Challenger Napoli: Di Mauro gran cuore, disastro Volandri, out Fioravante

Inserito il 28 settembre 2010 18:47 da Giorgio Perri in Challenger
Di_Mauro_-_1Nel secondo giorno del Challenger di Napoli si registrano subito grandi sorpresi, infatti, Filippo Volandri è uscito al primo turno per mano del bosniaco numero 332 del mondo Aldin Sektic, esce anche Fioravante, avanza dopo una gran lotta invece Alessio Di Mauro.

Filippo Volandri, ha malamente ceduto all'avversario dopo circa due ore di gioco, 7-6(4) 7-5, il punteggio finale.

Nel primo set, i due arrivano al tie break senza cedere la battuta, ma annullando solamente 7 palle break in totale (5 Setkic e 2 Volandri),  Qui non c'è storia, il bosniaco va subito avanti, non dando spazio a rimonte e aggiudicandosi la frazione 7-4.

Immediato break e contro break nei primi due giochi del secondo set, Setkic però, riesce a brekkare Filippo nell'undicesimo gioco, andando così a servire per il match, Filippo riesce a procurarsi una palla break, ma non riesce a sfruttarla, cedendo 7-5, concedendo così il pass per il secondo turno al Bosniaco. 

Strepitosa vittoria invece per Alessio DI Mauro, che dopo una mastodontica lotta con il giovane talentuoso serbo  Filip Krajinovic, è riusciito ad avere la meglio dopo tre lottatissimi set, 4-6 7-6 (2) 6-2 il punteggio finale.

Alessio perde il primo 6-4, ma nel secondo, prima si procura 3 set point sul *4-5, che però non riesce a sfruttare, l'azzurro però lotta, trascina la frazione al tie break e riesce ad aggiudicarselo 7-2, portando la partita al parziale decisivo. Qui Alessio è un leone, lascia le briciole al serbo e vola al secondo turno, dove affronterà ora la sesta potenza del seeding  Albert Ramos Vinolas.

Niente da fare invece, per Enrico Fioravante, wild card del torneo campano, sconfitto dal trsansalpino Boris Pashanski con il punteggio di 7-5 6-2, in appena 1 ora e 20 minuti di gioco. Pochi rammarichi quindi per l'azzurro, se non quello di avere recuperato per ben due volte il break di vantaggio nel primo set, perso però 7-5.

 

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