Di ritorno dall'Australia, Andreas Seppi

Inserito il 25 gennaio 2008 20:42 da Rudolf Meraner in Interviste
Di ritorno da Melbourne, abbiamo contattato il miglior azzurro della spedizione italica nel continente oceanico per un primo bilancio della stagione.

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Ciao Andreas, sei contento delle partite che hai fatto in Australia?

Si certamente, ho giocato bene i quattro match in Australia e anche il match a Doha contro Santoro è stato abbastanza buono. Per il livello di gioco mostrato sono contento ma non sono molto soddisfatto dei risultati. Contro Stepanek ho avute delle possibilità di vincere. Anche contro Youzhny ero avanti di un break nel secondo set e nel quarto avrei potuto fare di più. Ho perso delle partite che si potevano vincere ma del livello di gioco sono soddisfatto.

E cosa pensi vedendo che Tsonga, che hai battuto dieci giorni fa, è arrivato in finale agli Australian Open?
Non me lo sarei mai aspettato; é sicuramente un buon giocatore, è gia arrivato in semifinale ad Adelaide, dove ha battuto Hewitt, ma non avrei pensato che potesse arrivare così lontano. Per noi giocatori che non siamo nei primi dieci è un segnale che ci sono delle possibilità di arrivare a questi traguardi.

Dal tuo punto di vista, quale è la cosa più positiva che porti dall’Australia?

Per me era importante proseguire giocando a tennis come a fine della scorsa stagione e ce l’ho fatta. Non è mai facile riprendere da dove hai concluso dopo la pausa invernale e io sono riuscito a fare questo, anzi in qualcosa ho anche fatto dei progressi.

Ho notato che la prima di servizio è più veloce e che con la seconda di servizio la pallina si alza di più.
Si ho fatto dei progressi nel servizio. Abbiamo lavorato intensamente su questo nella fase di preparazione. Ho fatto più punti direttamente con il servizio e a questo livello è molto importante; se funziona il servizio riesci a giocare meglio anche da dietro, ti senti più sicuro e questo incide su tutto il gioco. Era uno degli obiettivi di questo inverno di migliorare il mio servizio.

Ma nel match contro Youzhny hai servito soltanto il 48% di prime palle.

Sicuramente questa percentuale è troppo bassa, dovrei avere tra il 60 e 70%. Ma in quella partita c’era tanto vento, ed era mezzogiorno e quando servi guardi direttamente nel sole. Per questo anche Youzhny aveva dei problemi.

Nel primo set i breaks arrivavano sempre con il servizio da quella direzione infatti.

Si, esattamente. Nelle partite precedenti la percentuale era decisamente più alta.

Quali sono i programmi per le prossime settimane?
Faccio ancora una settimana di allenamento qui a Caldaro poi giocherò a Bergamo, Marsiglia, Rotterdam, Zagabria e Dubai, poi vado in America per i master series.

Cosa ti aspetti da questi tornei?

Mi aspetto molto. L’anno scorso in questi mesi ho giocato male perciò ho grandi possibilità di migliorare la classifica. Sono in forma, mi sento bene, ho tanta sicurezza, posso andare rilassato in questi tornei. Sono fiducioso, posso fare bene.

Quale è il torneo preferito?

Marsiglia e Rotterdam hanno una superficie che mi piace; é la stessa superficie di Vienna. Su questa superficie ho fatto i migliori risultati inoltre si gioca indoor e a me piace giocare in palestra. Non sarà facile perché sia a Marsiglia che a Rotterdam ci saranno tanti dei giocatori più forti.

Nei tornei di gennaio due volte hai giocato anche il doppio. Questo succederà anche in futuro?
Sicuramente, adesso ho un ranking che mi permette questo. Se sei posizionato intorno al numero 80 o 100 non hai la possibilità di entrare nel tabellone del doppio. Gioco volentieri il doppio e in futuro cercherò di farlo più spesso. Nel doppio puoi provare certe cose e questo ti aiuta a migliorare certi fondamentali, per esempio la volèe o la risposta.

Grazie e tanti auguri per i prossimi tornei e forse a Bergamo nel finale ci sarà la rivincita contro Santoro.
Sarebbe bello. Grazie

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