ARG-SPA 1-2: Verdasco e Lopez firmano il sorpasso
Al termine di un match palpitante piegati in quattro setNalbandian e Calleri. E adesso i padroni di casa non possono più sbagliare.
Nonostante l’assenza di Rafa Nadal la Spagna arriva all’ultima giornata della finale di Coppa Davis 2008 in vantaggio, cosa difficilmente pronosticabile alla vigilia.
Dopo le vittorie di Nalbandian e Lopez nella giornata di ieri era di scena oggi il doppio, con i due capitani Alberto Mancini ed Emilio Sanchez che hanno schierato le formazioni attese alla vigilia: da una parte Nalbandian e Calleri, dall’altra Verdasco e Lopez. Ne è venuto fuori un match emozionante e pieno di colpi di scena.
Nel primo set equilibrio fino al 5-5 senza l’ombra di una palla break. Poi nell’11mo game la Spagna si trova sotto 0-40, annulla le prime due palle break ma sulla terza un pesantissimo doppio fallo di Verdasco consegna il break all’Argentina. Nel game successivo sono gli iberici a trovarsi 0-40, ma grazie soprattutto a Nalbandian la coppia argentina riesce arecuperare e a portare a casa il set per il tripudio dei 10.000 di Mar del Plata, come prevedibile spesso sopra le righe.
Momento importante nel secondo set, quando sul 2-2 l’Argentina non trasforma due importantissime palle break, che avrebbero probabilmente dato una svolta decisiva all’incontro. La Spagna però non molla e piano piano cresce, comincia a rispondere con maggiore continuità e dà l’impressione di essere tutt’altro che rassegnata. Anche questa volta il 12mo game risulta decisivo ma in questo caso sono gli ospiti a ottenere sul 6-5 il break che riporta la situazione in parità, strappando il servizio a Nalbandian.
Gli argentini accusano il colpo e nel terzo set calano vistosamente(soprattutto Nalbandian)consentendo ad una Spagna invece galvanizzata di portarsi sul 5-1 grazie a due break ottenuti nel quarto e nel sesto gioco. Il set sembra in cassaforte e invece gli iberici mollano la presa nel momento chiave facendosi clamorosamente rimontare sul 5-5. La situazione si ribalta nel tie-break, dove sono gli argentini invece a sprecare un vantaggio di 5-1 subendo 6 punti consecutivi che alla fine permettono, in modo decisamente rocambolesco, alla Spagna di portarsi avanti 2 set a 1.
Anche in questo caso i due padroni di casa non riescono a reagire, causa anche un visibile calo di Nalbandian, che non ha dato nei momenti importanti l’apporto che ci si aspettava. Lopez e Verdasco dal 2-2 operano l’allungo decisivo strappando la battuta nel quinto e nel settimo giocoagli avversari. Un po’ di suspence anche nel finale, infatti sul 5-2 la Spagna serve per il match, non trasforma due match point e si fa brekkare, ma stavolta gli argentini non hanno energie per cercare un’altra rimonta e nel nono game,al terzo match point, gli spagnoli chiudono. Risultato finale 5-7 7-5 7-6(5)6-3.
E adesso la pressione è naturalmente tutta sulle spalle dell’Argentina, data come vincitrice praticamente certa di questa finale alla vigilia e che ora invece si ritrova spalle al muro. Come se non bastasse il passivo da rimontare preoccupano anche le condizioni di Del Potro dopo l’infortunio all’inguine subito ieri. Sul versante spagnolo invece c’è curiosità sulla scelta di Emilio Sanchez come avversario del 20enne di Tandil: confermare il deludente Ferrer di ieri o dare fiducia ad un Verdasco sicuramente galvanizzato dalla vittoria odierna?