Challenger Torino: gran debutto di Travaglia, Di Mauro ko
Inserito il 29 giugno 2011 13:51 da Matteo Rinaldi in Challenger
Parte in quarta Stefano Travaglia nello "Sporting Challenger 2011", sui campi del Circolo della Stampa di Torino. L'azzurro ha infatti eliminato in 2 set il franceseDavid Guez(137 ATP), nulla da fare invece per Alessio Di Mauro.L'ascolano si imposto col punteggio di 6-4 6-1 in 1h18', complicandosi soltanto un pò la vita nel finale di primo set. Guez è in difficoltà sin dalle battute iniziali, infatti deve annullare una palla break nel gioco d'apertura, poi sull'1-1 arriva il break di Travaglia.
L'azzurro potrebbe chiudere il set già nel settimo gioco, quando manca due palle del doppio break, poi sul 5-4 e servizio si porta 40-0, spreca i tre set point(commettendo anche due doppi falli), e concede addirittura la palla del 5-5 a Guez, riuscendo alla fine a chiudere il set col 9° ace.
Travaglia è bravo ad annullare una palla break in avvio di secondo set, poi cambia marcia togliendo due volte consecutive la battuta al transalpino. Guez cerca di rientrare in partita procurandosi due palle break sull'1-4, ma Travaglia le annulla sigillando la vittoria con un altro break, ottenuto nel settimo gioco.
Al prossimo turno Travaglia se la vedrà con l'esperto spagnolo Ruben Ramirez-Hidalgo(121 ATP), testa di serie n.8 del tabellone. Il risutlato odierno è comunque davvero molto convincente, soprattutto nelle proprozioni considerato che a livello challenger Guez è un giocatore ostico, già vincitore quest'anno a Quimper.
Musica purtroppo diversa per Alessio Di Mauro, che non ha avuto chances contro lo spagnolo Albert Ramos(87 ATP), quarto giocatore del seeding ed uno dei favoriti per la vittoria finale. Il 23enne di Barcellona si è imposto con un secco 6-1 6-2 in 1h14'
Inizio da incubo per il siracuisano, che perde i primi 5 games dell'incontro rendendo una formalità per lo spagnolo aggiudicarsi il parziale d'apertura. Anche nel secondo set l'inerzia resta tutta dalla parte di Ramos, che con i break ottenuti nel terzo e nel settimo gioco chiude una partita che, in pratica, non c'è mai stata.