Intervista a Massimo Sartori 20/01/2004
Inserito il 28 agosto 2005 02:50 da Alex De Petris in Interviste
Massimo come è andata la vostra trasferta prima a Doha e poi in Australia?
Direi molto bene‚ siamo stati lontani da casa per tre settimana in una trasferta lunga e per due grandi tornei. In queste settimane abbiamo avuto la possibilità di allenarci e di giocare con ottimi giocatori tra cui anche Filippo Volandri e con il team di Riccardo Piatti. Siamo partiti il 30 Dicembre con Lorenzi‚ Vico ed il team Piatti per Doha dove Andreas ha giocato veramente bene. Ha perso l'incontro con Vanek 7-5 al terzo giocando molto bene e credo che se avesse vinto quel match si sarebbe qualificato. In ogni caso veramente un'ottima esperienza.
Penso che abbiamo fatto piu' di quello che ci aspettavamo. Il primo incontro con il ceco Hernych è stato molto lottato. L'avversario era forte e c'è stato un problema di adattamento alle condizione ambientali. C'era molto vento Andreas si lancia la palla molto alta e quindi il servizio non è stato efficace come in altre occasioni. Ha cercato sopratutto ‚come in tutte le qualificazioni‚ di mantenere una buona percentuale di prime ma non è riuscito ad ottenere molti punti diretti con questo colpo. In ogni caso è riuscito a vincere la partita lottando e questo è un buon segno pur non giocando sempre al massimo. Con l'inglese Bogdanovic nel secondo turno delle quali ha dominato il match sopratutto nel primo set. Ha giocato aggressivo e ha fatto molti punti diretti. Nel secondo set c'è stata piu' lotta ma Andreas nel momento importante è riuscito a fare il break e a chiudere per 7-5. Nell'ultimo turno l'americano Bogomolov è stato un avversario veramente difficile. L'americano è un giocatore interessante con ottime potenzialità‚ molto solido. Credo che Andreas nel secondo set se la sia giocata alla pari e anche stato avanti due volte di un break. Bisogna anche considerare che abbiamo approfittato dell'occasione per poterci allenare con giocatori di un certo livello quindi probabilmente Andreas era troppo carico fisicamente. Quello che posso tranquillamente dire è che mentalmente non ha sofferto il fatto di giocare a questo livello e in un grande torneo anzi si è trovato molto a suo agio.
Su che cosa in particolare stai lavorando sul gioco di Andreas e anche a livello fisico?
Andy per le sue caratteristiche ha molto bisogno del servizio per impostare il suo gioco ed inoltre ha bisogno di una buona base fisica. Nell'ultimo anno non ha avuto i problemi che ha avuto precedentemente alla spalla abbiamo quindi potuto lavorare tranquillamente in palestra e sulla preparazione fisica sotto la supervisione di mia moglie. Sul servizio lavoreremo in maniera assidua nelle prossime settimane‚ questa è la chiave del gioco di Andreas che gli può permettere di fare il salto di qualità sopratutto sulle superfici veloci che sono le sue preferite.
Quali sono i vostri programmi?
Bisogna dire che indoor Andy gioca molto bene. Lo scorso anno a Milano e in Austria dopo il problema all'orecchio (Otite) che lo ha fermato per diverse settimane ha giocato e servito molto bene. Credo che nei primi due set con Voltchkov abbia servito 16 ace. Quindi comincieremo subito a giocare indoor. Siamo appena arrivati ma andremo subito a giocare le qualificazioni a Heillbron‚ siamo poi dentro al Challenger Belgrado e chiaramente giocheremo Milano dove dovremmo fare le qualificazioni ma abbiamo anche qualche possibilità di entrare direttamente in tabellone con una Wild Card. Faremo le qualificazioni a Marsiglia‚ Rotterdam‚ Dubai anche se chiaramente dipende dal cut off oltre al Challenger francese di dove dovremmo essere dentro. Comunque fino a Dubai giocheremo sul veloce poi ci fermeremo due settimane per prepararci alla terra e riprenderemo a giocare con i Challenger di Cagliari e Barletta sul "rosso". Quest'anno comunque per quanto ci sarà consentito giocheremo il piu' possibile sul veloce tra l'altro fino a Lugano quest'estate Andreas nom ha molti punti da difendere (circa una quindicina) possiamo programmare quindi senza assilli la stagione.
Intervista di Dova Gianluca e Alex De petris.