ATP Pechino: rimonta Fognini, niente miracolo per Seppi e Lorenzi

Andreas Seppi e Paolo Lorenzi sono stati eliminati al debutto dell'ATP 500 di Pechino ($2.916.550, cemento). Avanza Fabio Fognini (nella foto Tonelli)


Per i miracoli ancora ci dobbiamo attrezzare. Ecco come si possono raccontare le due sfide impossibili che il sorteggio ha "regalato" a Lorenzi e Seppi. Partiamo da Paolo Lorenzi (39 ATP), alla prima apparizione nel torneo, che ha incassato un doppio 6-1 in 1h05' dallo spagnolo Rafael Nadal (4 ATP, tds 2, ma con passato da n.1 ATP nel 2008) che qui ha vinto proprio nel 2008 ed ha raggiunto tre finali in totale.

Nel primo parziale il senese ha ceduto il servizio a trenta nel secondo gioco (2-0), ha sprecato due palle break nel quinto (4-1) e ha riperso la battuta nel seguente a zero (5-1); il giocatore di Manacor porta a casa il set alla prima occasione (6-1).

Nella seconda partita il pupillo di zio Toni strappa il servizio a trenta nel terzo game (2-1), a quindici nel quinto (4-1) e poi al secondo match point nei vantaggi del settimo (6-1).

Comunque l'allievo di Claudio Galoppini molto probabilmente rimarrà numero 1 d'Italia anche nella prossima settimana quando lo vedremo impegnato nel Masters 1000 di Shangai (cemento).

Come sempre Andreas Seppi (94 ATP), che nella metropoli cinese ha superato solo una volta il primo ostacolo, in partite contro grandi giocatori riesce sempre ad evitare brutte sconfitte nonostante un periodo molto scarso di risultati, è successo anche oggi contro il britannico Andy Murray (2 ATP, tds 1), semifinalista nel 2014, che l'ha battuto solamente per 6-2 7-5 in 1h27'.

Nella prima frazione il caldarese salva tre palle break consecutive nel quarto game (2-2) ma cede comunque la battuta a zero nel sesto (4-2) e a quindici nell'ottavo (6-2).

C'è più battaglia nella seconda partita con il giocatore di Glasgow che perde il servizio in avvio a trenta (1-0) e controbrekka solo al termine di un faticoso quarto gioco alla quinta occasione (2-2), il break decisivo lo mette a segno l'allievo di Ivan Lendl e Jamie Delgado a zero nel dodicesimo (7-5).

Questo fine settimana, il pupillo di Massimo Sartori sarà al via delle qualificazioni del Masters 1000 di Shanghai (cemento).

Mentre l'altoatesino ed il toscano hanno avuto pochi problemi a scendere in campo perchè hanno giocato sul centrale coperto dal tetto retrattile, la partita di Fabio Fognini (43 ATP), semifinalista l'anno scorso, è iniziata con notevole ritardo per via della pioggia, il taggiasco ha vinto una buona partita contro il serbo Viktor Troicki (32 ATP) che qui aveva sempre raggiunto il secondo round, con lo score di 6-2 2-6 7-5 in 1h56'.

Nel primo set Fabio perde la battuta a trenta in apertura (1-0) e a quindici nel quinto gioco (4-1), nell'ottavo dopo aver annulalto un set point non sfrutta due possibilità di contro break e il giocatore di Belgrado chiude alla seconda opportunità (6-2).

Nel secondo parziale il pupillo di Josè Perlas brekka alla seconda occasione dei vantaggi del quarto game (3-1), si procura invano una palla break nel sesto (4-2) ma riesce comunque a chiudere il set strappando ancora una volta il servizio ai vantaggi, al terzo set point (6-2).

Nella frazione decisiva l'allievo di Jack Reader tenta la fuga togliendo la battuta a quindici nel terzo gioco (2-1) ma il ligure controbrekka al primo colpo dei vantaggi nell'ottavo (4-4) e annulla due delicate palle break nell'undicesimo (6-5 Fognini) prima di chiudere al primo match point a quindici (7-5).

Una vittoria che fa davvero tanto morale, visto che difende la semifinale e rischia di scendere in classifica. Adesso ci sarà la sfida tabù contro lo spagnolo David Ferrer (13 ATP, tds 5) che è la bestia nera dell'italiano visto che ha perso 10 volte su 10, la prima volta si son affrontati nel 2009 a Wimbledon, l'ultima qualche settimana fa a Flushing Meadows, e fu battaglia con Fabio che è stato avanti 2 set a uno, chissà se stavolta non faccia meglio.