Intervista a Roberto Manenti, coach del lituano Grigelis

Inserito il 23 ottobre 2009 17:51 da Redazione in Interviste
Abbiamo intervistato Roberto Manenti, allenatori di una delle piu' grandi promesse tennistiche mondiali che si sta affermando sul circuito Atp, il diciottenne lituano Laurynas Grigelis, numero 600 del mondo.

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Sono in compagnia di Roberto Manenti, uno dei nuovi allenatori emergenti del panorama italiano, coach del nuovo astro nascente del tennis lituano, Grigelis Laurynas, un classe 1991, nome di cui molti fra gli addetti ai lavori pronosticano un futuro roseo.

D: Ciao Roberto, è un piacere ospitarti nella nostra rubrica, se vuoi presentarti al nostro pubblico?

R: Ti ringrazio per l’opportunità che mi concedi, il vostro sito veramente fatto benissimo, lo seguo e lo apprezzo ed è un piacere per me essere qui oggi. Sono un maestro nazionale fit e sono responsabile tecnico della Future Talent con sede a Brusaporto, un paese nella bergamasca, una nuova realtà dal punto di vista della crescita dei ragazzi a livello agonistico. Abbiamo uno staff tecnico molto qualificato, composto da due preparatori atletici, Stelio Conti e Dragoljub Kladarin, e da due coach importanti come William Rota e Beppe Menga.

D: Iniziamo a parlare del Progetto Grigelis, giocatore nel quale credete ciecamente?

R: Il progetto Grigelis è nato nel 2008, abbiamo iniziato a lavorare per circa tre mesi, esclusivamente sulla parte tecnica, curando soprattutto servizio e diritto, colpi nei quali può ancora molto migliorare, mentre gioca un ottimo rovescio bimane che fa veramente male. Poi abbiamo lavorato molto atleticamente, non dimentichiamoci che è un classe 91. Dopodichè abbiamo fatto un test a Dubai, facendolo giocare dei futures da 10.000$, per avere dei riscontri. Questo test se da un lato a livello tecnico ci ha dato risposte positive, a livello mentale si sono evidenziate delle difficoltà ad affrontare  i match. Lo step successivo è stato quello di lavorare con uno psicologo, infatti da gennaio a Marzo abbiamo curato minuziosamente quest' aspetto. In seguito, abbiamo iniziato a fare una programmazione mirata alle superfici veloci, in quanto il lituano non è sicuramente il classico terraiolo, ma si esprime molto bene sugli hard courts. Abbiamo iniziato giocando in Spagna tre tornei,  poi ci siamo trasferiti in Inghilterra, dove gli abbiamo fatto provare le superfici erbose e infine una trasferta americana con tre futures e un challenger, purtroppo non molto positiva sotto l’aspetto tecnico, a causa delle condizioni atmosferiche abbastanza difficili, a causa dell’elevata umidità, anche se nell’ultimo torneo challenger ha portato a casa sei punti Atp, facendolo salire in maniera esponenziale in classifica.

Durante queste trasferte, è stato seguito e accompagnato da Coach William Rota, il quale ha fatto un lavoro egregio. Per il suo compleanno, gli abbiamo fatto un bel regalo, wild card a Manerbio, grazie ai buoni rapporti con il direttore del torneo Saldini, sconfitto subito da Vagnozzi con un periodico 6-4. Effettivamente il giocatore ascolano su questa superficie è un giocatore ostico da affrontare, essendo un terraiolo doc, comunque Grigelis  non ha demeritato giocando un discreto match. Infine a settembre la prima gioia, trionfatore del future F13 contro David Rice 6-2 6-3. Mentre ora sta giocando in Bielorussia e al termine di questa trasferta, inizieremo con quattro mesi di dura preparazione in vista della nuova stagione 2010. Dovremmo esordire a marzo 2010, nel challenger di Bergamo, torneo al quale teniamo molto.

D: Ultimamente la tendenza per i giovani giocatori è andare all’estero ad allenarsi, nelle Academy spagnole e americane……

R: E’ vero, in Spagna hanno dei sistemi collaudati, basta pensare che hanno quindici top 100, numeri impressionanti, qui da noi purtroppo ognuno lavora nel proprio ambito ed è un peccato, anche se qualcosa sta cambiando. Certo non si può pretendere attualmente  di raggiungere subito simili risultati, ci vorrà ancora molto tempo e molto lavoro, credo che il futuro sia nelle accademie come la nostra che lavora grazie ad investimenti di sponsor privati, che credono nel nostro lavoro, certo importanti saranno anche i risultati, e questo non potrà che spronarci sempre a dare il massimo. La Fit potrebbe nel caso in cui ci fossero giocatori italiani importanti presenti in queste accademie, riconoscere dei contributi, speriamo che in futuro sia così. Per quanto concerne Grigelis, la federazione lituana, non ci aiuta, lui in questo periodo  è il numero due, ma questo purtroppo non è abbastanza per supportare il giocatore.

D: Grigelis ha diciotto anni, avrete pensato alla sua programmazione nell’arco del prossimo triennio?

R: Il nostro obiettivo è molto semplice, entro i ventun' anni lo vorremmo portare intorno alla posizione 250, per poi nel successivo biennio, attaccare i top 100, target  che è nelle possibilità del nostro giocatore. Noi crediamo fortemente in questo progetto, il giocatore anche, incrociamo le dita.

D: E’ bello vedere tanto entusiasmo intorno ad un progetto e a un giocatore, mi auguro che possiate come team ottenere gli obiettivi che vi siete prefissi.

R: Speriamo, speriamo perché ci stiamo impegnando molto e sarebbe importante avere dei riscontri positivi. E voglio anche cogliere l’occasione per ringraziare tutti voi del sito e tutti i tifosi che amano questo sport, un grazie di cuore.

Antonello Zani


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