Challenger Milano: Galvani super, Travaglia eliminato

Galvani nella prosecuzione del match di ieri supera il n°1 Riba, mentre Travaglia non riesce a raccogliere più di quattro giochi contro Ramos.



Dall'inviato a Milano, Matteo Veneri.

La partita tra Stefano Galvani e Pere Riba (n°1 del torneo e n°65 del mondo) è ricominciata oggi, dopo la sospensione per oscurità di ieri con lo spagnolo al servizio sul 2-1 nel terzo set. Ottimo inizio oggi per il tennista padovano che sale sul 5-3 nel terzo set, e con due ulteriori break nei successivi due giochi chiude l'incontro al primo match-point (dopo averne annullati ieri tre!) col punteggio finale di 2-6 7-6(6) 6-4.

Successivamente in campo un altro italiano, Stefano Travaglia, ed un altro spagnolo, Albert Ramos. Stefano si presenta in campo ascoltando la musica nelle sue cuffie, mentre Ramos sembra più tranquillo e meno teso. Nel terzo game il tennista di Ascoli Piceno ha a disposizione due palle break, non le sfrutta e da lì si spengono le sue speranze di portare a casa il primo set, con Ramos che chiude per 6-1 senza troppi problemi.

Nel secondo parziale l'iberico conquista il break andando a servire sul 2-1, ma una reazione d'orgoglio di Travaglia fa si che ci sia l'immediato controbreak: 2-2. Nel quinto game però Ramos ha un'altra palla break, e la concretizza grazie ad un doppio fallo del tennista azzurro. Travaglia concede allo spagnolo la palla del 5-2 e servizio, ma la annulla e sul 3-4 va avanti 15-40 sul turno di battuta avversario, ma un dritto largo e un vincente di Ramos (l'unico di tutto l'incontro) spengono le speranze del 19enne. Sul 3-5 Stefano sale sul 30-0, ma dal 30-30 arrivando due doppi falli, game, set and match. Ramos fa quindi sua la pratica Travaglia aggiudicandosi l'incontro per 6-1 6-3 sotto un caldo torrido sul campo centrale dell'Harbour Club di Milano.

Un Ramos passivo per l'intero incontro, con Travaglia a fare completamente la partita nel bene e nel male. Errori e vincenti tutti per Stefano, mentre Ramos ha realizzato un solo vincente in tutta la partita e i suoi errori si contano sulle dita di una mano.