RG: Starace non c'è, Federer passeggia.

Mettiamo subito in chiaro le cose: nessuno di noi si aspettava che Potito Starace emulasse il Filippo Volandri romano, infliggendo al campione svizzero una sconfitta. Nessuno. Era però lecito attendersi, o comunque era nell'ottica delle previsioni supporlo, che il campano provasse ad infastidire l'elvetico, come gli era peraltro riuscito nei due precedenti, a Gstaad nel 2004 e lo scorso anno al Foro Italico.
Il sentore che ciò non sarebbe accaduto lo si aveva sin dalle prime battute: Federer era in versione standard, senza particolari picchi, nè grosse defaillances, mentre Starace denotava una condizione tutt'altro che invidiabile, appariva alquanto statico e pertanto cometteva diversi errori: con questi presupposti era difficile immaginare una partita equilibrata, e così è stato.

Nel primo set si registrava un avvio in salita, causa un break inferto da Federer al terzo gioco, replicato poi nell'ottavo, che dava il 6-2 conclusivo. Potito non riusciva a giocare in risposta e, come detto prima, non concretizzava alcune occasioni capitategli nel corso dei giochi.
Come accadeva alle due palle break occorse nel primo gioco della seconda frazione, con Federer bravo ad annullarle entrambe e con Potito che improvvisamente sembrava tenere testa allo svizzero. Questo almeno per i primi giochi del set, che infatti per durata e per successione di punteggio conferivano finalmente all'incontro l'idea della lotta agonistica.

Sul 4-3 in favore di Federer, però, un lunghissimo gioco in cui Starace cedeva la propria battuta alla quinta palla break, sanciva la fine della contesa, e non solo virtuale. Roger prendeva in mano le redini dell'incontro e non concedeva più games al nostro Potito, che usciva così di scena dalla partita con soli cinque giochi all'attivo.

Termina quindi sul Philippe Chatrier l'avventura di Potito Starace al Roland Garros 2007, miglior risultato in carriera eguagliato. Dispiace per il modo in cui è avvenuta l'estromissione dalla competizione, visto che lo Starace di quest'ultimo periodo aveva concesso prestazioni confortanti con discreta continuità. La consolazione è che i top 50 del ranking Atp sono ormai ad un passo e che c'è tanto tempo per migliorare ulteriormente la propria classifica.