Seppi-Istomin, la saga: il fatidico 25° set è di Andreas

Inserito il 19 gennaio 2015 05:45 da Davide Paganin in ATP Tour
Seppi 8 GettyLa quinta sfida del duello Slam va all'azzurro, dopo l'ennesima maratona sulla distanza dei cinque set.


Foto Getty Images


Quando si parla di grandi rivalità solitamente si guarda ai grandi campioni, ai grandi palcoscenici. Se parli di Australian Open, pensi alla finale tra Andre Agassi e Pete Sampras, o a quella tra Roger Federer e Rafael Nadal.
Non diresti mai che anche sullo sperduto Campo 22 del Melbourne Park possa andare in scena un'altra sfida a suo modo senza precedenti, dove i contendenti sono ormai i protagonisti di una rivalità negli Slam che si protrae da qualche anno. 

E' così che si realizza la storia di Andreas Seppi e Denis Istomin, che si ritrovano contro per la prima volta nel 2012 in uno dei campi secondari di Wimbledon, uno dei pochi senza copertura televisiva. Quella è stata la prima tappa di una lunga battaglia tra l'azzurro ed il giocatore uzbeko, che si sono contesi gli exploit in tre di quattro prove dello Slam. Dopo la vittoria di Istomin per 8-6 al quinto set sul giardino inglese al primo turno, i due si sono ritrovati nel 2013 agli Australian Open, quando il nostro venne a capo di una lunghissima battaglia di cinque set sotto il caldo cocente di Melbourne. Nel Giugno del medesimo anno, Seppi si sarebbe ripreso la personale rivincita ancora nel primo turno di Wimbledon, per poi invece cedere nel terzo turno degli US Open, sempre al quinto set.

Al momento del sorteggio del tabellone principale, quando l'urna di Melbourne ha affiancato ancora una volta i loro nomi al primo turno, ormai i bookmakers si rifiutavano di quotare la possibilità che il loro incontro terminasse ancora una volta in cinque set. E nonostante un match relativamente veloce con le sue due ore e tre quarti di gioco, alla fine le attese di tutti non sono state deluse: come promesso è arrivato il venticinquesimo set della rivalità Seppi-Istomin. 
Un venticinquesimo set che, dopo altri quattro di ormai banale prassi e riscaldamento, si è aggiudicato Andreas, dovendoselo sudare fino alla fine.

Ma ogni match che rispetti forma e regolamento parte sempre dallo 0-0, quindi vediamo con calma come ci siamo arrivati a questo folle risultato. 

L'avvio dell'incontro vedeva stranamente un Seppi sin da subito carico, sicuro nei propri turni di battuta ed insidioso alla risposta, contringendo l'avversario in più di qualche occasione ai vantaggi e procurandosi (senza trasformarla) una palla break nel terzo gioco. Tutto filava liscio, mai un possibilità concreta per Istomin di rendersi pericoloso. Tutto questo fino al 6-5
Andreas, al servizio nel dodicesimo game per guadagnarsi l'accesso al tiebreak, di colpo diveniva insicuro, tirando piano quei colpi lasciati andare fino a pochi minuti prima e rendendosi facile preda delle poche accelerazioni messe a segno dall'avversario, che in maniera del tutto imprevedibile faceva registrare il 7-5 in proprio favore.

Il momento timoroso del tennista di Caldaro si confermava alla ripartenza nel secondo set, con due pericolose palle break da annullare già nel quarto gioco. Una volta issatosi sul 2-2, però, lo scampato pericolo ridava fiducia al numero 2 d'Italia, che decidendosi ad avanzare nel campo ed a chiudere anche i punti importanti a rete riusciva finalmente a togliere la battuta ad Istomin, ripetendosi poi anche quattro giochi più tardi: in men che non si dica inerzia ribaltata e 6-3

Se c'è qualcosa che rende bella una rivalità, è che nei suoi episodi si mantiene equilibrata ed imprevedibile. Così un Istomin momentaneamente allo sbando ritrova le fila del proprio gioco: sbaglia poco da fondo campo, spinge il giusto e per il resto rimanda di là ogni palla proposta da Seppi, che alla lunga finisce per giocare corto e lasciare ampi spazi. I quei pertugi s'infila con il suo rovescio il primo singolarista dell'Uzbekistan, che non lascia nemmeno il beneficio del dubbio ed in men che non si dica si prende un altro set con il netto score di 6-2.

Più si va avanti e più l'andamento si fa paradossale: la quarta frazione vede dominare di punto in bianco il nostro Andreas, che nel giro di pochi minuti scappa in fretta e furia sul 5-0, di fronte ad un Istomin che sembra quasi rassegnato al fatto di dover disputare ancora un quinto set. Quasi come se non fosse stato onesto vincere per una volta disputandone solo quattro.
E quindi, senza ulteriori indugi, l'altoatesino chiude il 6-1

Due set pari. O meglio... Dodici set pari.

Tutto è finalmente pronto per il vero set. Quello che decide tutto, come sempre ormai da tre anni a questa parte. A riscaldamento completato, è ora di fare sul serio. E a fare sul serio inizia Seppi, che rischia subito di dilagare: break, 2-0 e 0-40 alla risposta, tutto sembra far presagire che forse oggisi tratterà di una banale passeggiata di salute. 
E invece no: Andreas converte solo una di nove palle break concesse da Istomin, che fa di tutto per rimanere agganciato al match, riuscendoci fino al 5-4. L'azzurro, al servizio per chiudere la contesa, arriva a due punti dalla vittoria sul 30-15, ma due punti dopo si ritrova nella scomoda posizione di dover annullare una palla del 5 pari. Questa volta però il braccio non trema; un vincente di dritto rimette a posto le cose, proiettando il nostro verso la meritata vittoria.

5-7 6-3 2-6 6-1 6-4. Tre set a due. Tredici set a dodici. Il fatidico venticinquesimo set è di Andreas Seppi.

Una bella vittoria confermata anche dalle statistiche dell'incontro: 55 vincenti di fronte a 57 errori, un buon bottino tutto sommato. Ma quello che incoraggia di più è sicuramente l'85% dei punti conquistati in prossimità della rete, ben 17 su 20 per la precisione. La conferma del fatto che un po' di decisione in più nel chiudere gli scambi non guasta mai, ed oggi questa decisione è stata appannaggio del tennista italiano (Istomin ha chiuso la giornata con un modesto 7 su 13).

Al secondo turno ora ci sarà Jeremy Chardy, proprio quel francese che due anni fa negò a Seppi il primo quarto di finale in un torneo dello Slam, sconfiggendolo in quattro parziali sulla Hisense Arena. Questa volta però dovrà fare attenzione: tutte le volte che c'è stato un episodio della rivalità Seppi-Istomin, non solo si è verificato il quinto set, ma il vincitore sarebbe poi giunto fino agli ottavi di finale in quel torneo (Istomin a Wimbledon 2012 e agli US Open 2013, Seppi agli Australian Open ed a Wimbledon 2013). E' avvisato anche il signor Roger Federer.

Intanto un altro episodio di una piccola grande rivalità si è chiusa.



Arrivederci Denis, ci rivediamo per il trentesimo set.

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