Challenger San Luis Potosi: ottimo Di Mauro, male Fabbiano

Inserito il 29 marzo 2013 03:51 da Davide Paganin in Challenger
Di Mauro - 1Prosegue senza troppo difficoltà il cammino di Alessio Di Mauro al torneo Challenger di San Luis Potosi. Eliminato invece con tanti rimpianti Thomas Fabbiano.

Sempre più solido Di Mauro, che non si è lasciato sorprendere dal numero 5 del seeding Malek Jaziiri. Nel primo set il tennista tunisino partiva in vantaggio di un break sul 2-0, ma successivamente subiva la travolgente rimonta del siculo che con una serie positiva di ben 8 giochi a 0 incamerava il parziale con lo score di 6-2.
Dopo la partenza sprint anche nella seconda frazione, era stavolta Alessio ad essere rimontato, poichè Jaziri provava a rimettersi in carreggiata con 4 game consecutivi che lo portavano prima sul 4-2 e successivamente (dopo un altro break e controbreak) anche a servire per il set sul 5-3. Il tentativo di chiudere il parziale diventava col passare dei punti un vero e proprio incubo per Malek, frustrato alla distanza dalla resistenza da fondo campo del nostro.
Dopo numerosi set point salvati, Di Mauro otteneva il controbreak, salendo poi anche a servire per il match sul 6-5. Tutto però doveva essere deciso dal tiebreak, in cui Alessio fuggiva ben presto sul 6-1 prima di aggiudicarsi partita ed incontro con il risultato finale di 6-2 7-6(3).
Ora per lui ci sarà nei quarti il francese Gregoire Burquier.

Spreca tantissimo Fabbiano, che non è riuscito ad avere la meglio su Tennys Sandgren. Nel primo set il match sembrava la fotocopia del precedente: dal 2-0 per lo statunitense partiva la rimonta italiana, travolgente fin alla chiusura per 6 giochi a 2.
Rimpianti di ogni genere nella seconda frazione, in cui il tennista pugliese aveva recuperato uno svantaggio iniziale di 0-3 ed era arrivato a servire per il match sul 5-4. Nel momento critico arrivava però il controbreak di Sandgren, che si issava poi fino al tiebreak. Rocambolesco lo sviluppo di quest'ultimo, con Thomas che ha mancato ben 2 match point (di cui uno al servizio), salvo poi cedere per 13 punti a 11. 
Poca storia nella partita decisiva, in cui un Sandgren forte di nuova fiducia prendeva il largo e si prendeva la vittoria con il risultato finale di 2-6 7-6(11) 6-2.







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