Challenger Como: Bonadio batte Caruso, out Basso, Licciardi e Gaio

Inserito il 31 agosto 2015 23:57 da Luca Gabaglio in Challenger
Gaio 2 ConstantiniAl torneo Challenger Città di Como avanza agli ottavi di finale il solo Riccardo Bonadio alle spese di Salvatore Caruso. Eliminati Andrea Basso, Pietro Licciardi e Federico Gaio (nella foto).

Foto Constantini

Resoconto dal posto

Il santo patrono Abbondio, festeggiato oggi in riva al Lario, non ha portato bene ai colori azzurri.

Sul Campo Centrale del Tennis Como a Villa Olmo (€42,500; terra battuta) è stato la wildcard Andrea Basso (n.551 ATP) ad aprire le danze nella prima giornata contro l'argentino Pedro Cachin (n.248 ATP). L'incontro è stato contraddistinto da diversi errori gratuiti e pochi sprazzi di bel gioco, il sudamericano lo ha fatto suo con il punteggio di 6-3 6-4 in 1h29'.

Il mancino genovese, seguito in tribuna da Diego Nargiso, ha annullato una palla break (1-1) e ha perso il servizio ai vantaggi (3-1 Cachin), non ha sfruttato una palla break da 0-30 (4-1), ha rimediato ai vantaggi nel turno di risposta successivo (4-3) ma ha poi compromesso il primo set ai vantaggi (5-3).

Il secondo set è iniziato nel peggiore dei modi per il ligure. Andrea ha ceduto la battuta a 15 (1-0 Cachin) e ai vantaggi (3-0) e non ha trasformato tre palle break da 15-40 (2-0), ha ottenuto un contro-break a zero (3-1) ma ha dovuto fronteggiare tre palle break da 15-40 (4-3) e non è riuscito a rientrare in partita nonostante due doppi falli commessi dall'avversario nell'ultimo game (6-4).

A seguire la wildcard Pietro Licciardi (n.598 ATP) non ha sfigurato di fronte allo slovacco Jozef Kovalik (n.276 ATP), ma deve rimpiangere il fatto di non aver mantenuto il consistente margine acquisito all'inizio del secondo set: risultato 6-1 7-6(5) in 1h50'.

Il mancino ravennate, sostenuto sugli spalti dai tecnici federali Renzo Furlan e Umberto Rianna, non ha potuto nulla contro l'ottima partenza del suo avversario, ha subìto i break ai vantaggi (2-0 Kovalik) e a 30 (4-0) e si è procurato invano una palla break a fine primo set (6-1).

Quando lo slovacco ha fatto calare un attimo la spinta, Pietro è stato però pronto ad approfittarne e a portarsi sul 5-0 togliendo la battuta al rivale a 15 (2-0 Licciardi) e ai vantaggi da 15-40 (4-0) con tre palle break salvate da 15-40 (3-0) e una nel turno seguente (5-0). Il romagnolo non è però riuscito a portare il match al terzo set, ha perso il servizio due volte ai vantaggi (5-2, 5-4) con un set point a disposizione sul 5-3. Nel tie-break un errore gratuito a testa (1-0, 4-3 Kovalik), poi una palla corta di dritto affossata in rete sul match point, giocata con la racchetta appena cambiata, ha fatto svanire le speranze (7 punti a 5 Kovalik).

Nel derby di giornata un Riccardo Bonadio (n.587 ATP, qualificato) in grande spolvero ha sorpreso di misura Salvatore Caruso (n.218 ATP) con il punteggio di 7-5 7-6(1) in 1h57'. Il pordenonese, sotto gli occhi del coach Fabio Colangelo, ha messo in mostra un gran rovescio a una mano.

Riccardo non ha convertito una palla break (3-3) e ha ceduto la battuta ai vantaggi (5-4 Caruso), ma il siracusano non ha chiuso il primo set e ha subìto il break ai vantaggi (5-5), poi il friulano si è ripetuto a 30 da 15-40 (7-5 Bonadio).

Nel secondo set una palla break a testa (4-4, 6-5 Bonadio), il tie-break è andato al giocatore meno quotato per 7 punti a 1 grazie principalmente a due errori di rovescio del siciliano (5-1, 6-1 Bonadio).

In chiusura di programma Federico Gaio (n.224 ATP) ha tenuto bene gli scambi contro l'argentino n.3 del seeding Carlos Berlocq (ex n.37 ora n.141 ATP) che ha comunque prevalso per 6-3 7-6(5) in 1h50'. Il faentino ha confermato il buon livello mostrato a Manerbio settimana scorsa ma non è bastato.

Nel primo set Federico ha ceduto la battuta a 30 da 15-40 (3-1 Berlocq), non ha sfruttato due palle break (4-1) e ne ha salvate tre da 15-40 (5-3).

Il romagnolo ha ottenuto il break a 15 in avvio di secondo set (2-0 Gaio), lo ha restituito ai vantaggi (2-1), ha concesso una palla break (3-2) e se ne è procurate due annullate con il servizio dal sudamericano (4-4). Un diritto in rete e un doppio fallo hanno mandato l'azzurro 5-1 nel tie-break, ma un rovescio vincente lungolinea (5-3 Gaio) e una palla dubbia nei dintorni della riga di fondo (5-4) ne hanno ribaltato l'esito (7 punti a 5 Berlocq).

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