Challenger San Marino: avanzano Bolelli e Giannessi
Vittoria agevole per il ligure contro il brasiliano Leite, mentre Simone è costretto a lottare per aver ragione di Basilashvili
Simone Bolelli e Alessandro Giannessi iniziano bene il loro cammino al Challenger di San Marino, sconfiggendo al primo turno rispettivamente il georgiano Basilashvili e il brasiliano Leite.
Il match per Giannessi si mette subito bene, visto che il giocatore ligure strappa il servizio a Leite nel secondo e nel quarto game, ipotecando il primo set. Il brasiliano prova a svegliarsi con il break nel quinto gioco, ma Giannessi non ci sta e ottiene due games di fila, con il break nel sesto gioco e il punto che vale il 6-1 finale. La striscia positiva per Giannessi prosegue fino al quarto game del secondo set, con altri due break in favore dell'azzurro. Stavolta Leite non riesce a contro-brekkare, tiene un turno di battuta prima di cederlo nuovamente nel settimo gioco: è il game che vale un altro 6-1, e la vittoria per Giannessi, che al secondo turno affronterà in un derby Roberto Marcora.
L'inizio del match tra Bolelli e Basilashvili è particolarmente movimentato, visto che l'azzurro cede il servizio nel primo e nel terzo gioco, trovando in entrambi i casi l'immediato contro-break. Simone poi prova a mettere la freccia, e dopo aver portato ai vantaggi il georgiano nel decimo gioco, riesce a strappargli il servizio nel dodicesimo, chiudendo il set per 7-5. In avvio di secondo set Bolelli potrebbe fare il vuoto, ma dopo aver brekkato Basilashvili nel secondo game, e aver avuto quattro chances per il doppio break, concede il rientro al georgiano, che contro-brekka nel quinto gioco e torna in corsa. Bolelli cala e concede il break a Basilashvili nel nono game, ma trova la forza per reagire e contro-brekkare, portando il set al tie-break. Il momento decisivo arriva dopo il cambio campo, quando Bolelli mini-brekka il georgiano per poi venire subito rimontato, ma Simone ha una marcia in più e chiude per 8-6: al secondo turno, sfida contro l'olandese Huta Galung.