Intervista a Barbara Rossi e Francesca Palmigiano
Interviste realizzate da Matteo Veneri.
Al termine dell'incontro di Francesca Palmigiano al Bonfiglio, abbiamo chiesto qualche parola alla sua allenatrice, Barbara Rossi:
Partiamo dalla sconfitta subita al Bonfiglio da Francesca Palmigiano, una partita dal doppio volto: un buon primo set e poi molto male..
Torno un po’ indietro nel tempo, al torneo di Salsomaggiore. Lì aveva giocato benissimo, poi aveva fatto due partite con molti alti e bassi e le ha perse con match-point a favore dopo essere stata avanti anche 5-0. Le ha perse per problemi di concentrazione, e oggi è successa la stessa cosa: un primo set giustissimo con gli schemi che avevamo preparato, poi si è distratta, le sono scappati via tre giochi e non ha avuto la forza e la volontà di stare lì attenta a riprendere il gioco. E’ un problemino che lei ha.
Quest’anno ha fatto due quarti di finale e la semifinale a Salsomaggiore. Come mai la scelta di giocare solo juniores rispetto allo scorso anno quando giocò molti tornei da 10.000$?
Abbiamo mischiato anche l’anno scorso, ma il vero problema è stato che lei è stata ferma sei mesi perché ha avuto un problema al gomito prima, e poi ha dovuto togliere un neo sotto l’ascella, quindi non ha giocato per sei mesi. Ha quindi iniziato due mesi fa a giocare e abbiamo voluto cominciare dai tornei juniores, d’ora in poi passiamo ai tornei Wta.
Prossimi programmi?
Tornei Wta, giocherà dei 10.000 e dei 25.000.
Obiettivi?
Migliorare i problemi che abbiamo visto anche oggi. Se migliora, migliorerà tutto il resto.
Qual è il vostro gruppo di allenamento?
Io alleno insieme a Gianluca Pozzi e Maurizio Riva all’Harbour Club di Milano, abbiamo una quindicina di ragazzi tra i quali Crugnola e Brizzi, Gioia Barbieri, e poi alcuni piccolini che stiamo portando su.
A proposito di Gioia Barbieri, ti ho visto la scorsa settimana al Foro Italico con lei. Che partita è stata?
Considera che Gioia non ha mai giocato un torneo così e sono quindi le prime esperienze Wta per lei. Ha passato le pre-quali, bene la prima partita, poi nella seconda c’è stata molta tensione. Poi nelle qualificazioni ha incontrato per la prima volta in vita sua una giocatrice n°80 del mondo, pensava di incontrare chissà chi, invece poteva giocarsela. C’è stata una grande emozione, per lei è importante fare queste esperienze in questi tornei e misurarsi perché potrebbe avere anche un gioco sufficiente per giocarsi le sue partite ma non ha ancora la fiducia, è questo il suo problema.
Abbiamo poi sentito anche Francesca Palmigiano, tennista nata nell'ottobre del 1994 e tra le migliori promesse del tennis giovanile italiano.
Parlando della partita al Bonfiglio, una partita dal doppio volto: un buon primo set e poi cosa è successo?
.. e poi per l’ennesima volta mi sono bloccata, ho smesso di giocare il mio tennis, ho smesso di muovere i piedi, mi sono innervosita. Mi sono rilassata come mi è già capitato, nel senso che vedo che sono in vantaggio e sto vincendo abbastanza agevolmente allora mi rilasso perché posso pensare di potercela fare in due set, quindi smetto di muovere i piedi e finisce male.
Sei stata ferma sei mesi per un problema fisico, cosa hai avuto?
Ho avuto un problema al gomito, una epitrocleite, non ho servito per due mesi e mezzo e quindi non potevo giocare. Ho dovuto fare delle infiltrazioni per questo e in più mi hanno tolto un neo sotto l’ascella sinistra perché poteva diventare pericoloso e quindi sono stata ferma altri venti giorni. Poi riprendendo ho avuto altri piccoli problemi al collo e all’adduttore.
E’ per quello che quest’anno hai cominciato coi tornei juniores?
Esattamente, ho iniziato verso fine marzo quando cominciavano i tornei juniores e non ho fatto in tempo ad iscrivermi a qualche 10.000$. Però adesso dopo il Bonfiglio inizierò a fare qualche 10.000 e anche qualche 25.000.
Qual è il tuo staff di lavoro?
Mi alleno sempre con Barbara Rossi, il mio preparatore atletico da quest’anno è Tullio Colangelo, una persona molto seria, molto brava con cui mi trovo benissimo come tutti gli altri maestri.
Per chi non ti ha mai visto giocare, descrivi il tuo tipo di gioco. Quali i colpi forti, quali quelli deboli?
Parto sempre molto carica, essendo mancina gioco sul rovescio dell’avversaria se è destra. Carico col dritto sul rovescio dell’avversaria per poi entrare dall’altra parte. Poi di rovescio sempre carica cercando se possibile il rovescio dell’avversaria per poi entrare sul dritto. Partendo dal presupposto che devo migliorare tutti i colpi, devo dire però che il servizio devo migliorarlo più di tutti. Forse sarà stato il problema al gomito, che mi ha causato uno stop al servizio per tre mesi, però quello devo migliorarlo assolutamente. Devo poi migliorare il rovescio e la concentrazione che è la cosa più importante, e la testa… devo cambiare testa.
Qual è la differenza tra i tornei juniores e quelli Wta?
Adesso non sto ancora giocando tanti tornei Itf da 10.000$, però ti posso dire che qui negli juniores le ragazze non mollano un punto, ci sono anche delle ragazze molto toste e forti che fanno di tutto piuttosto che mollarti un punto. Nei 10.000 ci sono anche ragazze con molta più esperienza, ragazze ex top-100 che hanno praticamente smesso e fanno le maestre ma giocano ancora questi tornei. La differenza è solo quella, anche perché ormai ci sono tantissime ragazze under18 che hanno classifica Wta e fanno tanti tornei di quel genere.
Ti ho vista fare un passante con la destra durante la partita, sei ambidestra?
Si sono ambidestra, faccio basket, calcio e tutto il resto con la destra, a parte scrivere e giocare a tennis.
Prossimi programmi?
Tornei da 10.000 e 25.000$ perché fra poco c’è Padova che è un 25.000, quindi farò quello e vari 10.000 che ci sono in Italia e in Europa.
Ho chiesto a Barbara Rossi i tuoi obiettivi. Mi ha detto evitare i cali come quello di oggi, sei d’accordo?
Esatto. La concentrazione è la cosa più importante, non l’ho avuta e non ce l’ho ancora in maniera continuativa.