Bolelli-Pistolesi, le strade si dividono
Inserito il 21 maggio 2009 13:41 da Redazione in ATP Tour
Dopo oltre tre anni e mezzo si interrompe il rapporto di collaborazione tra il tennista bolognese e il coach romano. L'annuncio dal sito www.tennisitaliano.it"Entrambi ritengono sia il momento giusto per intraprendere nuove strade professionali". E' un estratto del comunicato ufficiale pubblicato dal sito www.tennisitaliano.it che sancisce la fine del rapporto professionale tra Simone Bolelli e Claudio Pistolesi. Il coach romano, che in passato aveva già seguito con ottimi risultati Davide Sanguinetti, e il tennista bolognese avevano cominciato a lavorare assieme circa tre anni fa, quando Bolelli decise di lasciare Cividino e con esso il suo primo maestro Luca Ronzoni, con il quale cominciò ad allenarsi a 14 anni nell'Accademia Vavassori.
Poi nel febbraio 2006 la scelta di cambiare strada e cominciare la collaborazione con Pistolesi, in quel momento il giocatore era attorno alla 200ma posizione mondiale. Sicuramente è stato un rapporto proficuo, che ha consentito comunque a Bolelli di issarsi fino al n.36 del ranking e contraddistinto anche dalla famosa vicenda Davis, causa dell'addio alla competizione a squadre da parte di Simone e in seguito anche alla restituzione delle tessere FIT da parte sua e di Pistolesi.
La separazione tra i due arriva in un momento sicuramente non eccezionale per Bolelli, che quest'anno al di là di un ottavo di finale conquistato a Montecarlo per il resto non ha brillato. Questo è il testo integrale del comunicato:
Dopo tre anni e mezzo di rapporto professionale molto proficuo e di grande successo, Simone Bolelli come giocatore e Claudio Pistolesi come allenatore, hanno di comune accordo deciso di interrompere la collaborazione. Entrambi ritengono che sia il momento giusto per intraprendere nuove strade professionali. Resta una grande amicizia e la consapevolezza di un lavoro svolto che ha permesso grandi soddisfazioni sia ai protagonisti che all'Italia tennistica in tutti i più grandi tornei del mondo.
Simone Bolelli e Claudio Pistolesi