Fed Cup: Russia ko, è festa ceca
di Fabio Bagatella - www.tennisitaliano.it
Wimbledon, il Masters ed ora anche la Federation Cup. Il 2011 è proprio l'anno di Petra Kvitova che guida la sua Repubblica Ceca al successo nella Davis in rosa. A Mosca, la Russia - orfana dell'infortunata Vera Zvonareva - si arrende al ciclone Kvitova, anche se il punto decisivo giunge dal doppio con Peschke/Hradecka che regolano 6-4 6-2 Kirilenko/Vesnina. Per la Repubblica Ceca, che succede all'Italia, è la prima vittoria in Fed Cup (l'ex Cecoslovacchia ne vinse cinque tra il 1975 e il 1988).
Prima giornata che si conclude sull'1-1 con due match a senso unico: prima Petra Kvitova (WTA 2) rifila un veloce 6-2 6-2 a Maria Kirilenko (WTA 27), poi Svetlana Kuznetsova (WTA 19) concede un game in più (6-2 6-3) a Lucie Safarova (WTA 24). Kirilenko - che aveva battuto la fresca regina del Masters nei due precedenti incroci (risalenti però al 2009) - resiste sino al 2-2 del primo set, per poi incassare un parziale di sei giochi che indirizzano in modo decisivo l'incontro. Qualche problema in più per Svetla che alla fine fa comunque valere la sua maggior caratura: il 6-3 della seconda frazione appare tuttavia troppo severo per Safarova con molti giochi combattuti e chiusi ai “vantaggi”.
La seconda giornata si apre con il big match tra Kvitova e Kuznetsova: Svetla sfodera un'altra rimarchevole prestazione lottando su ogni palla e giocando sostanzialmente alla pari, ma deve arrendersi alla giocatrice più forte del momento.Primo set molto equilibrato e ricco di break (7). Decisivo il decimo gioco: fallita la possibilità di chiudere il parziale sul proprio servizio, la russa recupera da 40-0 sul servizio della ceca incamerando il primo parziale (6-4).
La reazione di Kvitova non tarda ad arrivare: 6-2 Petra e tutto demandato alla terza partita. Il set decisivo registra subito la fuga di Kuznetsova (3-0): la ceca innesta però il “pilota automatico” e ribalta lo svantaggio con sei giochi praticamente perfetti(Svetla raggiunge il “40” solo nel nono gioco quando annulla il primo match-ball). Repubblica Ceca avanti 2-1.
Ci pensa però Anastasia Pavlyuchenkova (WTA 15) a riportare la Russia in parità: la 20enne di Samara preferita da Tarpischev a Kirilenko (o forse “risparmiata” dal capitano russo nel match d'esordio che l'avrebbe vista opposta al ciclone Kvitova), supera infatti 6-2 6-4 Lucie Safarova. La ceca conferma i tradizionali limiti tattico-psicologici contro un'avversaria che sa di non poter sbagliare: match simile a quello perduto il giorno precedente con Kuznetsova.
L'esito della sfida è dunque tutto nelle mani del doppio: Kveta Peschke (quest'anno vincitrice nel Masters e a Wimbledon in coppia con la slovena Srebotnik) e Lucie Hradecka si dimostrano superiori in tutti i fondamentali a Maria Kirilenko ed Elena Vesnina. Le russe sono competitive solo nella prima parte del match: avanti 4-2, subiscono infatti un netto parziale di 10 giochi a 2 che decreta il trionfo ceco (6-4 6-2).
L'esperienza della 36 enne Peschke nei momenti chiave e una Hradecka formato deluxe non danno scampo alle avversarie. Stupisce comunque la scelta di Tarpischev di non schierare Kuznetsova che, sicuramente stanca dopo il ko con Kvitova, avrebbe però potuto mettere in campo tutta la sua personalità in un match che valeva la coppa.
RUSSIA - REPUBBLICA CECA 2-3
(Mosca, Olympic Stadium - hard, indoors)
P Kvitova (CZE) b. M Kirilenko (RUS) 6-2 6-2
S Kuznetsova (RUS) b. L Safarova (CZE) 6-2 6-3
P Kvitova (CZE) b. S Kuznetsova (RUS) 4-6 6-2 6-3
A Pavlyuchenkova (RUS) b. L Safarova (CZE) 6-2 6-4
L Hradecka/K Peschke (CZE) b. M Kirilenko/E Vesnina (RUS) 6-4 6-2