Intervista esclusiva a Simone Bolelli

Inserito il 30 agosto 2006 03:30 da Alessandro Bianchi in Interviste
Matteo Veneri ha intervistato Simone Bolelli, questa settimana impegnato a Como.

INTERVISTA ESCLUSIVA A SIMONE BOLELLI (a cura di Matteo Veneri):

MV: Matteo Veneri, intervistatore.
SB: Simone Bolelli.

MV:Ciao Simo, come giudichi la tua stagione fino ad ora? Ad inizio stagione ti saresti aspettato un risultato migliore o peggiore in termini di classifica di come sei adesso?
SB: adesso non sto molto a guardare la classifica, stiamo piuttosto lavorando sulla prestazione, cerco di migliorare la tecnica, la tattica, comunque giorno per giorno poi il risultato sarà sicuramente una conseguenza. Poi comunque quest’anno c’è stato anche il cambio di coach, quindi ho trovato subito i benefici bene o male, e secondo me ho fatto anche un grosso salto di qualità vincendo anche un torneo come Biella, e quindi adesso sono tranquillo e cerchiamo di lavorare per il meglio.

MV: cosa ti manca secondo te per riuscire a fare il salto decisivo visto che i colpi non ti mancano?
SB: adesso con Claudio (Pistolesi, ndr) sto lavorando soprattutto sul gioco di rete perché a me non piace tanto, e poi diciamo che a un certo livello devi essere il più completo possibile quindi il gioco a rete è sicuramente fondamentale per chiudere il punto poi quando giochi con gente veramente forte.

MV: e quindi anche questo ha influito nella tua scelta di giocare tanto sulla terra nonostante tu abbia un gioco che si adatta bene alle superfici veloci?
SB: mha, ho giocato un po’ tutti e due, ad inizio anno ho giocato più indoor, poi è iniziata la stagione sulla terra, poi sono ritornato sul veloce sull’erba ad Halle e Wimbledon per poi andare agli Us Open e un torneo prima degli Us Open. Quindi sto cercando di completarmi su tutte le superfici, poi magari sulla terra o sul veloce o indoor mi trovo un pochino meglio però alla fine mi sento bene su tutte le superfici.
(durante la risposta di Bol, Galimberti si avvicina a noi e urla al microfono)

MV: quale ritieni sia il tuo punto debole? E quello di forza?
SB: di forza sicuramente il dritto, il punto debole forse un po’ il gioco al volo che è quello che sto cercando di migliorare con Claudio.

MV: cosa vuol dire per te allenarsi con Sanguinetti che di strada ed esperienza ne ha fatta?
SB: è sicuramente un grosso aiuto anche perché lui sicuramente cerca di darmi dei consigli e di aiutarmi, mi dice come vede le cose lui, quindi parliamo molto. Sicuramente è un grosso insegnamento perché a 35 anni è ancora 50-60 del mondo quindi sicuramente ha delle cose da insegnare.

MV: che emozione hai provato a Roma ad allenarti con Federer? Cosa ti ha colpito del suo gioco in quegli scambi che avete fatto insieme?
SB: Federer è sicuramente un atleta straordinario e un gran tennista, infatti è numero uno, però mi ha colpito la facilità con cui gioca, cioè fa quello che vuole in poco tempo e molto rapido e poi può fare il punto in molti modi, da fondo, andando a rete, servizio e voleè. Insomma è il giocatore più completo che c’è adesso e proprio gioca con una facilità estrema su tutte le superfici qualsiasi palla.

MV: sempre a Roma, quella stupenda partita che hai giocato contro Fernando Verdasco, cos’hai provato in quel match?
SB: i primi 4 games che ero 4-0 sotto ero abbastanza emozionato poi ho recuperato 4-4 e poi il primo mi è un po’ sfuggito, poi il secondo ho giocato molto bene, poi nel terzo si è vista un po’ la differenza che c’era tra me e lui anche se io venivo comunque da un periodo dove non mi ero allenato tanto perché avevo avuto l’infortunio al piede, però ho fatto una gran prestazione comunque.

MV: Cos’è cambiato passando da Ronzoni a Pistolesi? Comunque Ronzoni ha seguito praticamente tutta la tua crescita.
SB: Sicuramente devo tanto a loro fino a gennaio che sono stato con loro perché comunque mi hanno insegnato tante cose e poi comunque secondo me è arrivato il momento di andare più sulla qualità, nel senso che comunque un giocatore che è 150 come me adesso e vuole andare su deve andare molto sulla qualità e secondo me Claudio Pistolesi che è stato comunque un giocatore ha avuto molti tennisti sotto di sé sicuramente ha delle buone armi da darmi che io posso usare.

MV: com’è stata questa esperienza negli Stati Uniti (Bronx + quali US Open)?
SB: sicuramente è uno dei quattro tornei più importanti del mondo e quindi assolutamente bellissimo e il mio sogno è proprio di vincere quel torneo lì e quindi dovrò lavorare parecchio. E’ andata malino perché comunque ho giocato abbastanza male comunque adesso cerchiamo di riprenderci.

MV: Finalmente ad inizio luglio hai vinto il tuo primo challenger a Biella e un mese fa sei arrivato in finale a Recanati sul veloce, a Stoccarda ti sei qualificato per la prima volta in un ATP, ad inizio stagione avevi raggiunto comunque la finale a Bergamo indoor con quella partita stupenda contro Schalken poi purtroppo non te la sei potuta giocare contro Bogdanovic per l’infortunio. Pensi di essere pronto ad entrare nei top100? Qual è il tuo obiettivo di classifica per fine anno?
SB: sicuramente come tennis non penso mi manca moltissimo magari devo migliorare sotto altri aspetti magari fisicamente mentalmente o tutte le altre componenti che derivano dal tennis; non si parla solo di dritti e di rovesci che comunque a questi livelli tutti sanno giocare il dritto e il rovescio o chi meno il servizio e lì secondo me è questione di fisico e di testa che secondo me fa la differenza.

MV: la partita odierna sulla carta era molto facile e cosi si è rivelata.
SB: si, ho tenuto sempre il mio servizio, ho cercato di fare le mie cose ed è andato tutto liscio.

MV: notizia di poche ore fa, cosa ne pensi delle nuove regole che l'atp vuole introdurre dalla prossima stagione, specialmente quella che prevede i round robin all'inizio dei tornei?
SB: che regole sono?

MV: l’atp farà cominciare i tornei di domenica e ci sarà il round robin al posto degli ottavi e dei sedicesimi, quindi più partite perché si gioca ogni giorno.
SB: ma in che tornei questo?

MV: negli atp. Dall’anno prossimo sperimenteranno questa cosa.
SB: non lo sapevo, ma quando è uscito?

MV: ieri in nottata.
SB: spiegami meglio come sarebbe il torneo.

MV: si fa il girone, poi quarti, semifinale e finale.
SB: ah ok. Boh, non lo so, secondo me il tennis è stato cosi fino ad adesso e deve continuare cosi.

MV: Infine quali sono i tuoi prossimi programmi dopo Genova?
SB: dopo Genova giocherò forse Bucharest ATP, poi il 125000 a Szczecin, poi mi sono iscritto a Mumbai però adesso sono fuori, devo decidere se giocare Palermo oppure andare sul veloce e fare Mumbai Tokyo e Mosca, devo vedere dalle liste, se entro a Mumbai vado a giocare in Asia se no gioco Palermo.

MV: ok. Grazie mille Simo per la tua disponibilità e in bocca al lupo.
SB: crepi. Grazie a te. Ciao

Matteo Veneri – www.tennisteen.it

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