Intervista a Franco Bonaiti
Inserito il 27 febbraio 2007 11:24 da Alfio D'agata in Interviste
Ancora una volta è il nostro Antonello Zani a realizzare un' intervista in esclusiva per TennisTeen.Stavolta è il turno del coach Bonaiti.
Massimo Dell'Acqua Siamo in compagnia di uno dei tecnici più rappresentativi del panorama tennistico italiano, coach Bonaiti.
Buongiorno coach, come sta? Bene grazie.
D: Lei è l’allenatore di Max Dell’Acqua, di Stoppini e del bresciano Pedrini, quali sono le difficoltà maggiori ad allenare giocatori cosiddetti non di prima fascia?
R: Le difficoltà sono molteplici, innanzitutto il budget limitato, che non mi permette di seguire i miei giocatori come vorrei soprattutto durante le trasferte. Il mio team privato non riceve aiuti economici dalla federazione, dobbiamo arrangiarci da soli, ed una stagione a livello professionistico è molto onerosa.
D: Si parla tanto del Progetto Italia della FIT, quali sono le sue considerazioni in proposito?
R: Il Progetto Italia è nato per supportare i giocatori italiani di prima fascia ed i loro coach durante gli Slam ed i tornei più importanti del circuito. Ora bisogna vedere se ci sarà spazio anche per gli altri, il tempo ci permetterà di capire. Ben vengano iniziative di questo genere, l’importante è che tutti ne possano beneficiare.
D: I team privati sono ormai una realtà, avranno sempre più spazio in futuro?
R: Si ormai il trend è quello, l’importante è che ci sia collaborazione come avviene in Spagna e non una corsa a prevalere l’uno sull’altro come talvolta accade, ma a far meglio.
D: Il tennis è in crescita, ma purtroppo non abbiamo un campione che possa tirare il movimento, a quando un top 10?
R: Il tennis è uno sport difficile, complesso, molto tecnico, non è mai facile fare delle previsioni del genere, certo che se pensiamo a Cipro che in Baghdatis ha il suo top 10, l’Italia ha si buoni giocatori ma gli manca il giocatore di riferimento.
D: Cosa si potrebbe fare per rilanciare il tennis in Italia?
R: Bisogna partire dalla base, la scuola non aiuta chi gioca a tennis, bisogna allargare il movimento, purtroppo il calcio prende tutto e le televisioni a pagamento non danno la visibilità che merita questo sport in quanto non tutti possono accedervi.
D: Parliamo di Max Dell’Acqua, a mio avviso giocatore dal talento straordinario ma che non ha raccolto quanto meritava?
R: Dell’Acqua è un giocatore dai mezzi fisici straordinari, adatto alle superfici veloci, soprattutto sull’erba ha conseguito risultati importanti, ma ora si trova a 27 anni con classifica 600 Atp a dover risalire la china e non è mai facile risalire a questi livelli.
D: Di Stoppini i più ricordano il suo più grande risultato, l’exploit con la vittoria contro Agassi a Washington nel 2006, giocatore che gli addetti ai lavori ritengono dotato di grandi mezzi tecnici ma che a causa della sua paura a volare ne ha limitato talvolta la partecipazione ad alcuni tornei.
R: La vittoria di Agassi invece di rilanciarlo verso traguardi più importanti, paradossalmente lo ha un po’ frenato. La sua paura di volare credo che sia stata superata, basti pensare alle quali tentate in Australia. E’ un giocatore molto tecnico che se avesse un briciolo di convinzione in più nei suoi mezzi, potrebbe davvero togliersi delle soddisfazioni importanti. Giocare in America contro Agassi e vincere non è da tutti.
D: Se potesse cosa cambierebbe nel suo modo di essere coach?
R: Mi piacerebbe seguire in maniera più completa i miei giocatori, soprattutto nei tornei. E’ didatticamente importante poter vivere il tennis 24 ore su 24, far capire al giocatore dove ha sbagliato dopo un match perso, preparare assieme a tavolino la tattica giusta per affrontare l’avversario di turno, ma purtroppo il budget spesso penalizza.
D: E se dovesse convincere un bambino a scegliere di giocare a tennis, cosa gli direbbe?
R: Il tennis è uno sport bellissimo, che ti permette di giocare oltre contro il tuo avversario, anche contro te stesso, e ti regala sensazioni uniche emozioni che pochi altri sport sanno regalare.
Con questo spot sul tennis, si conclude l’intervista a coach Bonaiti, che ringraziamo per la sua disponibilità e gli auguriamo di conseguire successi e risultati importanti con i suoi giocatori.
Antonello Zani – TENNISTEEN.IT