Intervista al presidente della Canottieri Casale, Stefano Bagnera
Abbiamo intervistato il presidente della Canottieri Casale, l'avvocato Stefano Bagnera. Il numero uno di uno dei circoli più importanti d'Italia ci fa il punto della situazione al termine del torneo Itf da 10.000$ femminile appena disputato nel suo circolo, parlando anche dell'A1 maschile e dell'A2 femminile.
Intervista realizzata da Matteo Veneri.
Al termine della finale del torneo Itf 10.000$ di Casale Monferrato abbiamo intervistato il presidente del circolo, l'avvocato Stefano Bagnera.
Presidente, un bilancio di questo torneo..
Un bilancio sicuramente positivo. Siamo riusciti ad avere in tutti i turni partite equilibrate, con giocatrici motivate. Non ci sono stati scherzi di incontri poco combattuti per scelte poco sportive (il riferimento va ai due quarti di finale dello scorso anno, quando due giocatrici apparentemente scelsero di perdere appositamente, ndr), e alla fine i valori sono questi. Un po’ di rammarico c’è di avere lasciato le due “casalesi”, una di adozione, Vivienne Vierin (gioca la Serie A2 per la Canottieri Casale), e un’altra effettivamente di nascita, Giulia Gabba, solo in semifinale. Oggi ci sarebbe stato un bagno di folla, comunque il pubblico è presente in gran numero per la finale, e siamo felici così.
Undicesima edizione di questo torneo, organizzazione perfetta e sempre più consolidata, con molte persone a “lavorare” per questo evento.
Ci tengo a precisare che lavorano gratis, sono tutti amici che insieme al sottoscritto vivono una settimana diversa dalle altre, fuori dalla monotonia lavorativa e che soprattutto hanno un approccio verso il torneo come occasione di conoscere, fare amicizie, e lasciare bei ricordi.
Tra le giovani più promettenti in questo torneo, oltre alla Palmigiano?
Senza dubbio la Pairone. Devo dire che è stata quella che mi ha colpito più di tutte; trovare in una 14enne un approccio così positivo in campo è una gran cosa. Anche quando si arrabbiava il frutto di questa arrabbiatura era una miglior resa, sempre positiva con la grinta giusta, molto corretta. Prevedo per lei un futuro roseo, è seguita da Ivano Rolando, un nostro ex giocatore a cui sono ancora molto affezionato.
Alla fine a vincere è stata la Di Sarra qui a Casale.
La Di Sarra è qui, ma non dovrebbe essere qui. A settembre del 2010 fa i 10.000 perché ad aprile si è fatta male, era 300 al mondo a inizio stagione, avrebbe avuto una crescita sicuramente ma l’infortunio l’ha fermata. Non è di certo questo il suo livello.
La Canottieri Casale si conferma al vertice in Italia, con questo torneo, sommato alla A1 maschile e alla A2 femminile.
Mi sembra che fossimo in quarta/quinta posizione tra i circoli d’Italia. Ovviamente il sogno è arrivare a questi traguardi con propri giocatori, però questo presuppone anni di lavoro. Intanto noi ci arriviamo con l’aiuto di sponsor e di amici, oltre ad un impegno organizzativo sempre gravoso e a volte fin eccessivo, per il fatto ovviamente che siamo degli organizzatori dilettanti. Però ci piace dare il meglio e di farlo in uno sport come il tennis che ha una certa tradizione a Casale, soprattutto in provincia di Alessandria. Ricordo che sono del posto Barazzutti, il compianto Lombardi, Canessa, Beraldo, e da ultimo Donati che è sicuramente l’esponente provinciale di spicco. Abbiamo anche noi qui Marco Bella, che comunque è riuscito ad arrivare intorno all’800°posizione mondiale, speriamo che riesca ancora a fare in questa seconda parte di carriera qualche colpo di coda.
Chi giocherà quest’anno a Casale l’A1 maschile?
Abbiamo gli stranieri che si alternano, il polacco Chadaj e Robin Haase, quest’ultimo veramente un giocatore di spicco. A loro si affiancheranno Ianni, Pastorino, italo-argentino già con noi l’anno scorso, e poi ovviamente Marco Bella. A breve sapremo i gironi, speriamo che sia una stagione fortunata.
Questo è un circolo che si vuole allargare, ma ci sono anche alcuni intoppi burocratici per il campo in più che si vuole costruire.
Indubbiamente il problema è sfruttare questa passione per il tennis portando più bambini a giocare. Mancano gli spazi, abbiamo un terreno confinante che è demaniale, il demanio ovviamente sta a Roma. Siamo in contatto anche col comune di Casale, rientra tra i beni che il demanio fiscale dovrebbe alienare. I tempi sono lunghi, attendiamo pazienti.