Rezai minacciata dal padre, si mobilita la WTA
Inserito il 24 gennaio 2011 20:55 da Matteo Rinaldi in Internazionale
Non sta certamente passando un bel momento Aravane Rezai, la giocatrice francese di origini iraniane eliminata al primo turno degli Australian Open.Dietro ai risultati non esaltanti della 23enne di Saint-Etienne c'è il padre-pardone Arsalan, già balzato agli onori delle cronache qualche anno fa quando fu ritenuto ospite sgradito da parte della federazione francese, che gli impedì tra le altre cose l'ingresso al Roland Garros dopo aver minacciato l'allora capitano Georges Goven.
Alla fine a pagare è stata anche Aravane, che per due anni non è potuta entrare nel complesso del Roland Garros(eccetto le due settimane del torneo), e che solo lo scorso anno ha potuto vestire per la prima volta la maglia della nazionale francese. In passato Rezai padre si beccò anche 500 euro di multa, per aver minacciato il padre dell'avversaria di sua figlia, nei campionati juniores francesi del 2004.
Questa volta Arsalan se l'è presa direttamente con la figlia, non gradendo una relazione sentimentale che Aravane avrebbe con un collega, e avendo un violento alterco con lei il giorno prima del match di primo turno degli Australian Open contro la Zahlavova Strycova.
E subito dopo la fine di quella partita la Rezai si è ritirata anche dal doppio, lasciando di sasso la sua compagna Virginie Razzano, che ai giornalisti francesi ha dichiarato :"Ha dei grossi problemi, non si tratta di infortuni ma di una questione personale"
La Rezai ha chiesto aiuto alla WTA, che dopo aver ascoltato la giocatrice ha deciso di "sospendere a tempo indeterminato" il padre, impedendogli quindi di seguire la figlia durante le competizioni organizzate dalla WTA, almeno fino al termine dell'inchiesta, tutt'ora in corso, alla quale partecipa anche la polizia australiana.
La patata bollente adesso passa nelle mani del capitano di Fed Cup Nicolas Escude, che nei prossimi giorni dovrà rendere note le convocazioni in vista del difficile match con la Russia, in programma a Mosca il 5 e 6 febbraio. Aravane ci sarà?