Intervista ad Alessio Di mauro 21/01/2004
Alessio‚ come è andata la tua "avventura" in Australia?
Direi che ho giocato abbastanza bene. La superficie era abbastanza lenta è permetteva di utilizzare degli schemi da terra battuta‚ questo mi ha aiutato anche se ho provato a cercare di piu' la rete e ad utilizzare schemi piu' offensivi come risulta anche dalle statistiche dei match relativamente alle discese a rete. Devo dire che rispetto allo scorso anno ho servito peggio anche se ho giocato complessivamente meglio. Sto lavorando sul servizio per migliorarlo ulteriormente anche se è già uno dei miei colpi migliori e non ho purtroppo ancora assimilato completamente le modifiche apportate al movimento. Mi sono trovato anche bene con il clima molto caldo australiano‚ non ho mai sofferto fisicamente durante tutte le qualificazioni. Nell'utimo turno quando ho giocato con Karanusic mi sono anche trovato a servire per il match sul 5 a 4 a quel punto ha giocato molto bene lui. Non credo di aver tremato o giocato male semplicemente l'altro ha giocato meglio e stato comunque una partita con diversi break. Nell'ultimo set ho continuato a ripensare alle occasioni perse anche se nei primi due game mi sono trovato prima in vantaggio quaranta a zero e poi ho anche avuto due palle break consecutive. Persi quei due game ho ceduto mentalmente anche se fisicamente stavo ancora bene.
Mi alleno da 6-7 anni con Fabio Rizzo a Montecatira (Catania)‚ gioco invece la serie A con il TC Saetta di Palermo. Prima mi allenavo con mio fratello. Fino a qualche anno fa il mio colpo migliore era il rovescio adesso credo di aver migliorato molto il dritto al punto che è diventato questo il mio colpo preferito. Servo bene anche se come detto precedentemente stiamo cercando di migliorare ulteriormente anche il servizio. Devo migliorare sopratutto nel atteggiamento mentale cercando di essere piu' aggressivo nel gioco‚ in questo mi sta aiutando anche il fatto di giocare come in Australia sul veloce. A rete devo ancora lavorare ma quando ci vado non me la cavo male. E' sopratutto una questione di abitudine e di attitudine mentale.
Dove giocherai adesso?
Vado sicuramente a giocare le qualificazioni nei tornei ATP in sudamerica non so ancora se inizierò dal Cile o da Buenos Aires dipende anche dal cut off delle qualificazioni di Indian Wells se gioco in Florida partirò piu' tardi.
Raccontaci un pò della tua carriera e dei tuoi obiettivi?
Sono stato a livello juniores tra i primi 4 o 5 giocatori italiani pur non giocando i tornei internazionali ma solo i tornei in Italia. Non ho mai ricevuto aiuti economici dalla Federazione. Ho fatto la mia strada da giocatore professionista fin da quando avevo 17 anni con Fabio Rizzo ora comincio a raccogliere i frutti. Due anni fa sono diventato numero sei di Italia dopo aver vinto un Challenger in Brasile. Ho vinto l'anno scorso il Challenger di San Marino battendo giocatori forti in un momento in cui mi è andato tutto particolarmente bene. Quel successo mi ha dato fiducia e adesso voglio cercare di arrivare nei primi cento. Tra l'altro nei primi sei mesi dell'anno non ho moltissimi punti da difendere.
Intervista di Dova Gianluca e Alex De petris.