Qualificazioni Wimbledon: si salva solo Fabbiano
Inserito il 21 giugno 2016 18:26 da Davide Proietti in ATP Tour
Nella giornata odierna sono scesi in campo 5 giocatori nel primo turno di qualificazione per Wimbledon. Il bilancio è di una sola vittoria.
Bella vittoria di Thomas Fabbiano (nella foto,114 ATP, tds 8) che ha battuto lo sloveno Blaz Kavcic (308 ATP) con lo score di 6-1 4-6 6-4 in un'ora e tre quarti di gioco. E' una buona vittoria perchè, a dispetto di quanto dice la classifica, il giocatore di Lubiana si trova discretamente sull'erba infatti ha partecipato 5 volte al torneo di Wimbledon e come miglior risultato ha raggiunto il secondo turno lo scorso anno.
Scatta benissimo dai blocchi il pugliese che piazza due break consecutivi: a quindici nel secondo gioco (2-0) e ai vantaggi nel quarto (4-0), annulla una palla di contro break nel sesto e porta a casa il parziale (6-1).
Nella seconda frazione c'è il ritorno dello sloveno che toglie la battuta a quindici nel secondo game (2-0), Thomas piazza il contro break a trenta nel settimo (4-3). Nell'ottavo gioco Kavcic va di nuovo avanti a trenta (5-3), anche stavolta l'azzurro fa contro break (5-4) ma cede definitivamente ai vantaggi del decimo (6-4).
Nella terza partita dopo lo scambio di break in apertura (1-1), l'italiano si procura invano due palle break nel settimo gioco (4-3 Kavcic) ma il break azzurro comunque arriva a trenta nel decimo (5-4), che chiude (6-4).
Ci sarà un secondo round abbordabile contro il 38enne spagnolo Ruben Ramirez Hidalgo (242 ATP) che ha disputato per 5 volte il MD di Wimbledon non andando mai oltre il primo turno (l'ultima volta nel 2012), curiosamente proprio oggi contro Ungur ha vinto la sua prima partita in assoluto su erba. L'unico precedente risale al 2012 nel Challenger di Marbella ci fu l'affermazione dell'iberico.
Si ferma Andrea Arnaboldi (241 ATP) al cospetto del giapponese Go Soeda (154 ATP) con il punteggio di 6-4 6-7(2) 6-3 in due ore e dieci minuti di partita.
Nel primo set parte meglio il canturino che con un break a zero nel secondo gioco si porta fino al 3-0 ma subisce contro break a trenta nel quinto (3-2) e allungo decisivo a quindici nel settimo (4-3) fino al 6-4 finale per il giapponese.
Nella seconda partita Arnaboldi si difende molto bene dai tentativi di break del nipponico nel terzo (2-1 Arnaboldi) e nell'undicesimo game (6-5 Arnaboldi). L'azzurro spreca un set point nel dodicesimo gioco (6-6) ma comunque rimedia giocando un buon tie-break e portando il match al terzo (7-2).
Nella terza frazione l'italiano va avanti di un break nel terzo gioco recuperando da 40-0 (2-1), fallisce una possibilità per il 3-1 e subisce l'immediato contro break ai vantaggi (2-2), le residue speranze vengono spazzate via dall'allungo a trenta di Soeda nell'ottavo game (5-3), chiude senza problemi (6-3).
Resta comunque una buona prova per l'italiano che a Londra ha giocato 5 volte nel tabellone principale issandosi per due volte il secondo round (2012-2013). Tra due settimane Arnaboldi sarà al via del Challenger di Todi.
Dura solo un set Salvatore Caruso (243 ATP) opposto al colombiano Alejandro Falla (213 ATP) per 7-6(7) 6-1 in un'ora e mezza.
Nel primo set dopo lo scambio di break tra secondo (2-0 Falla) e terzo game (2-1) il siciliano si difende da due complessivi tentativi di break tra quarto (2-2) e sesto gioco (3-3) ma a sua volta non sfrutta cinque possibilità totali tra quinto (3-2 Falla) e settimo game (4-3 Falla). Nel tie-break Caruso spreca un set point e cede (9-7).
Non c'è storia nella seconda frazione dove Salvatore perde a trenta la battuta in apertura (1-0), poi nel terzo gioco (3-0) e per la terza volta ai vantaggi del settimo (6-1).
Non è comunque una prova da buttare per il giocatore di Avola perchè comunque il sudamericano è un osso duro su erba che ha giocato per 11 volte il Champioships raggiungendosi nel 2012 il terzo round.
Brutta battuta d'arresto di Alessandro Giannessi (163 ATP) che ha ceduto alla wild card locale Joe Salisbury (706 ATP) con lo score di 4-6 7-6(3) 6-3 in due ore e dici minuti di partita.
Lo spezzino toglie il servizio a trenta nel quinto gioco (3-2) prima di aver annullato una palla break (1-1), subisce il ritorno, ai vantaggi del britannico (4-4) ma allungo immediatamente a trenta (5-4) portando a cas ail parziale (6-4).
Grida vendetta la seconda frazione per l'italiano che si ritrova avanti di un break fino al 5-3, arriva a due punti dal match ma non riesce a chiudere cedendo il servizio a quindici nel decimo game (5-5) e capitolando al tie-break per 7-3.
Nelle terza partita, con un doppio break ai vantaggi nel quinto gioco (3-2) e a trenta nel settimo (5-2) Salisbury mette in cassaforte la partita anche se Giannessi con sfrutta un piccolo calo e dimezza lo svantaggio a trenta (5-3) ma un altro break ai vantaggi lo condanna (6-3).
E' sicuramente un match che poteva andare diversamente, il britannico (anche se sicuramente è un tennista che si trova a suo agio su questi campi) non rappresentava un grande ostacolo. Il ligure tra due settimane sarà ai nastri di partenza del Challenger di Todi.
Nulla da fare anche per Luca Vanni (170 ATP) che era l'unico italiano al via delle qualificazioni ad essere stato almeno una volta nel Main Draw (lo scorso anno ha perso al primo turno contro Ward), è stato sfortunato nel sorteggio perchè ha pescato lo sloveno Grega Zemja (156 ATP) che di Wimbledon ne ha giocati 4 arrivando anche al terzo round nel 2013. Il finale: 6-3 6-7(0) 6-3 in quasi due ore di gioco.
Nel primo parziale il toscano perde la battuta a zero nel secondo gioco (2-0), fallisce tre possiblità consecutive di contro break (2-1) e perde ancora una volta a zero il servizio nel quarto (4-0), dimezza subito il ritardo ai vantaggi (4-1) ma non riesce a rimettere la situazione in parità (6-3).
Nel secondo set Luca recupera il break di ritardo subito in apertura (1-1) e porta la partita al terzo giocando un tie-break ottimo vinto per 7-0.
Nella terza frazione risulta decisivo il break sloveno messo a segno a trenta nel quarto game (3-1) e chiude per 6-3.
Tra due settimane, sarà anche Vanni al via del Challenger di Todi.
Nella seconda frazione c'è il ritorno dello sloveno che toglie la battuta a quindici nel secondo game (2-0), Thomas piazza il contro break a trenta nel settimo (4-3). Nell'ottavo gioco Kavcic va di nuovo avanti a trenta (5-3), anche stavolta l'azzurro fa contro break (5-4) ma cede definitivamente ai vantaggi del decimo (6-4).
Nella terza partita dopo lo scambio di break in apertura (1-1), l'italiano si procura invano due palle break nel settimo gioco (4-3 Kavcic) ma il break azzurro comunque arriva a trenta nel decimo (5-4), che chiude (6-4).
Ci sarà un secondo round abbordabile contro il 38enne spagnolo Ruben Ramirez Hidalgo (242 ATP) che ha disputato per 5 volte il MD di Wimbledon non andando mai oltre il primo turno (l'ultima volta nel 2012), curiosamente proprio oggi contro Ungur ha vinto la sua prima partita in assoluto su erba. L'unico precedente risale al 2012 nel Challenger di Marbella ci fu l'affermazione dell'iberico.
Si ferma Andrea Arnaboldi (241 ATP) al cospetto del giapponese Go Soeda (154 ATP) con il punteggio di 6-4 6-7(2) 6-3 in due ore e dieci minuti di partita.
Nel primo set parte meglio il canturino che con un break a zero nel secondo gioco si porta fino al 3-0 ma subisce contro break a trenta nel quinto (3-2) e allungo decisivo a quindici nel settimo (4-3) fino al 6-4 finale per il giapponese.
Nella seconda partita Arnaboldi si difende molto bene dai tentativi di break del nipponico nel terzo (2-1 Arnaboldi) e nell'undicesimo game (6-5 Arnaboldi). L'azzurro spreca un set point nel dodicesimo gioco (6-6) ma comunque rimedia giocando un buon tie-break e portando il match al terzo (7-2).
Nella terza frazione l'italiano va avanti di un break nel terzo gioco recuperando da 40-0 (2-1), fallisce una possibilità per il 3-1 e subisce l'immediato contro break ai vantaggi (2-2), le residue speranze vengono spazzate via dall'allungo a trenta di Soeda nell'ottavo game (5-3), chiude senza problemi (6-3).
Resta comunque una buona prova per l'italiano che a Londra ha giocato 5 volte nel tabellone principale issandosi per due volte il secondo round (2012-2013). Tra due settimane Arnaboldi sarà al via del Challenger di Todi.
Dura solo un set Salvatore Caruso (243 ATP) opposto al colombiano Alejandro Falla (213 ATP) per 7-6(7) 6-1 in un'ora e mezza.
Nel primo set dopo lo scambio di break tra secondo (2-0 Falla) e terzo game (2-1) il siciliano si difende da due complessivi tentativi di break tra quarto (2-2) e sesto gioco (3-3) ma a sua volta non sfrutta cinque possibilità totali tra quinto (3-2 Falla) e settimo game (4-3 Falla). Nel tie-break Caruso spreca un set point e cede (9-7).
Non c'è storia nella seconda frazione dove Salvatore perde a trenta la battuta in apertura (1-0), poi nel terzo gioco (3-0) e per la terza volta ai vantaggi del settimo (6-1).
Non è comunque una prova da buttare per il giocatore di Avola perchè comunque il sudamericano è un osso duro su erba che ha giocato per 11 volte il Champioships raggiungendosi nel 2012 il terzo round.
Brutta battuta d'arresto di Alessandro Giannessi (163 ATP) che ha ceduto alla wild card locale Joe Salisbury (706 ATP) con lo score di 4-6 7-6(3) 6-3 in due ore e dici minuti di partita.
Lo spezzino toglie il servizio a trenta nel quinto gioco (3-2) prima di aver annullato una palla break (1-1), subisce il ritorno, ai vantaggi del britannico (4-4) ma allungo immediatamente a trenta (5-4) portando a cas ail parziale (6-4).
Grida vendetta la seconda frazione per l'italiano che si ritrova avanti di un break fino al 5-3, arriva a due punti dal match ma non riesce a chiudere cedendo il servizio a quindici nel decimo game (5-5) e capitolando al tie-break per 7-3.
Nelle terza partita, con un doppio break ai vantaggi nel quinto gioco (3-2) e a trenta nel settimo (5-2) Salisbury mette in cassaforte la partita anche se Giannessi con sfrutta un piccolo calo e dimezza lo svantaggio a trenta (5-3) ma un altro break ai vantaggi lo condanna (6-3).
E' sicuramente un match che poteva andare diversamente, il britannico (anche se sicuramente è un tennista che si trova a suo agio su questi campi) non rappresentava un grande ostacolo. Il ligure tra due settimane sarà ai nastri di partenza del Challenger di Todi.
Nulla da fare anche per Luca Vanni (170 ATP) che era l'unico italiano al via delle qualificazioni ad essere stato almeno una volta nel Main Draw (lo scorso anno ha perso al primo turno contro Ward), è stato sfortunato nel sorteggio perchè ha pescato lo sloveno Grega Zemja (156 ATP) che di Wimbledon ne ha giocati 4 arrivando anche al terzo round nel 2013. Il finale: 6-3 6-7(0) 6-3 in quasi due ore di gioco.
Nel primo parziale il toscano perde la battuta a zero nel secondo gioco (2-0), fallisce tre possiblità consecutive di contro break (2-1) e perde ancora una volta a zero il servizio nel quarto (4-0), dimezza subito il ritardo ai vantaggi (4-1) ma non riesce a rimettere la situazione in parità (6-3).
Nel secondo set Luca recupera il break di ritardo subito in apertura (1-1) e porta la partita al terzo giocando un tie-break ottimo vinto per 7-0.
Nella terza frazione risulta decisivo il break sloveno messo a segno a trenta nel quarto game (3-1) e chiude per 6-3.
Tra due settimane, sarà anche Vanni al via del Challenger di Todi.