dubai.