Francesca Schiavone: "Che emozioni a Marrakech. Con la Golarsa c'è comprensione..."
Inserito il 6 maggio 2013 12:27 da Matteo Veneri in Interviste
Durante il torneo Wta di Madrid abbiamo avvicinato l'ex vincitrice del Roland Garros Francesca Schiavone. Ci ha parlato in esclusiva della sua sconfitta con la Torro-Flor, e poi in generale della gioia provata per la vittoria al torneo di Marrakech, e del suo rapporto con Laura Golarsa e Niccolò Vercellino...(foto Ray Giubilo)
Articolo da Il Tennis Italiano. Cliccando qui è possibile sentire anche l'audio dell'intervista.
Dall'inviato a Madrid, Matteo Veneri
Sconfitta dalla qualificata spagnola Torro-Flor per 6-2 7-5, Francesca Schiavone continua a faticare a trovare una continuità di risultati. Però lei continua a giocare sui grandi palcoscenici nei tornei in giro per il mondo, e a togliersi ancora qualche soddisfazione, come la meravigliosa vittoria del torneo di Marrakech ottenuta tre settimane fa. L'abbiamo incontrata nella player's lounge del torneo madrileno, ci ha parlato della partita con la Torro-Flor, delle emozioni provate a Marrakech, e della collaborazione con Laura Golarsa e Niccolò Vercellino, oltre che una battuta sulla Fed Cup. Ecco le parole dell'ex vincitrice del Roland Garros.
Parlando della partita di primo turno a Madrid, dal 2-2 in poi la Torro-Flor è scappata via sul 6-2 5-2. Cosa non è andato in te prima della parziale rimonta?
Non è andato che non sono mai riuscita a trovare il timing, quindi il tempo e l'espressione di personalità e di gioco che io ho. Di conseguenza lei mi entrava perchè io le davo tempo e giocavo lento e meno profondo. Poi sul 6-2 5-2, anche se già stavo iniziando prima sul 4-1 quando ho fatto il break, riuscivo più a spingere, a metterle pressione gestendo la palla riuscivo a muoverla su tutto il campo, e lì stava cambiando la partita. Però poi sul 5-5, tra una cosetta e l'altra, diventa difficile vincere il match.
Ci puoi raccontare le emozioni di Marrakech? Dopo un'annata che non stava andando tanto bene, in quel torneo non hai perso un set ed è andato meravigliosamente bene.
Ho giocato dei match difficili, magari più di quanto lo score possa mostrare. Ho lottato tantissimo, sono stata molto ordinata. Con dedizione e disciplina ho portato avanti le mie qualità che ho, soprattutto sulla terra, muovendo l'avversaria, spingendola, andando avanti in controtempo, servendo una buona percentuale di prime. È stato molto bello, ero molto felice.
E si è vista la gioia, alla fine sembravi una bambina. Come ti trovi con Laura Golarsa all'Harbour Club? Come procede questa collaborazione?
Ho iniziato poco fa con Laura e con Niccolò (Vercellino, ndr)...
Ti segue soprattutto lui nei tornei?
Non abbiamo ancora deciso. Penso che sia per me utile perchè lei ha molta esperienza, ha capito chi sono quindi c'è comprensione e scambio reciproco. Penso che adesso sia il momento di lavorare con loro.
Un'ultima domanda sulla Fed Cup. Siete un bel gruppo, nell'ultima partita tu e Flavia incitavate Errani e Vinci da bordo campo. Vorreste giocare outdoor sulla terra la finale a novembre, la Pennetta mi ha detto che le piacerebbe giocare in Puglia. A te dove piacerebbe giocare?
Va bene, accetto quello che dice Flavia, la seguo.