Internazionali d'Italia: le dichiarazioni dei protagonisti (13 maggio)
Inserito il 13 maggio 2012 20:34 da Matteo Veneri in Interviste
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti oggi a Roma per la seconda giornata degli Internazionali d'Italia. Le parole di Lorenzi, Volandri e Seppi.Dall'inviato a Roma, Matteo Veneri.
Lorenzi: “Meraviglioso il pubblico romano, è incredibile perché ti accompagna sempre, anche se fai qualche errore. Giocherò probabilmente mercoledì contro Gasquet o Melzer, con Gasquet ci ho perso poche settimane fa all’Estoril molto nettamente, in quel match ero stato troppo passivo. Mi piace sempre molto giocare qui al Foro Italico davanti ai miei amici e alla mia famiglia, la mia famiglia che tra l’altro mi portava sempre qui a vedere il torneo quando ero piccolo. Penso che col passare del tempo si migliori, l’esperienza ti aiuta molto in certe occasioni anche se il fisico non migliora. Oggi ho giocato molto dietro la linea di fondo campo a causa del vento, mi dava molto fastidio.”
Volandri: “E’ la quarta o quinta partita consecutiva che perdo così dopo essere stato avanti un set e un break con gente forte e dove gioco comunque bene. Sto avanti e poi mi incarto e nel terzo set non ho più quella fiducia che mi serve. Nelle occasioni che ho avuto per rientrare lui ha giocato perfettamente, ha servito in maniera eccezionale. Sono deluso e arrabbiato perché potevo vincerla in due set. Sto bene, sto giocando bene, anche se oggi col vento che c’era non era affatto facile. Anche nel terzo set quando ero sotto di un break ho comunque lottato molto. Purtroppo nel tennis di oggi il servizio conta, anche di più rispetto a qualche anno fa.
Seppi: "Istomin a metà del secondo set ha cominciato a spingere di più e mi ha messo in difficoltà, ma sento comunque di aver fatto un'ottima partita. Quest'inverno dopo anni ho cambiato preparatore atletico, e ho fatto quindi una preparazione diversa. Quando cali in classifica è normale che hai tanti pensieri in testa ma sono comunque sempre rimasto attorno alla cinquantesima posizione mondiale. Spero di migliorare ancora il mio ranking, i migliori anni devono ancora venire (ride, ndr). Giocare con Isner non è bellissimo, ti offre poco ritmo e ti mette molta tensione quando sei tu al servizio, come tennis sarebbe meglio giocare con Kohlschreiber, ma sono comunque due avversari duri."