Challenger Petange: Ghedin e Caruso subito ko
Il belga Desein e l'uzbeko Dustov fanno un sol boccone dei due giocatori italiani, che in totale racimolano appena nove games.
Riccardo Ghedin e Salvatore Caruso escono subito, e in malo modo, al primo turno del Challenger di Petange, che resta orfano di italiani dopo le uscite di scena dei due, per mano del belga Desein e dell'uzbeko Dustov.
La sfida che riguarda Ghedin resta equilibrata per la prima parte del primo set, visto che l'azzurro sembra riuscire a tenere bene il campo, finchè non arriva il quinto game, in cui Desein strappa il servizio alla prima occasione, facendo cadere nello sconforto Riccardo. Il belga gioca sul velluto, e anche nel settimo game ottiene un break molto pesante, confermato nel gioco successivo con il servizio mantenuto, che vale la vittoria del set con il punteggio di 6-2.
Ghedin sembra subire il colpo, e soprattutto non riesce a trovare contromisure contro un Desein particolarmente brillante, il quale mette a segno una striscia impressionante in avvio di secondo set, che gli consente di volare sul 4-0 nel giro di pochi minuti. L'azzurro prova a reagire, ottiene una palla-break nel quinto game ma non lo sfrutta, poi torna a tenere il servizio, ma è solo un fuoco di paglia. Nuovo break belga nel settimo game, e Desein porta a casa la vittoria con un netto 6-1.
Per quanto riguarda Caruso, l'equilibrio nel match contro Dustov dura per i primi sei giochi del primo set, con il siciliano abile ad annullare ben cinque palle-break nei primi due turni di battuta, e al tempo stesso incapace di trasformarne due nel quarto game. Poi arriva il fatidico settimo game, quello in cui l'uzbeko ottiene un break pesantissimo, che fa crollare l'animo di Caruso: Dustov non fa fatica a mantenere il servizio nel game successivo, mentre nell'ottavo gioco chiude il set con un altro break subìto dall'azzurro: è 6-3.
A differenza di quanto accaduto per Ghedin, Caruso tiene alta la testa e soprattutto alto il suo livello di gioco, anche se Dustov non abbassa a propria volta l'attenzione e la concentrazione. Così, dopo cinque games senza palle-break da ambo le parti, alla prima occasione buona l'uzbeko brekka nel sesto gioco, non lasciando scampo a un Caruso incapace di restare attaccato al match. Così, per Dustov si tratta di tenere i propri turni di battuta, e ci riesce, vincendo poi il match con un altro 6-3.